Nei primi anni di attività Lima aveva in catalogo alcune carrozze assimilabili alle “tipo 1946” FS, che potremmo definire “primitive” (delle quali parleremo in un prossimo articolo). Negli anni ‘60, a fianco di queste, compare un nuovo modello migliorato, di lunghezza maggiorata, la cui prima apparizione si ha nel catalogo 1960, come art. 9024: se nella descrizione si parla di “colori bruno e isabella”, la fotografia a corredo, in bianco e nero, mostra invece una carrozza dalla tinta uniforme. E’ però dubbio che il modello sia stato prodotto con questo codice articolo, corrispondente invece a una carrozza FS di tipo “Corbellini”. La carrozza, a otto scompartimenti, dovrebbe riprodurre una Az 23.000: si tratta comunque di un modello semplificato, tuttavia non si può non notare una certa somiglianza, anche in dettagli minori, alle coeve “tipo 1946” Pocher, pertanto è molto probabile che Lima si sia ispirata proprio a queste ultime.
Nel catalogo 1961 la carrozza ricompare con altro codice articolo (9101), sempre in livrea castano-isabella, in versione di 1ª classe ma erroneamente marcata “ABz 24357” sulle fiancate.
Oltre a questa sono presenti anche le versioni delle ferrovie tedesche (DB) di 1ª classe in livrea blu (art. 9103), danesi (DSB) di 2ª classe in livrea rossa (art. 9105) e svizzere (SBB CFF FFS) di 2ª classe in livrea verde (art. 9106): si tratta di versioni del tutto di fantasia, che non avevano alcuna corrispondenza al vero, d’altra parte non bisogna dimenticare che Lima in quegli anni produceva per il mercato del giocattolo, senza particolari pretese di realismo, pertanto, per contenere i costi e massimizzare le vendite, era normale che a partire da un’unica base venissero realizzate molte versioni diverse. Da notare però che per il tetto sono stati realizzati due stampi differenti: su quello delle carrozze FS sono riprodotte le chiodature mentre su quelle straniere è liscio con aeratori in corrispondenza degli scompartimenti.
Nel 1962 arriva una seconda versione tedesca, sempre di fantasia, questa volta di 2ª classe e in livrea verde (art. 9104), mentre l’anno successivo viene proposta un’unità FS, sempre di 1ª classe, nella colorazione blu-celeste del “Treno Azzurro” (corrispondente, pur con tutti i limiti del caso, ad un prototipo reale) e sempre con l’erronea marcatura “ABz 24357”.
Oltre che singolarmente, nel 1964 le carrozze FS sono vendute anche in una confezione (art. 8001) comprendente due carrozze, una ristorante e una locomotiva E424, oltre a binari e trasformatore.
Verso la fine degli anni ’60 vengono adottati nuovi carrelli tipo 27 FS (seppur accorciati nel passo ma con la finezza della sigla “FS” incisa sulle boccole), viene introdotto l’arredo interno, realizzato con un unico elemento di colore beige che incorpora le pareti degli scompartimenti e i sedili, e vengono leggermente modificate e semplificate le apparecchiature sottocassa. Per il resto la situazione resta invariata fino al 1974/75, quando tutte le versioni escono di catalogo.
La storia però non finisce qui, perché alcuni anni più tardi, nel 1978, gli stampi vengono ripresi per realizzare la carrozza FS del servizio sanitario (art. 309250), che rimane in produzione fino al 1983, e una versione in livrea mimetica (art. 309197), chiaramente di fantasia, che a partire dal 1983 viene venduta anche nella confezione “Treno militare” art. 149704 (comprendente una locomotiva V188 DB, due carri e un cannone “Leopold” su affusto ferroviario), rimanendo in catalogo fino ai primi anni ’90. Queste unità adottano carrelli tipo 24 FS.
Infine negli anni ’80 le carrozze “tipo 1946” subiscono un ultimo rinnovamento, con il rifacimento delle fiancate, ora completamente lisce e prive di coprigiunti, e l’adozione di finestrini “Klein” apribili in due metà: è probabile che Lima volesse in qualche modo riprodurre le carrozze “tipo 1946T”, al vero ricavate dalle “tipo 1946” con pesanti modifiche, tuttavia questi modelli vengono prodotti in forma semplificata (privi di vetri) in una fantasiosa livrea blu-grigio e venduti esclusivamente all’interno di “start-set” con locomotiva, circuito di binari, trasformatore e accessori vari.
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