Carro tramoggia VFcc – TTMkit/Italeri

Alcuni anni fa la rivista Tutto Treno Modellismo ha promosso la realizzazione di carri FS in scatola di montaggio, che hanno avuto un ottimo successo sia per il prezzo abbastanza contenuto sia per il fatto che riproducono per lo più veicoli ancora inediti, almeno a livello industriale. Tra questi troviamo il carro tramoggia VFcc di prima serie, approntato nel 2007.
Il kit, interamente in plastica, non presenta particolari difficoltà o criticità nel montaggio, pur con qualche passaggio un po’ delicato come il posizionamento dei leveraggi per lo scarico delle botole, di piccole dimensioni e difficili da mantenere in posizione durante l’incollaggio. Bisogna poi prestare attenzione al fissaggio delle boccole, che vanno leggermente flesse verso l’interno per evitare che gli assi abbiano troppo gioco. Il modello è piuttosto ben fatto anche se alcuni elementi sono perfettibili, come i corrimani o il carico di ghiaia, chi volesse potrà comunque modificarli o sostituirli con altri più realistici.


Le istruzioni sono sufficientemente chiare, sebbene di primo acchito non sia immediatamente comprensibile dove e come collocare alcuni particolari di piccole dimensioni (ad esempio quelli denominati “a”, “b” e “c”), sarebbe stato meglio indicare chiaramente il loro posizionamento con delle frecce, fortunatamente le fotografie del modello in fase di assemblaggio aiutano a dissipare i dubbi. Inoltre, diversamente da quanto indicato, è meglio inserire la riproduzione del carico di ghiaia solo dopo aver fissato il cassone sul telaio (e poi incollare i fazzoletti di rinforzo agli angoli), così come conviene fissare per ultimi i piatti dei respingenti onde evitare possibili danneggiamenti.
Alcune parti sono fornite in sovrannumero, cosa molto utile in caso di smarrimento o rottura.

Per l’incollaggio è consigliata una particolare colla per plastica con dosatore ad ago tuttavia, anziché comprare quelle specifiche (e costose) per modellismo, è possibile impiegare colle per plastica “comuni”, facilmente reperibili presso ferramenta o supermercati, applicando semplicemente un ago di siringa sul beccuccio.

Per rendere il carro atto alla circolazione sul plastico occorre poi apportare alcune migliorie: innanzitutto va appesantito incollando piombi o lastrine metalliche sotto la riproduzione del carico di ghiaia, evitando però che sporgano troppo verso il basso per non interferire con i timoni di allontanamento, questi ultimi poi vanno per lo meno modificati sostituendo le molle in plastica (totalmente inefficaci) con altre metalliche, infine è opportuno, anche se non indispensabile, adottare assi in metallo in luogo di quelli in plastica.

Il carro si colloca in un ampio lasso di tempo, dagli anni ’50 a oggi, tanto più che in tempi recenti alcuni di questi carri, dismessi dalle FS, sono stati acquistati da varie imprese private di lavori ferroviari, che spesso li hanno riverniciati in vivaci livree gialle, con l’aggiunta o meno di fasce e motivi decorativi.
Nella confezione sono fornite decalcomanie con diverse marcature, a seconda dell’epoca di ambientazione. Per il posizionamento delle varie iscrizioni conviene rifarsi a foto di carri reali, dato che è possibile riscontrare una certa varietà.

Il modello è stato inizialmente distribuito da TTM (Duegi Editrice), successivamente da Italeri (art. 8707) e ristampato varie volte negli anni, attualmente è disponibile presso Duegi (TTMkit8) a un prezzo di 11 euro.