ALn 668 1000-1900 Lima Expert (ex Rivarossi) – parte IV: il caos delle nuove versioni 2021

Dopo ben 7 anni dall’uscita delle precedenti edizioni e dopo averle già annunciate da qualche tempo, Hornby ha prodotto alcune nuove e inedite versioni delle sue automotrici ALn 668 serie 1000 e 1900, a questo giro però proposte non più con il marchio Rivarossi, come in passato, ma con il redivivo Lima Expert. Un po’ un ritorno alle origini dato che i primissimi modelli di ALn 668, da cui queste discendono, erano nati appunto sotto l’egida Lima.

Le versioni consegnate (si fa per dire, ne riparliamo più avanti) sono quattro, tutte vendute in confezione di due unità di cui una motorizzata e una senza motore.
Abbiamo innanzitutto la coppia ALn 668 1017 e 1037 FS (art. HL 2654) in livrea beige-azzurro e con vetri frontali curvi, caratterizzate per quanto riguarda la 1017 da porte d’origine con oblò ciechi nella parte bassa (sulla 1037 sono invece in lega leggera, lisce), marcatura laterale anch’essa in configurazione d’origine, con caratteri azzurri ombreggiati di rosso posizionati al centro delle fiancate, pittogrammi di classe e fumatori/non fumatori di tipo (al vero) adesivo e fascia inferiore azzurra che sulla 1017 si presenta continua, mentre sulla 1037 è stondata presso le testate. Tutti questi dettagli collocano le due automotrici in un periodo compreso tra la seconda metà degli anni ’80, quando vennero introdotti i pittogrammi adesivi di classe e fumatori/non fumatori, e la metà dei ’90, quando le marcature laterali vennero spostate più in basso, sulla fascia azzurra inferiore e realizzate con caratteri bianchi, come rappresentato sulla 1037 (la 1017 le ha mantenute in versione d’origine almeno fino al 1996, come risulta da documentazione fotografica). Queste due ALn 668 all’epoca erano in forza al deposito di Lecco e impiegate per lo più sulle relazioni verso Molteno-Monza e Como, pertanto si troveranno a loro agio su plastici di ambientazione brianzola.

ALn 668 1017+1037, art. HL2654 – foto da trenietreni.it

Una seconda coppia di ALn 668 FS in livrea beige-azzurro è contenuta nella confezione art. HL2653: si tratta delle unità 1095 e 1919, caratterizzate dai vetri frontali piani abbinati a portelloni d’origine del vano dell’intercomunicante, privi della guarnizione in gomma nera, dalle porte in lega leggera, senza oblò ciechi in basso, dai pittogrammi di classe e fumatori/non fumatori anche qui di tipo adesivo, dalle fasce azzurre inferiori continue sulle quali, in posizione centrale, è apposta la marcatura in caratteri bianchi. Tali elementi collocano le due automotrici negli anni ’90; ovviamente per ambientazioni relative alla prima metà del decennio possono essere affiancate senza problemi alle unità della confezione HL2654 viste prima.

ALn 668 1095+1919, art. HL2653 – foto da trenietreni.it

Un piccolo appunto, non riusciamo a capire per quale motivo si sia scelto di riprodurre un’unità serie 1000 e una serie 1900: è vero che le due serie sono gemelle o quasi (la 1000 costituisce di fatto il prosieguo della 1900), perfettamente compatibili tra loro e impiegate promiscuamente presso quei depositi che le avevano entrambe in dotazione, sarebbe stato però auspicabile, a nostro avviso, inserire nella confezione o due unitè serie 1000 o due 1900. Ancora meglio sarebbe stato vendere le varie unità, sia con motore che senza, singolarmente, in modo da consentire una maggiore libertà nell’allestire il convoglio.

A quelle FS si aggiungono due ulteriori versioni appartenenti a società ferroviarie regionali: innanzitutto la coppia ALn 668 015 e 017 della Ferrovia Suzzara-Ferrara, con vetri frontali curvi e nell’elegante livrea azzurro-argento introdotta a partire dal 1987, che le ambienta negli anni fine ’80-’90 (art. HL2656).

ALn 668 015+017 FSF, art. HL2656 – foto da trenietreni.it

Infine abbiamo le ALn 668 1021 e 1036 Trenord (art. HL2655), con vetri frontali piani e condizionatori sul tetto, facenti parte del gruppo di mezzi che l’impresa lombarda ha “ereditato” da FS-Trenitalia e ambientabili dal 2013 a oggi (a dire il vero la 1021 a inizio 2021 ha ricevuto una diversa colorazione), possibilmente in contesti, appunto, lombardi: in un primo tempo queste automotrici circolavano sulle linee facenti capo a Lecco (relazioni verso Molteno-Como e Monza), successivamente, spodestate dai nuovi ATR125, sono state per lo più dirottate verso la Bassa Padana (linee facenti capo a Pavia), con apparizioni anche sulla Brescia-Iseo-Edolo.

ALn 668 1021+1036 Trenord, art. HL2655 – foto da limamodel.it

I modelli sono del tutto analoghi a quelli delle prime edizioni del 2014, la finitura appare più che buona ma osserviamo che le unità con vetri piani continuano ad essere prive di tergicristalli (difetto mutuato dalle progenitrici Lima degli anni ’90) inoltre quelle Trenord mancano dei captatori SSC posti sui ricaschi del tetto, dettagli che non passano certo inosservati.
Anche la meccanica, con trasmissione su un solo carrello, ricalca l’impostazione delle precedenti versioni e affonda le sue radici nell’ALn 663 Lima del 1985: il funzionamento è accettabile ma a nostro parere nel 2021 i tempi sarebbero maturi per una rivisitazione. Temiamo pure che ci si continui a trascinare dietro il mai risolto difetto degli ingranaggi che si spaccano, dovuto al primordiale errore progettuale che accoppia una ruota dentata con foro troppo stretto a un asse troppo grosso, con conseguenti tensioni interne eccessive in relazione al tipo di materiale e al suo spessore.

Per quanto riguarda la reperibilità di questi modelli, la cui consegna nelle (pie) intenzioni era prevista in luglio-agosto, Hornby ha fatto un’enorme confusione: la Brexit, il virus cinese e relative mutazioni, la crisi, il terremoto, l’inondazione, le cavallette… fatto sta che le consegne sono state fatte a spizzichi e bocconi e a macchia di leopardo, molti tra i negozi più noti ne sono rimasti sprovvisti mentre in parallelo è possibile trovarle in vendita su ebay o altri siti similari.

A tutto questo si aggiunge la gestione “all’italiana” fatta da alcuni negozi (sottolineaiamo la parola “alcuni”, ovviamente non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio): modelli dati per disponibili e poi non disponibili, modelli prenotati e pagati ma non consegnati perchè quei pochi arrivati sono stati destinati ai clienti “di serie A” (cioè quelli che spendono di più nel negozio), modelli passati istantaneamente da “prenotabili” a “esauriti”, modelli in “consegna imminente” e poi rimandati a settembre, indicazioni fuorvianti sulla confezione HL2653 spacciata per “coppia ALn 668 serie 1900” (ma qui il peccato sta all’origine perchè così designata nelle locandine promozionali Hornby) quando invece si tratta, come abbiamo visto, di una 1000 e di una 1900 (sono dettagli ma se nemmeno il produttore sa cosa mette nelle scatole… annamo bene, come dicono a Roma).

Per finire il prezzo: inizialmente Hornby aveva comunicato che ciascuna confezione sarebbe stata in vendita a 188 euro (cifra non bassissima in sè, specie per modelli di fattura cinese che sfruttano componentistica e parti di stampo di 30 anni fa, ricordiamo però che nel 2014 si era sfondato il muro dei 200 euro), tuttavia pare che da settembre vi saranno dei rincari nell’ordine del 10%, sempre con la solita motivazione della crisi (è dall’inizio degli anni ’90 che sentiamo parlare di “crisi”…). Purtroppo, ma questa è una nostra considerazione personale, nella nostra busta paga non abbiamo finora rilevato incrementi corrispondenti…
Ad ogni modo vari negozi, che tradizionalmente praticano riduzioni del 10% sul prezzo di listino, le propongono, posto che siano disponibili o comunque prenotabili, con sconti piuttosto miseri, che vanno dal 5 all’8% circa.

EDIT: aumenti del 10% un par de ciufoli, sul nuovo listino è indicato un prezzo di 222,50 euro, con un incremento prossimo al 20%… no comment…

ALn 668 1000/1900 Rivarossi – parte I: FS
ALn 668 1000/1900 Rivarossi – parte II: private
ALn 668 1000/1900 Rivarossi – parte III: le fuoriserie