Carrozze “Corbellini” 1951R – Os.kar

Nel 2006 Os.kar avvia la produzione delle carrozze FS “Corbellini” “tipo 1951R” in scala H0 (1:87): si tratta di modelli ancora inediti in quanto le “Corbellini” sino ad allora disponibili sul mercato, dalle primitive Lima degli anni ’60 alle successive Rivarossi degli anni ’70 e relativa “reincarnazione” Lima (poi Rivarossi) degli anni ’90-primi 2000 hanno sempre riprodotto le unità “tipo 1947”, differenti in vari elementi dalle “tipo 1951R” (carenature delle testate, conformazione dei vestiboli e relativi gradini e corrimani, telaio ecc.: per maggiori dettagli rimandiamo all’esauriente articolo su scalaenne. Sono inoltre tra i primi modelli Os.kar di fattura cinese, infatti le produzioni precedenti erano state realizzate in Italia.

In prima battuta vengono consegnate due unità serie 38.000 allo stato d’origine, in livrea castano-isabella, con marcature di terza classe (art. 3300, marcatura Cz 38.385, e art. 3300.1, marcatura Cz 38.245), ambientabili quindi negli anni ’50 fino al giungo 1956, data di abolizione della terza classe, e una mista di 2ª e 3ª classe serie 69.100, sempre allo stato d’origine in livrea castano-isabella (art. 3350, marcatura BCz 69.223).

Cz 38.385, art. 3300 – foto da ebay
Cz 38.245, art. 3300.1 – foto da rail-modelling.com
BCz 69.223, art. 3350 – foto da star-boutique.fr

La cassa è realizzata in plastica e riproduce in modo soddisfacente le fattezze e gli elementi caratteristici dei prototipi reali come le carenature di estremità ridotte e che lasciano in vista i mantici di intercomunicazione (gli stessi già visti sulle “tipo 1946”, forniti solo in posizione estesa), le fiancate leggermente stondate verso il basso e i copriguinti sotto i finestrini, che sull’unità mista nello scomparto di seconda classe si presentano con larghezza maggiorata, cosa che ha richiesto l’allestimento di uno stampo apposito; i vetri sono quasi a filo cassa, come al vero, dotati di sottili cornicette ripassate in alluminio e dell’imitazione della maniglie di apertura e attraverso di essi sono visibili gli arredi interni, con sedili riportati. Ad essere pignoli, il vetro della ritirata presenta una cornicetta che ne cinge la parte superiore non corrispondente al vero (o meglio, non visibile), infatti dovrebbe esserci solamente la barra divisoria orizzontale, si tratta comunque di un dettaglio che passa abbastanza inosservato. Altro elemento, questa volta ben più visibile, che lascia qualche perplessità è la rastrematura delle estremità del tetto presso le testate, che appare un po’ troppo accentuata.

Il telaio è dotato dei caratteristici tiranti di rinforzo, vestigia al vero della propria origine, infatti le Corbellini “tipo 1951R”, diversamente dalle “tipo1947” non vennero costruite ex novo ma furono allestite sulla base di telai preesistenti provenienti da vecchie carrozze “centoporte” a cassa in legno. Proprio sotto il vestibolo, su uno solo dei due lati, sono collocate le casse delle batterie, visibili attraverso le finestre ricavate sull’alzata del corrispondente gradino ma che appaiono forse un po’ troppo arretrate.

I carrelli riproducono il tipo AA e sono in plastica non verniciata, cosa che conferisce loro un aspetto un po’ meno realistico, tuttavia è molto facile rimediare con una semplice verniciatura e un po’ di sporcatura.

Le carrozze, ovviamente, sono dotate di ganci intercambiabili montati su supporto a norma NEM e dotati di timoni di allontanamento per l’aggancio “corto” e grazie alla loro lunghezza non eccessiva non hanno problemi di circolazione anche su curve di raggio ridotto.

Buona la finitura, con tonalità dei colori sostanzialmente fedeli al vero, le varie iscrizioni di servizio e le marcature; i carrelli e i ricaschi del tetto sono correttamente in castano.

Poco dopo le versioni allo stato d’origine Os.kar consegna, nel 2007, anche quelle ambientabili in epoca più recente, le cui caratteristiche sono analoghe a quelle delle precedenti, con l’aggiunta dei cassoni REC sottocassa e delle relative prese sulle testate: abbiamo innanzitutto quattro unità in livrea castano, ambientabili negli anni ’60, di cui due di seconda classe serie 38.000 (art. 3302, marcatura Bz 38.270, e art. 3302.1, marcatura Bz 38.308), una mista di prima e seconda classe serie 69.200 (art. 3355, marcatura ABz 69.218) e una di seconda classe ex mista 69.200 (art. 3354) la cui marcatura, Bz 39.450, ci lascia qualche dubbio, infatti a quanto ne sappiamo le unità così trasformate erano state inserite nella serie 38.400, pertanto la marcatura sarebbe dovuta semmai essere Bz 38.450.

I carrelli sono erroneamente di colore nero anzichè nel previsto castano ma ridipingerli non è un problema.

Bz 38.270, art. 3302 – foto da ebay
Bz 38.308, art. 3302.1 – foto da ebay
ABz 69.218, art. 3355 – foto da reynaulds.com
Bz 39.450, art. 3354 – foto da reynaulds.com

A queste si aggiungono quattro unità in livrea grigio ardesia, ambientabili negli anni a cavallo del 1980 (e anche più in là, fino ai primissimi anni ‘90, chiudendo un occhio sulla presenza della “z” nella marcatura, abolita nel settembre 1982): due di seconda classe serie 38.000 (art. 3303, marcatura Bz 38.244, e art. 3303.1, marcatura Bz 38.307), una mista di prima e seconda classe serie 69.200 (art. 3357, marcatura ABz 69.255) e una di seconda classe serie 38.400 ex mista 69.200 (art. 3356, marcatura Bz 38.468), tutte con carrelli di tipo AM anzichè AA (al vero erano in opera entrambe le tipologie).

Bz 38.244, art. 3303 – foto da ebay
Bz 38.307, art. 3303.1 – foto da ebay
ABz 69.255, art. 3357 – foto da ebay
Bz 38.468, art. 3356 – foto da ebay

Il successo di questi modelli è abbastanza buono ma non dirompente sia per il prezzo elevato (nell’ordine dei 50 euro) sia perchè, come già accaduto per le “tipo 1946”, in contemporanea ACME presenta le riproduzioni delle stesse carrozze, che così vanno a saturare un mercato di per sè tutt’altro che ampio. Il risultato è che a Os.kar rimane un certo quantitativo di “Corbellini” sul groppone, tant’è che qualche anno dopo, intorno al 2013, vengono allestite alcune confezioni comprendenti una locomotiva e 4 carrozze, vendute a prezzi relativamente convenienti: abbiamo così tre confezioni con le 4 versioni in castano abbinate alla rispettivamente 625 091 (art. OS-103.0), alla D341 1020 (art. OS-101.1) e alla D443 1001 (art. OS-101.3), più due confezioni con le 4 unità in grigio ardesia abbinate rispettivamente alla D341 1041 (art. OS-101.0) e alla D443 2012 (art. OS-101.2). Tutto ciò, a quanto pare, almeno fino a oggi ha fatto desistere il produttore dal proporre ulteriori nuove varianti.

Confezione art. OS103-0 con la 625 091 e 4 carrozze “Corbellini” – foto da giocajoue.com
Confezione art. OS101-3 con la D443 1001 e 4 carrozze “Corbellini” – foto da ebay