E321/E322 Rivarossi

Nel 1986 Rivarossi consegna il modello della locomotiva elettrica da manovra E321, accompagnata dall’unità senza cabina di guida E322. É la prima locomotiva FS realizzata da Rivarossi in esatta scala 1:87 anziché con misure in scala 1:80, segno che l’effetto “E626 Roco”, con la sua ondata di rinnovamento nella filosofia di riproduzione dei modelli ferroviari, stava portando frutti.

Non è ben chiaro per quale motivo Rivarossi abbia scelto di produrre proprio le E321 e 322: si trattava infatti al vero di locomotive poco diffuse e concepite per i servizi di manovra pesante e come tali operavano normalmente in grossi impianti come lo scalo di Milano Smistamento, la stazione Centrale di Milano o gli scali marittimi di Villa S. Giovanni e Messina, dove erano adibite alle manovre di imbarco di carri e carrozze sui traghetti FS in servizio tra la Sicilia e il “continente”. Dunque non erano certo modelli particolarmente appetibili per il fermodellista medio, generalmente possessore di un plastico di dimensioni contenute con stazioni piccole o medie dove, per muoversi anche su binari non elettrificati, sarebbero state certo più utili macchine Diesel, delle quali oltretutto negli anni ’80 (e in parte ancora oggi) mancavano riproduzioni in scala, ad eccezione di qualche modello obsoleto (la 234 Rivarossi) o di fantasia (varie Lima).

La prima versione consegnata riproduce il complesso E321 112+E322 112 del deposito di Milano Smistamento (art. 1473). Le due locomotive hanno casse in plastica ben dettagliate e incise con la riproduzione dei numerosi sportelli e griglie di aerazione, le uniche pecche sono i corrimani in plastica non proprio finissimi e che tendono a deformarsi, il pantografo sul tetto dell’E321 di fattura un po’ grossolana e i vetri laterali della cabina, sempre sull’E321, privi della barretta divisoria verticale. Di bell’effetto le ruote a razze complete delle bielle.
La sola E321 è motorizzata e il suo funzionamento è abbastanza regolare, con anelli di aderenza in gomma sulle ruote centrali per aumentare la forza di trazione. L’E322 è invece priva di motorizzazione, che però può essere acquistata a parte (art. 6319). L’accoppiamento tra le due unità avviene tramite una barra rigida, che può essere sostituita con portaganci a norma NEM 362.

E321 112+E322 112, art. 1473 - foto da ebay
E321 112+E322 112, art. 1473 – foto da ebay

La sola E321 è inoltre venduta nelle confezioni 0556 e 0557, contenenti rispettivamente carri e carrozze, più binari e trasformatore. A dire il vero questo abbinamento non è proprio il massimo, in quanto le E321 non erano impiegate, se non occasionalmente, per servizi di linea.

Il set 0556, con locomotiva E321 112 e comprendente anche un carro Interfrigo art. 2445 (foto da kijiji)
Il set 0556, con locomotiva E321 112 e comprendente anche un carro Interfrigo art. 2445 (foto da kijiji)

Questi modelli rimangono in catalogo invariati fino al 1993, quando vengono sottoposti a interventi di miglioramento, comprendenti l’adozione di nuovi corrimani in metallo fotoinciso, più fini (però a sezione quadrata anziché circolare…) e, per la E321, di un più raffinato pantografo 42. Vengono consegnate una confezione contenente le E321 107 ed E322 107 (art. 1475) e una confezione con le E321 206, E322 203 ed E322 206 (art. 5205), quest’ultima in serie limitata “Galletto” di 500 pezzi e riproducente uno dei complessi a tre unità in servizio agli imbarchi di Messina e Villa S. Giovanni. Rimane poi sempre disponibile il kit di motorizzazione per l’E322.

E321 107+E322 107, art. 1475 - foto da ebay
E321 107+E322 107, art. 1475 – foto da ebay
E321 206+E322 203+E322 206, art. 5205 - foto da ebay
E321 206+E322 203+E322 206, art. 5205 – foto da ebay

Le rinnovate E321 ed E322 restano in produzione fino alle soglie del 2000, in tempi recenti però la nuova gestione Hornby ha annunciato, sempre con marchio Rivarossi, nuove produzioni, tra cui un’inedita E321 singola (serie 001-020), che però non hanno ancora visto la luce (E321 019, art. HR 2320).

Sfruttando la cassa delle E321 ed E322 e il telaio delle 245, anch’esse realizzate da Rivarossi, si potrebbero poi ricavare, senza troppa fatica, anche le E323 ed E324, tuttora inedite.