“Littorine” Breda Os.kar – parte II: ALDn 32, la Pulcinaia

Subito dopo quelle normali, Os.kar ha consegnato una delle versioni “fuoriserie” delle Littorine Breda: è la ALDn 32 2060 (art. 2053), una delle due unità (l’altra era la 2026), ex ALn 56, che nel 1968 vennero modificate con la creazione di un ampio vano bagagli, da adibire al trasporto di merci e collettame, interessante i primi tre moduli dell’ambiente viaggiatori, con conseguente riduzione dei posti a sedere, che da 56 passarono a 32; trasformazione esternamente ben visibile in quanto un finestrino su ciascuna fiancata venne sostituito da un portellone con saracinesca mentre i due adiacenti ricevettero grate di protezione.

foto da littorina.it

Le due ALDn 32, assegnate al deposito di Fabriano, fecero servizio fino alla fine degli anni ’70 prevalentemente sulle linee Fabriano-Pergola e Fano-Urbino; specialmente su quest’ultima tratta colpirono l’immaginazione dei ferrovieri i trasporti di pulcini vivi destinati con ogni probabilità ad aziende avicole della zona, tanto che le due automotrici furono soprannominate “Pulcinaie” e come tali sono entrate e vengono ricordate nella “mitologia ferroviaria”.

Dato l’esiguo numero di posti a sedere, le ALDn 32 viaggiavano spesso in coppia con un’ALn 56 ed essendo prive di comando multiplo necessitavano di un macchinista su ogni automotrice, oltre al restante personale di scorta. A questo punto verrebbe da chiedersi per quale motivo la scelta di attuare tale trasformazione non sia caduta su unità del gruppo ALn 556, che avrebbero potuto sfruttare il sistema di comando multiplo che le equipaggiava, ma si sa che dove finisce la logica inizia la ferrovia

foto da littorina.it

Il modello della ALDn 32 riveste un certo interesse in quanto mai preso in considerazione a suo tempo da Rivarossi, che probabilmente non riteneva conveniente intervenire in modo invasivo sugli stampi per riprodurre la conformazione di queste automotrici. Eppure le “Pulcinaie”, nonostante l’esiguità del gruppo e le possibilità di ambientazione decisamente ristrette, hanno sempre avuto un certo richiamo negli ambienti fermodellistici, tanto che negli anni se ne sono viste varie riproduzioni su base Rivarossi, eseguite da singoli modellisti o realizzate in piccola serie da produttori artigianali. Ricordiamo anche che al principio degli anni ’80, quindi in epoca antecedente all’uscita delle citate “Littorine” Rivarossi, la romana GT Modelli aveva proposto una serie di “Littorine” Breda tra cui anche le ALDn 32, chiaramente con le caratteristiche costruttive dell’epoca, ormai del tutto superate.

La ALDn 32 Os.kar, che si ambienta a metà degli anni ’70 coerentemente con le date di revisione riportate sulla cassa, riproduce adeguatamente le peculiarità del prototipo reale: esternamente spiccano, oltre alle saracinesche, i finestrini del vano bagagli dotati di grate, realizzate in metallo fotoinciso, che però sono state lasciate al naturale anziché essere dipinte in isabella come la cassa, mentre internamente sono stati eliminati i sedili e riprodotte le doghe del pavimento, più per esercizio di stile che per reali necessità estetiche, essendo invisibili dall’esterno.

foto da littorina.it

Per il resto le caratteristiche costruttive sono del tutto analoghe a quelle delle ALn 56 e 556, comprese le mancanze nella colorazione delle griglie sulle carenature in corrispondenza dei radiatori e, come detto prima, delle grate dei finestrini del bagagliaio, queste ultime non del tutto agevoli da ritoccare per il rischio di sporcare con il colore il retrostante trasparente del vetro. Si tratta a nostro avviso di mancanze non del tutto digeribili su modelli di questo livello e, soprattutto, di questo prezzo: la ALDn 32 infatti, prodotta ovviamente in serie limitata (dichiarati 499 esemplari), costa 40 euro in più rispetto alla ALn 56, cioè la bellezza di 290 euro meno 10 centesimi, prezzo allineato a quello delle produzioni artigianali e che sicuramente non ha scatenato la corsa all’acquisto dato che, al momento in cui scriviamo, risulta ancora disponibile presso diversi rivenditori.

foto da ebay

Ma non finisce qui, perché Os.kar ha annunciato che nel corso del 2023 dovrebbe essere prodotta (il condizionale è d’obbligo, specie per chi sta ancora aspettando l’Arlecchino, i carri VFaccs o le nuove edizioni delle D443 annunciate nel 2018), per la gioia del mercato collezionistico con capacità di spesa illimitate (o di quel poco che ne rimane, ancora non per molto…), anche la seconda ALDn 32, la 2026, magari – aggiungiamo noi – con il carico di pulcini nel bagagliaio e con il sonoro riproducente i pigolii: staremo a vedere…

“Littorine” Breda Os.kar – parte I: ALn 56 e 556 FS
“Littorine” Breda Os.kar – parte III: antinfortunistica