Le prime “Corbellini” Lima

Nel 1965 Lima inserisce in catalogo il modello in scala H0 (1:87) della carrozza FS “Corbellini” nella classica livrea castano-isabella dell’epoca (erroneamente il castano è definito “bruno”), l’unità prescelta è la Bz 34.933, appartenente al “tipo 1947” (art. 9024). É la prima riproduzione di queste carrozze, infatti le analoghe Rivarossi vedranno la luce solamente una decina di anni più tardi.

Si tratta, come tipico della produzione Lima dell’epoca, destinata al mercato del giocattolo, di un modello semplificato, i vetri non sono a filo cassa, l’arredamento interno non c’è proprio e molti particolari sono stati omessi o solo abbozzati. Per qualche strano motivo la lunghezza non è in scala 1:87 ma in scala 1:98 circa: è vero che all’epoca Lima (e non solo) usava accorciare le carrozze per farle circolare meglio sulle curve strette, ma è vero anche che le “Corbellini” reali erano già di loro piuttosto corte (18.606 mm, corrispondenti a 214 mm in scala 1:87), quindi non si capisce perchè si sia deciso di accorciarle ulteriormente e solamente di un paio di centimetri rispetto alla misura in scala esatta.

Carrozze in livrea castano-isabella, prima versione con ricaschi del tetto castano – foto da ebay

I respingenti (di forma prismatica, non corrispondente al vero) e i mantici di intercomunicazione sono inclusi nello stampo della cassa, realizzata in plastica marrone così da ottenere “automaticamente” il castano e risparmiare sulla verniciatura (tipico espediente della vecchia produzione Lima). Del tutto assenti invece i corrimani tra le porte.

La marcatura, le cifre indicanti la classe e la sigla FS sono anch’esse stampate direttamente sulla cassa, in rilievo (cosa che va bene solo per le cifre di classe, al vero in alluminio) ma non ritoccate.

Sul tetto, in color alluminio (sulle prime produzioni con ricaschi castani), sono correttamente presenti, anche se solo abbozzati, 4 aeratori, elementi tipici della sola serie 34.900, mentre in corrispondenza del vestibolo è stampato in rilievo il coperchio della cassa dell’acqua, che però presenta al centro un particolare sporgente, probabilmente residuo dello stampaggio, al vero inesistente.

I carrelli sono di tipo 27 FS, già in produzione per altri modelli ma non corrispondenti al vero, del resto, trattandosi -ripetiamo- di un giocattolo, la cosa è tollerata.

Carrozza in livrea castano-isabella, seconda versione con tetto interamente alluminio – foto da ebay

Nel corso degli anni viene apportata qualche miglioria alla finitura e vengono aggiunte alcune iscrizioni di servizio in giallo alla base della cassa e una sorta di cartello di percorrenza “Milano-Firenze” sulla fiancata accanto al vestibolo, tuttavia marcatura, cifre di classe e sigla FS continuano a rimanere in rilievo e non ritoccate.

Carrozza in livrea castano-isabella, terza versione con scritte di servizio – foto da ebay

Già dal 1965, oltre che singolarmente, le “Corbellini” sono inserite anche all’interno di alcune confezioni, ad esempio l’art. 5000 che nel catalogo 1964/65 prevede una locomotiva D342 e due carrozze oltre a binari e trasformatore.

E proprio nelle confezioni troviamo anche la versione in grigio ardesia, mai venduta singolarmente: nel catalogo 1966 l’art. 5000 con la solita D342 ma abbinata a due “Corbellini” grigie, la cui livrea presenta alcune particolarità: innanzitutto una fascia avorio sotto i finestrini, il logo FS è poi di forma ovale, attraversato dalla scritta “Italia”, come previsto nella primissima versione della coloritura grigio ardesia, poi abbandonata in favore di quella priva di fascia avorio e con il ben più noto logo “a televisore”. Il colore grigio è piuttosto scuro, come su altre carrozze Lima più o meno coeve (ad esempio le piano ribassato).

Carrozza in livrea grigio ardesia – foto da ebay

Le confezioni con le “Corbellini” rimangono in produzione per poco tempo, fino alla fine degli anni ’60, mentre la carrozza singola, sempre e solo in castano-isabella, rimane in catalogo fino al 1973/74 e per tale motivo la versione grigia è un po’ più difficile da trovare. Sul mercato dell’usato questi modelli sono ancora reperibili senza grosse difficoltà e con quotazioni abbastanza esigue, sebbene si trovi sempre qualcuno disposto a specularci sopra.