Ushio e Tora – Recensione

Ushio_Tora

USHIO E TORA (うしおととら, Ushio to Tora) Il protagonista di questo manga è un ragazzo di nome Ushio Aotsuki. Abita con il padre Shigure, un monaco della confessione kouhamei, in un piccolo tempio buddista.

Un giorno, mentre riordina il magazzino del tempio, cade in una botola sul pavimento e si ritrova in un vecchio sotterraneo. Qui trova inchiodato a un muro da una lancia un demone che ricorda vagamente una gigantesca tigre.

Il demone ordina a Ushio di togliere la lancia così da poter essere di nuovo libero dopo 500 anni e di poter tornare a seminare terrore tra gli umani. Ushio decide quindi di lasciarlo imprigionato ma l’aura satura della malvagità di Tora (che significa “Tigre” in giapponese) si è sprigionata ed ha attirato nelle vicinanze del tempio molti demoni e mostri.

Ushio allora libera Tora dalla lancia, in cambio della completa eliminazione dei demoni che infestano il tempio. Una volta libero Tora cerca di ucciderlo ma Ushio si trasforma in un abile e potente samurai grazie al potere della lancia, un guerriero capace di tenere a bada Tora e di sconfiggere con il suo aiuto mostri e demoni. Si scopre in seguito che questa lancia è un preziosissimo e potentissimo artefatto chiamato la “lancia della bestia”, un oggetto che legherà sia Ushio sia Tora a un pericoloso compito.

(cit. Wikipedia)

In Italia ci sono stati alcuni problemi di pubblicazione dell’opera in questione, poiché la prima casa editrice detentrice dei Diritti per la pubblicazione è fallita lasciando la serie incompiuta al numero 14 italiano che corrisponde al 7° Giapponese.

Successivamente la Star Comics ha ottenuto i diritti e ha proseguito al punto interrotto dalla precedente Casa, salvo poi ristampare i numeri già usciti.

Ecco quindi i numeri completi della Star Comics (in ordine di avvenimenti):

  • Ushio e Tora Le origini 1-7 (Turn Over)
  • Ushio e Tora 1-33 (Techno n° 33-65)
  • Ushio e Tora Speciale (Techno n° 66)

Dopo il doveroso preambolo, eccomi a commentare quest’opera di Kazuhiro Fujita…

Il disegno supera di poco la sufficienza poichè alterna tavole veramente ben curate ed immagini toccanti a scene molto confuse e di difficile comprensione, specie durante i combattimenti. In alcuni combattimenti i disegni sono volutamente allungati per dare una sensazione di velocità nello scontro, che su carta è obbiettivamente difficile da rendere.

La storia parte abbastanza fiacca e appare molto casuale nei primi numeri, ma la scelta ardita paga nella prosecuzione dell’opera. Dopo il 3°-4° volume si entra nel vivo dell’azione, aprendo tutta una serie di sottotrame basate sui personaggi che i due protagonisti man mano incontrano. L’autore poi utilizzerà gli ultimi 6-7 numeri per che chiudere magistralmente, in maniera chiara, tutte le sottotrame aperte.

I personaggi sono favolosi, specialmente Tora, un mostro vecchio di millenni che si ritrova in un mondo che non avrebbe mai potuto immaginare. Ushio è il classico bravo ragazzo che riesce con la sua generosità a toccare i cuori dei personaggi che incontra e dei lettori.

Infine il mio consiglio, sebbene di parte (poichè è il primo fumetto che ha dato il via alla mia collezione nel lontano 1994) è, se ne avete l’occasione, non lasciatevelo scappare.