ALe 601 Rivarossi (ex Lima) – parte VI: il ritorno

Alla fine degli anni ’90 Lima annuncia che per produrre le ALe 841 avrebbe modificato irreversibilmente e ineluttabilmente gli stampi delle ALe 601, che pertanto non si sarebbero mai più potute produrre in futuro. Passano gli anni e dopo il fallimento di Lima, l’acquisizione da parte di Hornby e il trasferimento della produzione in Cina, la nuova gestione decide di riproporre proprio le ALe 601, molto richieste e che sul mercato dell’usato avevano raggiunto quotazioni follemente folli. I nuovi modelli, ora “promossi” al marchio Rivarossi, vedono così la luce nel 2012 e per prima viene consegnata una confezione (art. HR2181) contenente la ALe 601 048 (di terza serie) e la rimorchiata Le 601 023, entrambe in livrea verde magnolia-grigio nebbia con filetto rosso, ambientabili quindi senza grossi problemi tra gli anni ’70 e i primi ’90.

ALe 601 048 e Le 601 023, art. HR2181 – foto da rail-modelling.com

A un attento esame si nota che le casse sono pressoché uguali alle originali Lima compresi alcuni difetti, particolarità e semplificazioni che, in teoria, non dovrebbero esserci in quanto eliminati o modificati per realizzare le ALe 841: sulla motrice sono presenti sul tetto i basamenti degli isolatori dei vecchi pantografi delle prime versioni degli anni ’80, gli appigli delle scalette di ispezione al tetto, presso i vestiboli, sono stampati anziché riportati come sulle ALe 841, sulle testate sono visibili le linee di giunzione esattamente negli stessi punti dei vecchi modelli. Le cose sono due: o gli stampisti cinesi sono stati talmente bravi a rifare lo stampo così da riprodurre gli stessi difetti dell’originale oppure la storia della modifica irreversibile e ineluttabile degli stampi non era del tutto vera.
Su queste nuove versioni viene apportata anche qualche miglioria: la più evidente è l’adozione di ganci con innesto a norma NEM 352 e timoni di allontanamento, per l’aggancio infatti è possibile utilizzare le barre rigide fornite nella confezione oppure normali ganci con innesto NEM, ciò però comporta la modifica delle carenature frontali, su cui viene resa amovibile una porzione più grossa, con le inevitabili linee di giunzione, che fortunatamente rimangono poco visibili (se non guardando il modello da sotto), inoltre i vetri frontali ricevono i tergicristalli, in metallo, e gli sbrinatori, tampografati (a dire il vero un po’ spessi), i corrimani accanto alle porte di accesso, in origine stampati, vengono poi rimpiazzati da altri riportati (in metallo), sebbene di forma non del tutto fedele al vero in prossimità dei punti di attacco alla cassa. Le carenature in corrispondenza dei carrelli sono fornite, oltre che in forma completa, anche in versione ridotta e queste ultime, pur semplificate, giovano comunque all’estetica oltre a consentire la circolazione del modello su curve di raggio più ridotto.

Dettaglio delle testate con mantici aperti delle ALe 601 048 e Le 601 023, art. HR2181 – foto da littorina.it

Sul tetto della motrice sono montati i nuovi pantografi 52 FS, fini e di aspetto decisamente buono, mentre trombe e fischi sono gli stessi dei modelli degli anni ’80, i fischi in particolare sono decisamente sovradimensionati, non si capisce come mai non si sia deciso di adottarne altri di dimensioni più realistiche che Hornby aveva già in casa in quanto prodotti per altri modelli.
Anche la meccanica viene rivista, con un nuovo motore e la messa a punto della trasmissione, cosa che rende il funzionamento più fluido, pur conservando la stessa impostazione dei precedenti modelli Lima. Per mascherarla i finestrini vengono corredati di tendine in carta (uguali a quelle delle versioni del 1994), presenti anche sul rimorchio.
L’impianto elettrico viene dotato dell’ormai irrinunciabile presa per il decoder, inoltre le vecchie lampadine per l’illuminazione dei fanali vengono sostituite da LED (bianchi e rossi), che su una testata della motrice possono essere disattivati tramite microinterruttori (raggiungibili sollevando il coperchio dell’adiacente cassa dell’acqua sul tetto) mentre il rimorchio è equipaggiato con illuminazione su una sola testata, non disattivabile.
La finitura è buona anche se i colori hanno tonalità un po’ cariche.

Dopo poco tempo viene consegnata una seconda confezione contenente i rimorchi Le 601 021 e Le 481 004 (art. HR4153), anch’essi in livrea verde magnolia-grigio nebbia ed evidentemente pensati per allungare il convoglio sebbene, stando alla Prefazione Generale dell’Orario di Servizio, le ALe 601 “Alta Velocità” con rapporto di trasmissione 38/46, quale appunto l’unità 048 riprodotta da Rivarossi, fossero autorizzate al traino di non più di due rimorchi, su tratte pianeggianti o con moderate acclività.
Sul rimorchio Le 481 mancano i gradini in corrispondenza della porta di accesso alla cabina di guida lato bagagliaio, incassati nella carenatura (pur presenti nell’edizione Lima degli anni ’90), probabilmente perché si è utilizzato lo stesso elemento previsto per il rimorchio Le 601, evidentemente non ci si è accorti della differenza.

Le 601 021 e Le 481 004, art. HR4153 – foto da littorina.it

Successivamente viene consegnata una confezione contenente la ALe 601 067 e la rimorchiata Le 601 011 in livrea Alitalia (art. HR2353), che hanno caratteristiche analoghe alle precedenti anche se, per qualche misterioso motivo, vengono “dimenticati” gli sbrinatori tampografati sui vetri frontali e i pantografi dovrebbero avere gli striscianti piani anziché curvi.

ALe 601 067 e Le 601 011 Alitalia, art. HR2353 – foto da minimondo2002.it

Nonostante lo slancio iniziale, questo nuovo filone di ALe 601 viene abbandonato a metà dell’opera, probabilmente perché anche ACME in quel periodo annuncia la produzione di nuovi modelli di ALe 601: risultato, le ALe 601 ACME non si sono finora viste (non sappiamo nemmeno se rientrino ancora nei progetti della casa) mentre Rivarossi/Hornby, spaventata dalla possibile concorrenza, non ripropone né motrici senza motore, indispensabili, per quanto detto prima, per comporre un convoglio di più di 3 pezzi, né le versioni di prima e seconda serie né il rimorchio Le 480 realizzato a suo tempo da Lima, il convoglio Alitalia poi rimane incompleto mancando sia il rimorchio Le 481 sia una seconda motrice in livrea dedicata, con l’aggravante che l’utilizzo promiscuo con gli analoghi modelli della vecchia produzione Lima non è immediatamente attuabile perché richiederebbe la modifica degli agganci, senza dire che, chissà perché, su quattro rimorchi prodotti ben tre (Le 601 011, Le 601 023, Le 481 004) hanno la stessa numerazione dei precedenti Lima…
Si sarebbero poi potute realizzare anche versioni tuttora inedite come quelle di prima serie allo stato d’origine o quelle in livrea XMPR ambientabili nei primi anni 2000 e che a questo punto disperiamo di poter vedere in futuro.

In conclusione alcune tabelle riepilogative di tutte le versioni realizzate, non si escludono errori od omissioni.

ALe 601 Lima – parte I: ultime per prime
ALe 601 Lima – parte II: Alitalia e Le 481
ALe 601 Lima – parte III: start set
ALe 601 Lima – parte IV: prime serie e confezioni
ALe 601 Lima – parte V: Le 780 Norma87