ALe 582, le grandi incomprese

Ci sono diversi gruppi di rotabili FS che per motivi più o meno oscuri vengono totalmente trascurati dai grandi produttori industriali, che pure in questi ultimi anni, specialmente in scala H0 (1:87), hanno realizzato di tutto, compresi i prototipi e gli esemplari unici più stravaganti: S244, E428 “Pirata”, E666, E633 prototipo con verniciatura incompleta, solo per fare degli esempi.

I mezzi leggeri (elettromotrici ed automotrici) invece storicamente non hanno mai goduto di grandi simpatie presso i grandi produttori, e tra questi troviamo appunto le ALe 582, che pure avrebbero tutte le carte in regola per riscuotere un ottimo successo commerciale: entrate in servizio a partire dal 1987, sono ambientabili nell’arco di ben 30 anni (che non è poco) e circolano, o hanno circolato, praticamente in tutta Italia, dal Trentino alla Sicilia. Si trovano perfettamente a loro agio sulle linee secondarie (ovviamente elettrificate), che sono quelle maggiormente riprodotte sui plastici, e non creano certo problemi di spazio, dato che con una motrice e una rimorchiata pilota si è già fatto un treno. Ciò non significa che disdegnino le linee principali e le grandi stazioni, dove sono (o sono state) visibili in composizioni che vanno dai 2 agli 8 pezzi, in varie configurazioni comprendenti motrici, rimorchi intermedi (Le 763) e rimorchi pilota (Le 562).

A livello produttivo la loro realizzazione non dovrebbe presentare particolari difficoltà, grazie alle loro linee squadrate (tutta un’altra cosa rispetto alle elaborate estetiche “tutte curve” delle elettromotrici degli anni ’50) e alla loro concezione modulare che permetterebbe di ottenere, a partire da un unico stampo di base e con gli opportuni inserti, la motrice, il rimorchio intermedio e il rimorchio pilota, che si gioverebbero oltretutto di molta componentistica comune (finestrini, carrelli ecc.).

Il tutto declinabile in tre varianti di base con relative sottovarianti: nella colorazione d’origine rosso fuoco-grigio polvere-arancio, sopravvissuta fino al 2000 circa,

nella classica livrea XMPR, introdotta appunto a inizio millennio e tuttora presente su gran parte delle unità (con le varianti dei loghi FS-Trenitalia succedutisi nel tempo),

e nei colori Trenord, introdotti a partire dal 2011-2012 sulle unità lombarde, assorbite nel parco della nuova società ferroviaria regionale (il cambio di livrea ad oggi non è stato completato e alcune mantengono la precedente colorazione XMPR ma con loghi Trenord), e con l’ulteriore variante dei complessi destinati a circolare in Valtellina e Valchiavenna (ma visibili talvolta anche a Milano o Pavia).

Si potrebbe mettere in vendita una confezione base contenente una ALe 582 e un rimorchio pilota Le 562, a cui eventualmente aggiungere rimorchi intermedi Le 763 o anche ALe 582 senza motore (infatti non sono rare le composizioni comprendenti due motrici inquadranti uno o due rimorchi intermedi). Il tutto possibilmente a un prezzo ragionevole (intorno ai 150 euro la confezione ALe 582+Le 562, non oltre i 40-50 euro i rimorchi in vendita singolarmente). Tutto questo per la scala H0, va da sè che nulla vieterebbe di intraprendere anche una produzione di ALe 582 e rimorchi in scala N (1:160), ovviamente da vendersi a prezzi proporzionalmente inferiori.

Naturalmente va da sè che i modelli devono essere in linea con gli standard riproduttivi attuali, con un po’ di buonsenso: buon livello di dettaglio, ma senza scendere nell’esasperazione (non serve riprodurre la carta igienica nelle toilette…) e soprattutto ottimo funzionamento con meccanica robusta e affidabile adatta ad un utilizzo senza problemi sul plastico (sembra scontato ma purtroppo si è visto che non sempre si riesce ad avere entrambe le cose contemporaneamente).

Tutto ciò potrebbe portare a ulteriori sviluppi: dalle ALe 582 infatti sono state derivate le ALe 642, in servizio dal 1991 ed esteticamente identiche salvo per gli allestimenti interni di sola seconda classe anziché di prima e seconda e per i circuiti di comando alimentati a 24 V anziché 110 (cosa che preclude l’accoppiamento dei due gruppi). Anche i rimorchi intermedi Le 764 delle ALe 642 sono assolutamente identici, a livello estetico e di allestimenti interni, a quelli delle ALe 582 (Le 763), mentre i rimorchi pilota (Le 682) differiscono da quelli delle ALe 582 (Le 562) per l’assenza del vano bagagli dietro la cabina, che esternamente si traduce nella sostituzione del portellone di accesso con un finestrino e internamente nella presenza di un ambiente con sedili per i viaggiatori.

Anche a livello di livree le ALe 642 ricalcano le ALe 582: rosso fuoco-grigio polvere-arancio d’origine e XMPR dopo il 2000. Non esistono invece unità in livrea Trenord, poichè la società non ha questi mezzi nel proprio parco.

Infine anche presso le Ferrovie Nord Milano (oggi assorbite da Trenord) sono in servizio dal 1994 alcune elettromotrici (EA750 19-24) derivate dalle ALe 582, sebbene rispetto a queste presentino diverse differenze come i pantografi asimmetrici. Non hanno rimorchiate proprie ma utilizzano in qualità di rimorchi (intermedi e pilota) carrozze a due piani molto simili a quelle FS e che modellisticamente potrebbero essere appunto derivate senza difficoltà da quelle FS (lo aveva fatto Lima a suo tempo e lo potrebbe fare Vitrains che le ha in produzione).

Anche le EA 750 possono essere proposte in due varianti di coloritura: l’originaria livrea FNM nei toni del verde e del grigio e l’attuale livrea Trenord.

Come abbiamo già detto all’inizio, nonostante tutte queste possibilità nessun produttore industriale si è finora preso la briga di realizzare questi mezzi, dei quali invece è possibile trovare, sebbene con difficoltà, alcune riproduzioni artigianali, per lo più in scala H0, seppure in serie limitatissime e a prezzi astronomici.

Unico tentativo di produzione “industriale”, seppure non del tutto riuscito, è quello di Safer che nel 2004 ha realizzato, sempre in scala H0, un complesso di ALe 582 e rimorchio Le 562, con casse in termoplastica stampata a iniezione. Vuoi perché era uno dei primi modelli con cui la casa stava tentando il “salto di qualità” dalla produzione artigianale a quella effettuata con tecnologie propriamente industriali, vuoi per la scarsa esperienza in questo campo, il risultato non poteva certo dirsi del tutto ben riuscito: la finitura risultava infatti piuttosto grossolana, il funzionamento molto incerto e per finire il prezzo non economico (275 euro).

ALe 582 Safer – foto da ebay
Le 562 Safer – foto da ebay

Annunciate sia in livrea d’origine sia in livrea XMPR, hanno visto la luce solo le prime. Girando in rete e sui vari forum di modellismo ferroviario è possibile imbattersi in modellisti che lamentano di aver prenotato le versioni XMPR nel 2003 (con tanto di caparra) e le stanno tuttora aspettando (in realtà il produttore ha comunque restituito gli anticipi che aveva ricevuto).

Le casse grezze sono poi state svendute, un certo quantitativo è approdato presso il produttore/rivenditore Linea Model che le ripropone tuttora (ulteriori informazioni sul sito Lineamodel).

In occasione dell’Hobby Model Expo 2015 di Novegro presso lo stand di GT Modelli, altra casa semiartigianale di cui abbiamo già parlato in varie occasioni, è stato esposto un convoglio di ALe 582 con rimorchi Le 763 e Le 562 in livrea XMPR e un secondo in livrea Trenord. Anche questi modelli sembrerebbero di derivazione Safer, non è però ben chiaro il collegamento tra le due case, se cioè GT abbia acquistato un certo numero di casse grezze da rifinire, come Linea Model, se abbia invece rilevato da Safer gli stampi delle ALe 582 o se abbia voluto semplicemente sondare il terreno per un’eventuale nuova produzione di ALe 582 utilizzando come campioni per la fiera proprio i modelli Safer. Ad oggi comunque non risulta, salvo errori, che GT abbia in preparazione le ALe 582.