E636 Roco – parte IV: la “Camilla”

Tra la fine del 1992 e l’inizio del 1993 Roco mette in commercio il modello della E636 284 “Camilla”, esemplare unico con cabine ricostruite tipo E656. Sulla storia di questa locomotiva e del relativo soprannome si rimanda al sito e636.it.
Il modello sfrutta il telaio e la motorizzazione delle E636 normali, mentre le semicasse sono totalmente nuove nella parte riproducente le cabine di guida (i panconi frontali hanno misure corrette).
Inizialmente vengono consegnate due versioni riproducenti la macchina nello stato dei primi anni ’90 di cui una con assegnazione al deposito di Verona (art. 43613.1), che al vero l’ha avuta in dotazione dal 1990, subito dopo la trasformazione, e una con assegnazione al deposito di Bolzano (art. 43613), che l’ha ricevuta nell’estate del 1992.

Il primo modello della E636 284, art. 43613 - foto da ebay
Il primo modello della E636 284, art. 43613 – foto da ebay

La vistosa livrea in grigio chiaro con cabine rosse e fascia bassa scura è ben realizzata, sui frontali è presente una fascia in grigio chiaro recante al suo interno il logo FS “a losanga” in posizione decentrata. Sul tetto si trovano i due pantografi tipo 52 FS di produzione Sommerfeldt e i cavi AT di colore rosso, così come si presentavano sulla macchina vera appena uscita d’officina.
I carrelli non riproducono esattamente quelli della macchina vera: all’epoca infatti Roco produceva solo E636 di prima serie con carrelli dotati di boccole a strisciamento e non a rulli come sulle E636 di seconda e terza serie (tra cui appunto la 284), pertanto, non volendo modificare gli stampi per creare carrelli personalizzati solo per questo modello, ha preferito adottare qualcosa di “simile”, cioè carrelli che aveva già in produzione per le E646 001-005 ed E645 101-105, che si differenziano da quelli della E636 284 per la forma delle sabbiere.

Il modello, richiesto quasi a furor di popolo e la cui produzione è promossa da Gieffeci, importatore di Roco in Italia, riscuote un buon successo, vuoi per l’attraente colorazione, vuoi per la fama che la macchina vera aveva tra gli appassionati.

Verso la fine del 1998, al vero, la “Camilla” viene revisionata, ricevendo alcune modifiche alla colorazione: la parte bassa delle casse diventa blu anziché grigia mentre i frontali perdono la fascia in grigio chiaro e il logo “a losanga”, che viene rimpiazzato da quello XMPR. Roco produce questa nuova versione nel 2000 (art. 63626): livrea a parte, è pressoché identica alle precedenti. Per quanto riguarda i carrelli, su questo modello sembrerebbe essersi verificato lo stesso disguido avvenuto sulle E636 di seconda serie contemporanee: pur avendo in produzione i carrelli corretti, realizzati proprio per queste ultime, su alcuni lotti sono stati montati per errore i carrelli delle E645/646.  Assegnazione al deposito di Genova Rivarolo.

E636 284 con logo XMPR, art. 63626 - foto da ebay
E636 284 con logo XMPR, art. 63626 – foto da ebay

Nel 2007 arriva una nuova versione (art. 63854), riproducente la macchina nello stato in cui si trova dal 2003 in poi quando, a seguito di un’ulteriore revisione, ha ricevuto nuove modifiche alla coloritura: la parte bassa è tornata ad essere grigia mentre sui frontali sono state applicate fasce in grigio chiaro più sottili ma più larghe di quelle originarie, con incorporato il logo FS “a losanga” in posizione centrale. Sulle fiancate delle cabine lato macchinista inoltre sono stati apposti adesivi con l’iscrizione “E636 Camilla”. Il modello questa volta ha i carrelli corretti mentre i pantografi continuano ad essere i Sommerfeldt, con strisciante piatto anziché curvo, e purtroppo nella versione “peggiorata” che assume la forma “a V rovesciata” in posizione di riposo.

la E636 284 nel suo ultimo aspetto, art. 63854 - foto da modelliniferroviari-wiki.info
la E636 284 nel suo ultimo aspetto, art. 63854 – foto da modelliniferroviari-wiki.info

Nel 2012, infine, si ha un ritorno alle origini, infatti, dopo quasi 20 anni, viene nuovamente realizzata la versione riproducente la macchina nello stato del 1990 (art. 72659). I carrelli, chiaramente, sono quelli corretti e i vecchi e ormai inadeguati pantografi Sommerfeldt lasciano il posto ai nuovi e più fini 52 di produzione Roco.

E636 284 allo stato d'origine, art. 72659 - foto da ebay
E636 284 allo stato d’origine, art. 72659 – foto da ebay

Un cenno va alla corretta ambientazione sul plastico di questa macchina: al vero la E636 284, nel suo periodo di esercizio attivo (1990-2006), ha svolto prettamente servizio merci, circolando praticamente in tutta Italia (Sicilia esclusa, ma ci è arrivata vicino, infatti, ad esempio, è stata da noi vista in transito a Villa S. Giovanni in testa a un convoglio merci diretto verso Reggio Calabria nell’estate del 1994). Negli anni ’90, e in misura minore nei primissimi anni 2000, è stata impiegata anche in servizio viaggiatori, in modo analogo alle E636 “normali”, trainando per lo più treni locali/regionali formati solitamente da carrozze “tipo 1959” e UIC-X nelle livree grigio ardesia e rosso fegato-grigio beige e, per le sole X e dopo il 2000, anche XMPR. Non sono mancati, anche se più sporadici, accostamenti con carrozze MDVC, o compiti più insoliti, come la trazione dell’espresso periodico Napoli-Tirano tra Milano e Tirano, al traino di carrozze letti e cuccette (un fotografia è apparsa sul n. 190 della rivista “I Treni”) o di altri treni, anche internazionali. Nel 2006 la macchina è entrata a far parte del parco storico FS e come tale è stata di tanto in tanto impiegata con treni speciali composti, appunto, da vetture storiche, oppure per trasferimenti e invii di mezzi storici.

E636 Roco – parte I: prima serie “musi larghi”
E636 Roco – parte II: 2ª serie (e 1ª modificata)
E636 Roco – parte III: ancora 2ª serie
E636 Roco – parte V: ritorno alle origini