E626 Big Models

Nel 2011 Big Models, casa di cui abbiamo già parlato riguardo all’ALe 803, realizza i modelli in scala H0 (1:87) delle locomotive elettriche FS E626. Si tratta, nel suo piccolo, di un avvenimento “epocale” (fermodellisticamente parlando), infatti fino ad allora E626 era sinonimo di Roco, il cui modello, entrato in produzione nel 1980 (e di cui abbiamo già parlato in un altro articolo) aveva appunto segnato un’epoca divenendo quasi un oggetto di “culto fermodellistico”.
Interpretando la (relativamente) forte richiesta del mercato, soprattutto dopo l’uscita di scena del modello Roco avvenuta nel 2002, Big Models presenta tre versioni, tutte ambientate nell’ultimo periodo di servizio (anni ’80-inizio ’90), cioè proprio quello non coperto dalle E626 Roco, periodo in cui le macchine presentano alcune modifiche, in particolare le porte metalliche anziché in legno e i finestrini laterali delle cabine abbassabili (con relativo carter esterno) anziché scorrevoli orizzontalmente e divisi in due metà.

E626 100, art. 85001 - foto da ebay
E626 100, art. 85001 – foto da ebay

Le locomotive riprodotte, tutte di terza serie (100-407), sono la E626 159 (art. 85000), che oltretutto ha la particolarità di avere le fiancate della cassa lisce anziché chiodate (modifica introdotta su questa e su pochissime altre unità in sede di riparazione/ricostruzione dopo incidenti o danni bellici), la E626 100 (art. 85001) e la E626 118 (art. 85002), che presenta l’avancorpo anteriore con sportelli superiori “lunghi” come sulle unità di quarta serie. Produzione, ovviamente, cinese.

E626 159, art. 85000 - foto da kf-models.it
E626 159, art. 85000 – foto da kf-models.it

Cassa e parte esterna del telaio sono realizzate in plastica, con un ottimo livello di dettaglio e con numerosi particolari riportati tra cui le caratteristiche tubazioni lanciasabbia inclinate. Molto fini le reticelle di protezione con la scritta “Attenzione ai pantografi”, realizzate in fotoincisione metallica, e i pantografi, che riproducono adeguatamente i “tipo 32” montati al vero. Ben eseguita la colorazione, nella tipica livrea castano-isabella, e le varie targhe e scritte di servizio.

Particolare della parte anteriore dell'E626 100, art. 85001 - foto da ebay
Particolare della parte anteriore dell’E626 100, art. 85001 – foto da ebay

La parte meccanica prevede un telaio metallico con alloggiato al centro un motore a 5 poli che aziona tramite alberi con snodi cardanici e vite senza fine con cascata di ingranaggi i quattro assi estremi (i due centrali sono invece folli, montati su un apposito controtelaio mobile che facilita l’inscrizione in curva), con una ruota per carrello dotata di cerchiatura in gomma per aumentare la forza di trazione. Dunque un’impostazione diametralmente opposta rispetto all’E626 Roco, dove il motore aziona i due assi centrali mentre quelli estremi sono folli.

La testata anteriore dell'E626 118, art. 85002, con l'avancorpo uguale alle unità di quarta serie - foto da ebay
La testata anteriore dell’E626 118, art. 85002, con l’avancorpo uguale alle unità di quarta serie – foto da ebay

L’impianto elettrico, come ormai normale, è basato sul classico circuito stampato con presa per l’eventuale installazione di un decoder per il funzionamento in “digitale”. Purtroppo i cinesi ci hanno messo del loro e infatti su diversi esemplari il motore è stato collegato con le polarità invertite, cosicché la macchina si muove in direzione opposta a quella prevista, fortunatamente è semplice rimediare invertendo due cavetti, sebbene ciò ne richieda per forza di cose lo smontaggio, operazione in sé non difficile ma sempre delicata soprattutto in modelli come questo, ricchi di particolari tendenzialmente fragili.

E626 100, art. 85001, vista dall'altro - foto da ebay
E626 100, art. 85001, vista dall’alto – foto da ebay

Realizzate ovviamente in serie limitata (400 esemplari la 159, poco più le altre), le E626 vengono vendute a poco più di 200 euro, prezzo certamente non popolare ma allineato a quello di analoghe riproduzioni di altre case. Big Models naturalmente prevede la realizzazione nel tempo di ulteriori versioni, tra cui un’unità di seconda serie e una di quarta serie, se non che, dopo questa prima sfornata di E626, cessa la produzione, con buona pace di chi prevedeva che questo modello avrebbe avuto nel mercato fermodellistico un impatto simile a quello che aveva avuto 30 anni prima la E626 Roco. Degli stampi si perdono le tracce, tuttavia la leggenda narra che, come già per l’ALe 803, sarebbero stati acquisiti da Hornby, che infatti qualche tempo dopo ne annuncia la produzione, prevista per il 2013, tuttavia ad oggi non si è ancora visto nulla. Nel frattempo le E626 Big Models, come era lecito aspettarsi, sono state oggetto dei soliti fenomeni speculativi, raggiungendo sul mercato dell’usato quotazioni alquanto elevate. In attesa della E626 LE Models