Carrozze HUPAC – Lima

Sulla base del modello in scala H0 (1:87) della carrozza svizzera tipo RIC-Schlieren, che ha in produzione da alcuni anni, Lima nel 1989 mette in catalogo una particolare versione: si trattava al vero di carrozze dismesse dalle ferrovie svizzere (SBB CFF FFS) e acquisite in quegli anni dalla società HUPAC per essere inserite in composizione ai convogli “autostrada viaggiante” formati da speciali carri ultrabassi adibiti al trasporto di camion; la carrozza, dotata di cuccette, serviva ad ospitare gli autisti che viaggiavano insieme ai propri mezzi.

La prima versione, consegnata nel 1989, riproduce la carrozza nell’originaria livrea azzurra (art. 309515K), marcata Db 60 85 99-30 490-4. Il modello, che rimane in produzione fino al 1991-92, è sostanzialmente uguale alle carrozze in configurazione “normale” SBB, con tutti gli aggiornamenti che Lima stava apportando alla propria produzione in quegli anni, come i ganci con innesto a norma NEM montati su timoni di allontanamento o le ruote con bordino di altezza ridotta. La decorazione è ben realizzata, con i loghi HUPAC e SBB, il simbolo delle cuccette e le varie scritte di servizio. Gli interni invece riproducono, in modo semplificato, quelli delle carrozze normali, senza le modifiche apportate sotto la gestione HUPAC: per questione di costi infatti non si è ritenuto opportuno andare a intervenire su di essi, considerando anche la loro scarsa visibilità dall’esterno alla normale distanza di osservazione.

Carrozza HUPAC in livrea azzurra, art. 309515K (foto da ebay)
Carrozza HUPAC in livrea azzurra, art. 309515K (foto da ebay)

Nel 1991 viene realizzata la carrozza nell’allora nuova livrea HUPAC bianca con fascia rossa, sicuramente meno accattivante della precedente, marcata Db 60 85 99-30 500-0 (art. 309592K). Colorazione a parte, è pressoché identica a quella in livrea azzurra; resta in catalogo fino al 2004, cioè fino all’acquisizione di Lima da parte di Hornby.

Carrozza HUPAC in livrea bianca, art. 309592K (foto da ebay)
Carrozza HUPAC in livrea bianca, art. 309592K (foto da ebay)

Infine due parole sulla corretta ambientazione di questi modelli sul plastico: al vero queste carrozze entravano in composizione ai convogli internazionali “autostrada viaggiante” che circolavano, ad esempio, sulla linea del Gottardo. La composizione prevedeva normalmente 17 carri ultrabassi (i cui modelli in scala H0 sono stati realizzati ad esempio da Fleischmann o Märklin) e un’unica carrozza, situata in testa subito dietro la locomotiva. In casi eccezionali le carrozze potevano anche essere due, sempre agganciate subito dietro la locomotiva. Dunque un convoglio la cui lunghezza (oltre 4 m in scala) potrebbe non essere compatibile con gli spazi ristretti dei plastici casalinghi.
La carrozza in livrea azzurra può essere ambientata correttamente tra la fine degli anni ’80 e la prima metà degli anni ’90 mentre quella bianca si colloca tra l’inizio degli anni ’90 e il 2000 (successivamente sono subentrate carrozze di diverso tipo), chiaramente entrambe le livree possono coesistere in un’ambientazione dei primi anni ’90, addirittura nello stesso treno (visto sulla Milano-Chiasso nei primi anni ’90).
Per la trazione, sulla tratta in territorio italiano erano utilizzate locomotive E626 (fino alla prima metà degli anni ’90), E636, E645, E656, E632/633, E652 ma anche, seppur eccezionalmente, E646 o addirittura E444 ed E444R. Sulle tratte svizzere invece erano impiegate di norma locomotive Ae 6/6, Re 4/4, Re 6/6 o le più moderne Re 460, anche in trazione multipla.