In uno dei primi articoli pubblicati su questo sito nei primi mesi del 2015 descrivevamo i modelli Lima delle carrozze UIC-X “rivedute e corrette”, in scala H0 ma con lunghezza ridotta (scala 1:100), che la casa vicentina aveva messo in produzione al principio degli anni ’90. Torniamo ora sull’argomento per parlare delle loro progenitrici, ossia delle UIC-X sempre con lunghezza in scala 1:100 ma con caratteristiche più spartane, la cui produzione è stata avviata in epoca precedente. Per semplicità di trattazione qui ci occuperemo solo ed esclusivamente delle versioni FS, mentre quelle non FS saranno analizzate più avanti. Lima infatti, come sua consuetudine, ha declinato queste carrozze in miriadi di varianti, molte delle quali di fantasia, realizzandole per di più in due configurazioni, una per così dire “modellistica”, di cui parliamo adesso, e una semplificata, che vedremo nella prossima puntata. Non affrontiamo invece il tema dei bagagliai, già illustrati in un precedente articolo.
Iniziamo con l’osservare che le UIC-X compaiono nel catalogo Lima piuttosto tardivamente, infatti le prime versioni, riproducenti prototipi tedeschi, si vedono solamente non prima del 1977, quando le carrozze vere erano in servizio da oltre un decennio. Ancora più tardive le unità FS, che vengono prodotte solamente a partire dal 1982. Il motivo di ciò è da ricercare nel fatto che sino ad allora Lima aveva sfruttato gli stampi delle UIC-Y, spacciandole per UIC-X (alle quali peraltro assomigliano) e proponendole in numerose colorazioni. Del resto la produzione dell’epoca era orientata verso il mercato del giocattolo e un’approssimazione del genere era più che tollerata.
Nel 1982 dunque vengono presentate le prime UIC-X FS: si tratta di un’unità di prima classe, a 10 scompartimenti (art. 309115), e di una di seconda classe (art. 309116), a 12 scompartimenti. Gli stampi, come del resto la quasi totalità dei modelli di carrozze tipo X FS prodotti fino agli anni ’90 (a parte i vecchi Rivarossi in scala 1:80), riproducono le versioni tedesche, peraltro molto simili alla prima serie delle UIC-X nostrane (“tipo 1964”).
Le caratteristiche costruttive sono quelle tipiche della produzione Lima di quegli anni: cassa in plastica con lunghezza ridotta in scala 1:100, vetri non a filo con finestrini stampati in pezzo unico con il tetto le cui cornici fanno da tenuta all’interno dei rispettivi vani. Gli interni sono riprodotti con un elemento in plastica beige.
La coloritura è il classico grigio ardesia in uso in quegli anni, la cui tonalità appare decisamente più scura rispetto al vero, come del resto era riscontrabile su modelli coevi nella medesima livrea (ad esempio le carrozze a piano ribassato).
I carrelli, del tipo Minden-Deutz, incorporano i ganci ad occhiello di dimensioni “elefantiache”, mentre le ruote sono brunite, miglioria introdotta dalla casa al principio degli anni ’80.
Oltre che singolarmente, queste carrozze sono state vendute anche all’interno di alcuni start set, tra cui la prima versione di quello denominato “Tigre” (art. 107050), con l’allora nuovissimo modello della E633 022.
La loro permanenza in catalogo però è alquanto breve, infatti già nel 1984, seguendo l’evoluzione dei prototipi reali, vengono sostituite dalle corrispondenti versioni nell’allora innovativa livrea rosso fegato-grigio beige. Giusto per non creare confusione, i codici articolo rimangono invariati: 309115 per la prima classe, 309116 per la seconda, con l’aggiunta del prefisso “L” a partire dal 2000. Le porte sono in color oro, come al vero apparivano quelle in lega leggera, nonostante riproducano la tipologia d’origine, con vetro apribile, che invece venivano colorate come la cassa. Non sappiamo perché Lima abbia deciso di verniciare le porte in questa maniera, cosa che richiedeva un ulteriore passaggio in fase produttiva, possiamo solo ipotizzare che, trattandosi di vetture “moderne e colorate” (mantra della casa vicentina a quell’epoca), le porte color oro le rendevano ancora più “moderne e colorate”, o forse al vero le carrozze in livrea rosso fegato con porte d’origine erano poco diffuse e i tecnici Lima, in fase di raccolta della documentazione, non si sono accorti che esisteva anche questa variante. Ad ogni modo anche su carrozze X di altre case di produzione più o meno coeva (Rivarossi, Roco) si osserva la stessa incongruenza.
In tale veste queste carrozze saranno decisamente longeve, ricevendo nel tempo una serie di migliorie (ganci di dimensioni ridotte, ruote più fini, finitura più accurata) e permanendo in catalogo, seppure “degradate” nelle varie serie economiche succedutesi negli anni (Technology, Hobby Line, Lima-Jouef), fino al 2004, quando, come noto, il gruppo Lima, a seguito del fallimento, è stato rilevato da Hornby. Ė curioso osservare che sono comunque rimaste sempre in produzione nonostante l’approntamento delle già citate versioni “rivedute e corrette” a inizio anni ’90.
Anche con questa coloritura le UIC-X sono state inserite all’interno di vari start set prodotti negli anni ‘80/’90, tra cui le versioni successive, e più diffuse, del “Tigre” (art. 107000T)
Nel 2001 viene realizzata un’unità nei colori XMPR (art. L309330), la quale però é proposta come vettura a cuccette “Treno notte comfort” sfruttando gli stampi della prima classe a 10 scompartimenti: si tratta di un modello di fantasia perché le cuccette “Comfort” sono state sì realizzate sulla base di carrozze di prima classe, ma appartenenti a serie successive e differenti in vari dettagli (carenature, tetto privo di aeratori), oltre ad avere finestrini con apertura a vasistas e non di tipo Klein come rappresentato sul modello.
Per ottenere modelli più coerenti sarebbe stato sicuramente meglio adottare la colorazione XMPR prevista per le unità con soli posti a sedere, con fascia dei finestrini blu chiaro, che avrebbe permesso anche la realizzazione della seconda classe a 12 scompartimenti, Lima però, per motivi non chiari, utilizzerà tale schema solamente sulle X “rivedute e corrette”. Sorprendentemente, e inspiegabilmente, la nuova gestione Hornby metterà da parte proprio queste ultime, nonostante le loro caratteristiche maggiormente al passo con i tempi, e rispolvererà il vecchio stampo della prima classe per riproporre, sempre con marchio Lima, la versione a cuccette “Treno notte comfort” (art. HL4032): si tratta ovviamente di una riproduzione senza pretese, destinata al mercato fermodellistico di fascia bassa (entry level).
Ancora più sorprendentemente l’ultima evoluzione di questi modelli vede la luce addirittura nel 2020, quando l’unità di prima classe viene proposta nella vistosa livrea gialla e blu riproducente la carrozza refettorio-spogliatoio 60 83 99-89 032-6 Vad del (fu) treno soccorso di Milano Smistamento (art. HL4049). All’inizio dicevamo che, a suo tempo, Lima spacciava le UIC-Y per UIC-X, qui invece, quasi a chiudere il cerchio, avviene il contrario perché al vero la vettura in questione non era una X ma una Y…
Come detto all’inizio, le UIC-X Lima sono state prodotte anche in versione semplificata, come vedremo nella prossima parte.
Carrozze UIC-X Lima (1:100) – parte II: FS, versioni semplificate
Carrozze UIC-X Lima (1:100) – parte III: versioni estere
Carrozze UIC-X Lima (1:100) – parte IV: versioni estere semplificate
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