Accessori, veicoli e “Tartaruga” – GM Modelli

Negli ultimi tempi, grazie alla stampa 3D che ha costi ridotti rispetto alle tecnologie tradizionali quali lo stampaggio delle termoplastiche o la lavorazione del metallo, sono sorti diversi produttori artigianali e semiartigianali che propongono, a prezzi solitamente accessibili e con buona qualità, accessori per plastici e diorami, veicoli, ricambi per modelli ferroviari o anche rotabili completi. Soprattutto per chi pratica lo stile italiano si tratta di un tema che riveste un certo interesse, data la cronica carenza di accessori e veicoli tipicamente nostrani, generalmente non presi in considerazione dalle grandi case, storicamente legate al mercato tedesco, o realizzati da artigiani in piccole serie e venduti a prezzi piuttosto elevati.

Recentemente abbiamo avuto modo di conoscere la nuova casa GM Modelli di Torino che ha intrapreso la produzione, in stampa 3D, di veicoli e accessori, con un occhio di riguardo par la scala N; sono venduti già montati e verniciati, ma fornibili su richiesta anche in kit.

Proprio nella scala 1:160 si concentra il grosso delle riproduzioni attualmente disponibili: una serie di autovetture Alfa Romeo 75, in varie colorazioni e ambientabili dalla metà degli anni ’80 in poi, i trattori cingolati FIAT 100C e AD7C, collocabili a partire dagli anni ’70 (il primo prodotto anche in H0), a cui abbinare alcuni rimorchi monoasse e a due assi, con o senza carico di legname, un grosso trasformatore, proposto come carico per carri ferroviari ma ovviamente sfruttabile anche per ambientazioni statiche (ad esempio la riproduzione di una sottostazione elettrica), una garitta standard FS in cemento. I prezzi sono compresi nella fascia tra i 10 e i 20 euro.

Foto da catalogo GM Modelli

A livello strettamente ferroviario la novità più interessante è la produzione di un kit per approntare la “Tartaruga” E444 001 (e volendo anche gli altri tre prototipi 002, 003 e 004) nella piccolissima scala Z (1:220), con cassa sempre in stampa 3D predisposta per essere montata su telai Märklin di locomotive serie 216/218 DB. L’idea è senz’altro buona, la scala Z in stile italiano infatti è un filone pressochè inesplorato e la produzione di casse di rotabili FS da innestare su meccaniche già esistenti senza imbarcarsi in impegnativi lavori di adattamento, pur accettando qualche inevitabile compromesso, potrebbe essere apprezzata.

La cassa della E444 001 in scala Z – foto da catalogo GM Modelli

La cassa della E444 viene venduta da verniciare e con decals da applicare a un prezzo di 20 euro, ma a richiesta può essere fornita già verniciata, chiaramente a prezzo maggiorato (35 euro), per chi non se la sentisse di affrontare l’operazione di rifinitura, date le piccolissime dimensioni del modello e la necessità di possedere, per ottenere un buon risultato, un’adeguata attrezzatura e un’ottima vista. I modelli Märklin di cui sfruttare la meccanica sono reperibili sul mercato dell’usato, specie in Germania, a prezzi che si aggirano sugli 80 euro; anche i pantografi devono essere acquistati a parte, invero quelli prodotti da Märklin non sono propriamente a buon mercato, dato che costano circa 25 euro l’uno… A conti fatti, per assemblare la E444 si verrebbero a spendere circa 150 euro. In ogni caso sarà interessante vedere se l’iniziativa avrà successo o meno e in caso positivo potrebbe essere il punto di partenza per la realizzazione di ulteriori mezzi FS in Z.

La casa inoltre è disponibile a realizzare modelli e accessori su richiesta; per informazioni e ordini è possibile contattarla tramite email agli indirizzi [email protected], [email protected] oppure tramite account Instagram.