E444R “Tartaruga” Lima – parte I

Dopo la serie di articoli sulle E444 Lima in scala H0 (1:87), proseguiamo la trattazione analizzando le riproduzioni delle E444R, al vero ricavate dalle E444 con la modifica delle cabine di guida e altre migliorie.
I modelli dell’E444 e dell’E444R sono stati sviluppati da Lima in parallelo ed è il secondo ad arrivare sul mercato per primo, nella seconda metà del 1991: due le numerazioni proposte, la E444R 046 (art. 208220LP), prima unità al vero trasformata, entrata in servizio a giugno 1989, e la E444R 116 (art. 208313LP), al vero seconda unità trasformata, riconsegnata a novembre 1989.

E444R 046, art. 208220LP – foto da ebay

La cassa, in plastica, riproduce adeguatamente le forme del prototipo reale, con le cabine dalle forme più squadrate e i vetri a filo, con interni riprodotti in modo sommario e con tergicristalli, da applicare a parte, sovradimensionati. I gruppi ottici, comprendenti sia i fari bianchi che quelli rossi, hanno un aspetto abbastanza buono, sebbene le ghiere dei fari bianchi non siano riportate come ad esempio sull’E636 Roco di due anni prima ma solamente stampate, mentre gli inserti dei fanali rossi sono costituiti da elementi in platica trasparente rossa inseriti ad incastro: peccato che non si sia sfruttato lo stesso sistema sul successivo modello dell’E656, i cui fanali lasciano invece alquanto a desiderare. Molto opportunamente sono illuminati solo i fanali bianchi.
Con l’esclusione, ovviamente, delle cabine la cassa è identica a quella dell’E444 ed è costruita allo stesso modo, con la fascia inferiore in pezzo unico con il sottocassa, cosa che rende lo smontaggio alquanto laborioso. Sulla fascia del telaio sono presenti, ora correttamente, le asole per il sollevamento, incoerenti invece sull’E444 non trasformata, come avevamo già avuto modo di dire.

E444R 116, art. 208313LP

I respingenti, in plastica nera non verniciata (a rigore sarebbero dovuti essere grigi come il telaio), sono anch’essi applicati a parte e non sono proprio il massimo: la forma dei piatti non è del tutto fedele al vero (appaiono troppo bassi) mentre i fusti sono troppo “magri” e privi della riproduzione della flangia di fissaggio al telaio della macchina: è un difetto comune ad altri modelli Lima di quel periodo (D445, E656…), in questo caso però non si riesce a capire per quale motivo non si siano utilizzati i respingenti già in produzione per le D445 di terza serie e per le versioni più recenti delle E633, i cui piatti hanno almeno una forma più realistica nonostante i fusti troppo sottili.

Sul tetto troviamo, oltre agli scaricatori di sovratensione e ai fischi, i due pantografi “tipo 52” di produzione Sommerfeldt, al loro debutto sui modelli Lima e all’epoca molto apprezzati. Mancano invece, inspiegabilmente, le trombe, al vero posizionate non più sopra le cabine ma alle estremità dello sfogatoio centrale, dietro i pantografi per recare meno disturbo ai macchinisti.

Dettaglio del frontale della E444R 116, art. 208313LP

I frontali possono essere allestiti sia in versione realistica, con gancio (di forma troppo semplificata) e accoppiatori pneumatici, gli stessi già visti sull’E646, troppo sottili, e del REC (maschio e femmina), oppure con gancio modellistico, allo scopo le carenature frontali, fissate con due piccole viti, sono intercambiabili e fornite sia complete sia con finestra per il passaggio del gancio.

Buona la finitura, con tonalità dei colori corrette, c’è però da sottolineare che la fascia frontale rossa con filetti grigi è posta circa 1 mm più in alto del dovuto, inoltre la nicchia che viene a trovarsi in corrispondenza di tale fascia (al vero predisposta per l’applicazione, mai avvenuta, degli accoppiatori a 13 poli per l’utilizzo in telecomando) non è rifinita in rosso ma si presenta nel sottostante colore grigio perla, con aspetto non realistico, fortunatamente si fa presto dipingerla nel corretto colore. Sulla suddetta fascia rossa sono presenti, anche se leggermente sottodimensionati, la scritta “E444R” e il logo FS “a losanga”, quest’ultimo correttamente su fondo rosso, come visibile sulle prime E444R, sulle successive invece avrebbe ricevuto il fondo bianco, probabilmente per renderlo più evidente.

Anche la marcatura frontale, come già sull’E444, è affetta da nanismo, nel senso che i caratteri sono troppo piccoli; al vero inizialmente erano in colore bianco avorio (che sul fondo grigio perla risultavano ben poco visibili), sul modello il loro colore tende un tantino al giallo, ma la cosa non disturba molto anche perché se fossero stati più sbiancati sarebbero risultati veramente invisibili.

Telaio, carrelli, parte meccanica, elettrica e motorizzazione sono gli stessi dell’E444, con i medesimi pregi e difetti: non ci dilunghiamo qui nella descrizione avendoli già trattati in un precedente articolo, a cui rimandiamo per ulteriori dettagli.

Il successo di questi modelli, in vendita a 177.000 lire, è decisamente buono e nel 1992 viene proposta una nuova versione, la E444R 074 (art. 208230LP), caratterizzata dalle insolite targhe laterali dipinte sulle fiancate in luogo di quelle metalliche (assenti in quanto questa unità prima della trasformazione era una E447) e dal logo FS frontale con fondo bianco. Viene consegnata in contemporanea alla E444 095 vista nel precedente articolo ed è anch’essa in serie limitata di 1000 pezzi.

E444R 074, art. 208230LP – foto da ebay

Nel 1994 arriva la E444R 079 (art. 208425LP), anch’essa con targhe fuori norma simili a quelle della 074, non si capisce però da dove sia scaturita tale riproduzione in quanto da fotografie di quell’epoca è possibile rilevare come la 079 avesse in opera le normali targhe metalliche.

E444R 079, art. 208425LP – foto da bahnwahn.de

Verso la metà degli anni ’90 qualcuno si accorge che le marcature frontali bianche, soprattutto in presenza di sporcizia (eventualità tutt’altro che rara) sono veramente invisibili e così si passa al rosso: anche il modello si adegua e nel 1995 arriva la E444R 058 (art. 208522) con caratteri rossi, che si giova di alcune migliorie: le vele delle ruote ricevono la riproduzione del sistema di trasmissione ad anello danzante e i pantografi Sommerfeldt lasciano il posto ai 52 prodotti dalla stessa Lima (gli stessi dell’E656), che però dovrebbero avere lo strisciante piatto e non centinato, dato che in quegli anni l’adozione dei nuovi striscianti era ormai stata completata su queste macchine. Per qualche misterioso motivo Lima si ostinerà a montare sempre pantografi con strisciante centinato, non rispondenti al vero.

E444R 058, art. 208522 – foto da ebay

Nel 1996 viene consegnata la E444R 105 (art. 208002) con marcature frontali bianche.

E444R 105, art. 208002 – foto da ebay

Nel 1997, a pochi mesi dal debutto del prototipo reale (fine 1996), viene prodotta la E444R 005 (art. 208598) in livrea XMPR, al vero penultima unità trasformata in E444R e prima del gruppo a ricevere il nuovo schema di coloritura poi denominato XMPR1 con i frontali verdi e che qui si presenta nella primissima configurazione, con le fasce inferiori verdi e blu invertite. Le prese d’aria a orecchio lato corridoio vengono invertite, presentando ora la parte smussata rivolta verso il centro della locomotiva, cosa che richiede una piccola modifica di stampo: d’ora in avanti tutte le nuove versioni avranno questa caratteristica e saranno ambientabili dalla metà degli anni ’90 in poi.

E444R 005, art. 208598 – foto da ebay

Nello stesso periodo viene realizzata anche la E444R 113 (art. 208002-1) in livrea rosso-grigio e con marcatura frontale rossa.

E444R 113, art. 208002-1 – foto da ebay

Nel 1998 arriva la E444R 106 (art. L208628) in livrea XMPR1 ma con le fasce inferiori verdi e blu in posizione normale (fascia inferiore verde e filetto superiore blu).

E444R 106, art. L208628 – foto da ebay

Nel 2000 è la volta della E444R 075 (art. L208674) in livrea XMPR2, al vero introdotta a partire dal 1999 allo scopo di rendere i frontali maggiormente visibili e meno pesanti esteticamente: tale schema di coloritura è quello ancora oggi in uso sulle E444R.

E444R 075, art. L208674 – foto da ebay

L’anno successivo, ormai in piena “gestione bresciana”, viene consegnata la E444R 068 (art. L208694), sempre in livrea XMPR2.

E444R 068, art. L208694 – foto da portobello-road.it

Diversamente dalla E444 non trasformata, la E444R non fa in tempo ad essere “promossa” al marchio Rivarossi, sebbene la 113 in quel periodo compaia nel set Rivarossi “EN Roma” (art. 0417) insieme a due carrozze UIC-X e a una letti MU mentre la 106 viene inserita nello in uno “start set digitale” a marchio Lima (art. L104502T) insieme a due carrozze MDVC, binari e centralina per il funzionamento in digitale (ovviamente la locomotiva è dotata di decoder).
Di lì a poco, come è noto, tutta la baracca sarà rilevata dal gruppo Hornby che, dopo aver provveduto a trasferire la produzione in Cina, riproporrà la E444R, questa volta sì con marchio Rivarossi.

Come curiosità, negli anni ’90 viene prodotta per la catena di supermercati svizzeri Jumbo una terrificante versione (semplificata) con la livrea delle locomotive Re460 SBB, destinata a essere inserita in confezioni iniziali con circuito di binari e trasformatore: non è la prima volta che Lima si cimenta in queste “prodezze”, ricordiamo ad esempio l’ETR450, anch’esso proposto in versione svizzera…

La terrificante versione SBB – foto da forum amiciscalan.com

E444R “Tartaruga” Rivarossi (ex Lima) – parte II