Carrozze letti T2s Lima

Nella seconda metà degli anni ’70 Lima inserisce in catalogo i modelli in scala H0 (1:87) delle carrozze letti T2s che al vero, a partire dal 1975, stavano entrando in servizio presso varie amministrazioni ferroviarie europee nell’ambito del raggruppamento TEN, succeduto alla CIWL per la gestione delle carrozze letti.

Il modello presenta le caratteristiche tipiche della produzione Lima di quegli anni, destinata soprattutto al mercato del giocattolo più che a quello modellistico in senso stretto: lunghezza ridotta in scala 1:100, vetri non a filo cassa e mancanza totale dell’arredamento interno. Quest’ultima particolarità è sicuramente un passo indietro rispetto ad altri modelli di carrozze Lima prodotte anche in anni precedenti dove, nonostante tutto, l’arredamento interno era presente.  Le due fiancate, come al vero, sono molto diverse tra loro: infatti quella lato corridoio ha 8 finestrini grandi e uno stretto, quella lato scompartimenti 19 finestrini stretti (17 degli scompartimenti e due dei WC). I finestrini larghi del corridoio sono riprodotti tutti apribili, al vero invece solo il primo e l’ultimo si possono aprire mentre gli altri hanno un vetro unico fisso. Solo le carrozze FS delle serie successive, entrate in servizio negli anni ’80, hanno tutti i finestrini del corridoio apribili: che Lima abbia voluto anticipare i tempi con il suo modello? Sempre sulla fiancata lato corridoio sono presenti alcune griglie dell’impianto di climatizzazione. Il tetto, in pezzo unico con i vetri, è liscio, diversamente dal prototipo reale dove sono presenti nervature longitudinali. Nel sottocassa sono stati riprodotti cassoni e apparecchiature varie, la cui disposizione però non rispecchia del tutto la carrozza vera. I carrelli sono correttamente di tipo Minden-Deutz, con ganci ad essi solidali.

Lima nel tempo realizzerà tutte le versioni delle amministrazioni ferroviarie dei Paesi presso cui al vero erano in servizio queste carrozze: Italia (33 unità), Germania Ovest (16), Svizzera (5), Austria (5), Danimarca (2), Olanda (2).

La livrea, comune a tutti i modelli, è quella “TEN” blu con fasce bianche, ad eccezione della vettura tedesca, di cui si dirà più avanti, che è colorata in rosso. Cambiano, a seconda delle amministrazioni, scritte e loghi, nonchè la dicitura TEN-Trans Euro Notte, dove la parola “Notte” è declinata nelle diverse lingue (Nuit, Nacht, Nat).

La prima carrozza inserita in catalogo nel 1976 (inizialmente è presentata tramite un disegno) è quella delle ferrovie svizzere (SBB CFF FFS), marcata 71 85 75-70 451-2 WLAm, art. 9237 (309237 dal 1978).

Carrozza T2s SBB, art. 9237, vista dal lato degli scompartimenti - foto da ebay
Carrozza T2s SBB art. 9237, lato scompartimenti – foto da ebay

Nel 1982 viene consegnata la versione FS, art. 309233, marcata 61 83 75-71 484-6 WLABm: tale numerazione corrisponde però ad un’unità di seconda serie, differente al vero per vari elementi come i carrelli, non più Minden-Deutz ma Fiat “a doppio collo di cigno”, che peraltro Lima avrebbe potuto anche adottare sul modello senza difficoltà e senza costi aggiuntivi, avendoli già in produzione per altre tipologie di carrozze.
Nel corso degli anni ’80 vengono apportate piccole migliorie nella finitura, come i telai dei finestrini ripassati in color alluminio,  i vetri dei WC opacizzati, le ruote non più cromate ma brunite.

Carrozza T2s FS art. 309233, lato scompartimenti (sopra) e lato corridoio (sotto)
Carrozza T2s FS art. 309233, lato scompartimenti (sopra) e lato corridoio (sotto)

Negli anni intorno al 1980 è la volta della versione delle ferrovie olandesi (NS), marcata 71 84 75-70 459-6, art. 309235, che rimarrà in produzione fino al 1985 circa, contemporaneamente esce di catalogo quella svizzera.

Carrozza T2s NS art. 309235, lato scompartimenti (sopra) e lato corridoio (sotto) - foto da ebay
Carrozza T2s NS art. 309235, lato scompartimenti (sopra) e lato corridoio (sotto) – foto da ebay

Pressappoco nello stesso periodo viene realizzata anche la carrozza delle ferrovie danesi (DSB), marcata 71 86 75-80 461-8, art. 309234, della quale però, non v’è traccia nei cataloghi disponibili in Italia ma solo in quelli internazionali: è ipotizzabile che si trattasse di una versione destinata ad essere commercializzata solo in alcuni Paesi.

Carrozza T2s DSB art. 309234, lato scompartimenti - foto da ebay
Carrozza T2s DSB art. 309234, lato scompartimenti – foto da ebay

Nel 1985 compare nel catalogo italiano la versione della Germania Ovest (DB), marcata 71 80 75-70 411-1 WLAsm, art. 309238, caratterizzata, come detto prima, dalla livrea rossa anziché blu e che, insieme a quella FS, sarà la più longeva, rimanendo in produzione fino alla fine degli anni ’90.

Carrozza T2s DB, art. 309238, di produzione anni '90, lato corridoio - foto da ebay
Carrozza T2s DB, art. 309238, di produzione anni ’90, lato corridoio – foto da ebay

Non si tratta però di una novità di quell’anno: si trovano infatti esemplari di questo modello anche con caratteristiche “arcaiche” (telai dei finestrini non verniciati, vetri dei WC trasparenti, ruote cromate), e in alcuni casi con codice articolo 9238 (senza il prefisso “30” introdotto nel 1978), cosa che fa supporre una produzione contemporanea alla versione svizzera (fine anni ’70): è molto probabile che si trattasse, come per la versione danese, di modelli in vendita sul solo mercato tedesco e che poi siano stati recepiti solo in seguito sul catalogo italiano, mentre li si ritrova sui cataloghi internazionali dei primi anni ’80.

Carrozza T2s DB, art. 9238, di produzione anni '70, lato scompartimenti - foto da ebay
Carrozza T2s DB, art. 9238, di produzione anni ’70, lato scompartimenti – foto da ebay

Nella seconda metà degli anni ’80 i modelli subiscono alcune piccole migliorie ai carrelli, comuni a tutta la produzione Lima, con l’adozione di ganci ad occhiello di dimensioni ridotte e ruote dal bordino più basso. Inoltre lo stampo delle testate viene leggermente modificato e le pareti di testa diventano lisce, senza la riproduzione di fanali di coda ed altri elementi (comunque non corrispondenti al vero).

Testate a confronto: a sinistra quella originale, a destra quella modificata
Testate a confronto: a sinistra quella originale, a destra quella modificata

Nel 1989 infine viene proposta la versione delle ferrovie austriache (OBB) con marcatura 61 81 75-71 463-2 WLABm, art. 309530, rimasta in catalogo solo per un paio d’anni. Su questa carrozza la finitura è leggermente migliorata, con scritte più nitide.

Carrozza T2s OBB art. 309530, lato scompartimenti (sopra) e lato corridoio (sotto) - foto da ebay ©modellbahnANKAUF
Carrozza T2s OBB art. 309530, lato scompartimenti (sopra) e lato corridoio (sotto) – foto da ebay ©modellbahnANKAUF

Come curiosità, alcune carrozze FS (art. 309233) prodotte intorno al 1990 hanno le porte colorate in blu come la cassa anziché in alluminio.

Carrozza T2s FS art. 309233 con porte blu, lato scompartimenti
Carrozza T2s FS art. 309233 con porte blu, lato scompartimenti

Non è ben comprensibile il motivo per cui le sole versioni FS e DB siano rimaste in catalogo molto più a lungo rispetto a quelle SBB, NS, DSB e OBB, inoltre il modello si sarebbe prestato facilmente a qualche variante di coloritura inedita (DB blu o le nuove colorazioni adottate nel tempo dalle varie amministrazioni) e ad alcune migliorie in maniera analoga ad altre carrozze Lima (arredamento interno, vetri a filo cassa, ganci con timoni di allontanamento).

Dopo l’acquisizione di Lima da parte di Hornby (2003) queste carrozze non sono state più riproposte ma non è da escludere che possano essere rimesse in produzione in futuro.