ALn 663 Lima – parte I: FS anni ’80

Nel 1985 Lima mette in produzione il modello in scala H0 (1:87) dell’allora nuovissima automotrice Diesel FS ALn 663. Sono quelli gli anni in cui, per Lima, si sta attuando la transizione dalle riproduzioni di tipo giocattolesco a quelle destinate espressamente al mercato modellistico. Le ALn 663, inizialmente proposte in una confezione unica (art. 208168L) comprendente un’unità motorizzata (ALn 663 1150) e una senza motore (ALn 663 1106), ovviamente nell’originaria colorazione beige pergamenagrigio azzurro con fascia rossa, presentano una serie di innovazioni che sarebbero state poi man mano estese al resto della produzione: la cassa, in plastica, con dimensioni in scala esatta e dalle forme squadrate tipiche dell’epoca, presenta vetri (quasi) a filo, inoltre sulle testate è possibile montare i mantici di intercomunicazione. Ma è nella parte meccanica la maggiore novità: viene infatti abbandonato il classico motore G, sostituito da un motore di nuovo tipo disposto con asse longitudinale e che aziona uno dei due carrelli tramite albero cardanico, vite senza fine e cascata di ingranaggi. Tutte le ruote del carrello motore sono dotate di anelli di aderenza in gomma, mentre l’altro carrello, folle, è deputato alla presa di corrente. Gli interni sono riprodotti anche nelle cabine di guida, seppur in modo semplificato. L’aggancio tra le due unità avviene tramite ganci a occhiello di dimensioni ridotte montati, altra novità, su supporti con innesto a norma NEM.

Confezione contenente le ALn 663 1150 e 1106, art. 208168L - foto da ebay
Confezione contenente le ALn 663 1150 e 1106, art. 208168L – foto da ebay

Questi modelli riscuotono un ottimo successo dato che sono la prima riproduzione industriale di automotrice FS dopo l’ALn 668 1400 Rivarossi di 20 anni prima. Non sono però immuni da difetti, che diventano maggiormente evidenti con il passare degli anni e con l’affinarsi dei gusti: in particolare il funzionamento, nonostante la nuova impostazione della meccanica, risulta piuttosto ruvido, sia perché il motore, a 3 poli, è sprovvisto di volano di inerzia, sia per giochi eccessivi nella trasmissione, sia per la presa di corrente a volte incerta. Il sottocassa della motrice, con la riproduzione delle varie apparecchiature, per aumentare il peso e quindi la forza di trazione, è realizzato in zama, lega metallica che su alcuni esemplari si è mostrata soggetta al famigerato fenomeno della “peste dello zama”. Un difetto altrettanto grave si evidenzia con il tempo: gli ingranaggi (in materiale plastico) calettati sugli assi motori presentano, per errore di progettazione, una tolleranza di montaggio troppo ristretta, e ciò porta alla crettatura e alla rottura degli ingranaggi stessi. Il sintomo di ciò è una marcia irregolare con rumore di martellamento e per la riparazione è necessaria la sostituzione dei pezzi danneggiati, previo leggero allargamento del foro in quanto il difetto, in 30 anni, non è mai stato corretto e quindi tutte le ALn 663 sinora prodotte e tutti gli ingranaggi disponibili come pezzi di ricambio sono potenzialmente soggetti al problema. Altri difetti, meno gravi, sono invece di carattere estetico e rimediabili più facilmente: la meccanica occupa una buona metà dell’unità motrice ed è ben visibile attraverso i finestrini mentre sui frontali non sono stati previsti i portelloni in posizione aperta da montare insieme al mantice di intercomunicazione, mancano inoltre la riproduzione del gancio e degli accoppiatori. L’unità senza motore infine è priva di illuminazione dei fari frontali e risulta poco scorrevole, tanto che la motrice, invero piuttosto leggera nonostante la zavorra, fa una certa fatica a trainarla sui tratti in salita (che nei plastici di solito non mancano).

ALn 663 1150 e 1106, art. 208168L
ALn 663 1150 e 1106, art. 208168L

Nel 1986 viene realizzata un’ ulteriore unità non motorizzata, in vendita singolarmente (art. 309199), per poter realizzare una composizione a 3 pezzi come visibile al vero. Per motivi sconosciuti viene riprodotta l’unità 1015, appartenente a una serie differente (1001-1016) rispetto alle altre (appartenenti alle serie 1101-1204) e che al vero si distingue per i rapporti al cambio diversi e la minore velocità massima (120 km/h anziché 130), cosa che impedisce l’accoppiamento a comando multiplo tra le due serie. Quindi, a rigore, la 1015 non potrebbe entrare in composizione con le altre due unità, a meno di non voler riprodurre un convoglio di automotrici non a comando multiplo.

ALn 663 1015, art. 309199 - foto da ebay
ALn 663 1015, art. 309199 – foto da ebay

Tutti questi modelli rimangono in produzione pressoché invariati fino al 1992; l’anno successivo subiranno una prima rivisitazione e saranno proposti con nuove numerazioni, come vedremo nella seconda parte dell’articolo.

ALn 663 Lima – parte II: FS rivedute e corrette
ALn 663 Lima – parte III: le “concesse”
ALn 663 Lima – parte IV: nuove produzioni con marchio Rivarossi