D343 Roco – parte II: FNM

Come accennato nella scorsa puntata, la SNFT, esercente la ferrovia della Valcamonica (Brescia-Iseo-Edolo), nel 1990 acquistò dalle FS la D343 1034, da utilizzarsi prevalentemente in servizio merci, che per alcuni anni conservò la livrea, le marcature e anche i loghi FS. Nel 1995, quando l’esercizio della linea era già stato rilevato dalla Ferrovie Nord Milano, la macchina venne sottoposta a una revisione presso le officine di Iseo, in occasione della quale ricevette una vistosa livrea con cassa arancio, telaio nero e panconi gialli: tale colorazione era stata scelta per uniformità cromatica con le nuove DE145 (analoghe alle D145 serie 1000 FS) da poco consegnate. Invariate le marcature, mentre sui frontali, in luogo dei precedenti loghi FS metallici, vennero applicati quelli FNM adesivi. Una decina di anni dopo nuovo cambio di livrea, con l’introduzione della colorazione cosiddetta “regionale” FNM bianco-verde con fasce blu.
La sua carriera si interruppe bruscamente il 5 novembre 2009, quando andò a scontrarsi con un convoglio di automotrici nei pressi di Vello di Marone. La cabina anteriore andò distrutta ma nel complesso i danni riportati non furono particolarmente gravi, tuttavia fu deciso di non procedere alla riparazione sia per l’anzianità della macchina, con l’aggravante di essere un esemplare unico nel parco FNM, sia perché non strettamente indispensabile alle necessità di esercizio dato che poteva essere rimpiazzata con locomotive di altro tipo.

Tutto questo preambolo è necessario per inquadrare la storia e il contesto in cui ha operato la D343 1034, il cui modello viene realizzato da Roco nel 2009 in parallelo alle versioni FS, sempre su “pressione” dell’importatore Gieffeci, che a quanto pare l’aveva presa in considerazione sin dal 1995, all’atto dell’applicazione della livrea arancio. Ovviamente il modello viene declinato in entrambe le colorazioni FNM e per primo arriva… l’ultimo, ossia quello in livrea verde-bianco (art. 62875), che condivide tutti i difetti della prima sfornata di D343 (fanali di dimensioni esagerate ecc.).

Prima versione della D343 1034 in livrea verde-bianco (art. 62875), con cassa errata – foto da ebay

In un secondo momento viene consegnata la versione in livrea arancio (art. 62874), che può giovarsi della cassa riveduta e corretta.

D343 1034 in livrea arancio (art. 62874) – foto da ebay

Nel frattempo le nuove casse vengono approntate anche per l’altra unità e date in distribuzione per la sostituzione, tuttavia anche in questo caso non tutti i modelli hanno ricevuto la nuova cassa ed è pertanto possibile trovarne qualcuno con cassa errata sul mercato dell’usato, ad ogni modo è facile accorgersene in quanto solo le D343 con cassa rifatta hanno le ghiere dei fanali colorate in grigio.

D343 1034 in livrea verde-bianco con cassa corretta (art. 62875) – foto da ebay

Nel 2016 Pi.R.A.T.A le ripropone entrambe in versione aggiornata con nuova PCB e presa per decoder a 22 poli (rispettivamente art. PI84010 in livrea arancio e PI84011 in livrea verde-bianco), analogamente a quanto fatto per la 2029 FS, a differenza di quest’ultima però le casse sono quelle corrette.

In conclusione qualche cenno sull’utilizzo di questo modello sul plastico: le sue possibilità di ambientazione spaziale e temporale sono invero piuttosto limitate, essendo confinata alla linea Brescia-Iseo-Edolo, pur con qualche rara digressione su tratte FS limitrofe, e al periodo 1995-2009.
Negli ultimi anni di servizio la D343, oltre che con i treni merci, era utilizzata anche in servizio passeggeri al traino di carrozze ex SBB o rimorchi per automotrici.

D343 Roco – parte I: FS