E424 navetta Märklin

La comparsa delle E424 “navetta”, oltre che in patria (Lima), ha suscitato un certo interesse anche al di là delle Alpi, tanto da indurre Märklin a presentarne il modello: si tratta di un evento di un certo rilievo negli ambienti fermodellistici, in quanto la casa tedesca storicamente si è sempre interessata in modo molto marginale alle riproduzioni di rotabili italiani. Proprio come Lima, anche Märklin aveva già a catalogo da molti anni un modello di E424 in scala H0 (1:87), che viene ripreso in mano per ricavarne, appunto, la versione “navetta”. Per una più dettagliata analisi storica e tecnica di questi modelli si rimanda al sito marklinfan.net, qui invece faremo una carrellata sulle varie unità “navetta” realizzate nel corso degli anni.

Da premettere che queste E424 esprimono in pieno la “filosofia” Märklin, che predilige modelli non superdettagliati ma molto robusti, da sfruttare per l’esercizio sul plastico. La cassa, in fusione metallica, è stata ricavata da quella dei precedenti modelli degli anni ‘50 e ha conservato alcuni elementi al vero non più presenti negli anni ’80, come la riproduzione del separatore D’Arbela sul tetto presso la cabina A. Il modello, ovviamente, funziona con il sistema Märklin a 16 V c.a. con alimentazione tramite terza rotaia e pattino.

La prima unità proposta, nel 1988, è la E424 292 (prima unità trasformata al vero nel 1986, la stessa riprodotta anche da Lima), art. 3162, che si presenta nello stato degli anni fine ’80-’90 con la livrea grigio polvere-rosso fuoco-arancio e loghi FS frontali “a losanga” e che rimane in produzione fino ai primi anni ’90.

E424 292, art. 3162 - foto da ebay
E424 292, art. 3162 – foto da ebay
Dettaglio della fiancata dell'E424 292, con il separatore D'Arbela sul tetto - foto da ebay
Dettaglio della fiancata dell’E424 292, con il separatore D’Arbela sul tetto – foto da ebay

Alcuni anni dopo Märklin, seguendo l’evoluzione delle macchine vere, consegna nuove versioni, che si contraddistinguono per una finitura migliorata con nuovi particolari riportati (accoppiatori frontali, vomeri spartineve), nuovi pantografi più simili ai 42LR presenti al vero, ganci intercambiabili con innesto a norme NEM e impianto elettrico rivisto, con introduzione di una presa per l’installazione di un eventuale decoder per il funzionamento in “digitale”.

Le unità realizzate sono la E424 279 in livrea XMPR (art. 34240, anno 2001), ambientabile a partire dalla fine del 1997 (al vero è stata una delle prime 3 a ricevere la livrea XMPR insieme alle 296 e 346), la 308 in livrea grigio-rosso-arancio ma con logo frontale XMPR (art. 37240, anno 2003), ambientabile nel periodo a cavallo tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000, infine la E424 315 in livrea XMPR (art. 37242, anno 2004), ambientabile dopo il 2000; quest’ultima presenta la particolarità di avere un logo FS collocato al centro della fiancata destra, in posizione anomala (ma non è escluso che anche la macchina vera si presentasse così).

E424 279, art. 34240 - foto da ebay
E424 279, art. 34240 – foto da ebay
E424 308, art. 37240 - foto da ebay
E424 308, art. 37240 – foto da ebay

E424 315, art. 37242 - foto da ebay
E424 315, art. 37242 – foto da ebay