Dopo il successo delle ALn 556, che abbiamo analizzato nella prima parte, Rivarossi propone anche le ALn 56, al vero prive dei dispositivi per il comando multiplo, cosa che comporta alcune piccole differenze nei frontali (mancanza degli accoppiatori): nel 1988 vengono consegnate le ALn 56 2059 (art. 1789, motorizzata) e 2039 (art. 2463, senza motore), ambientate nel periodo che va dagli anni ’50 ai ’70,
a cui si aggiungono le ALn 56 2011 (art. 1790, motorizzata) e 2034 (art. 2464, senza motore), ambientate negli anni ’30, primo periodo di esercizio, e caratterizzate dalla diversa conformazione dei respingenti e dalla mancanza del radiatore che acceca il primo finestrino a destra su ogni fiancata dietro la cabina (al vero tali elementi vennero modificati nel dopoguerra) oltre che dalla presenza dei fasci littori sulle testate.
Nel 1989 viene prodotta la ALn 56 2037 (art. 1791) nel particolare allestimento “Campagna antinfortunistica” al vero realizzato nel 1981 su questa unità per l’effettuazione di una propaganda itinerante dei mezzi di prevenzione degli infortuni sul lavoro. L’elaborata livrea è ben riprodotta, così come i pannelli informativi che oscurano i finestrini.
Nel 1993 vengono prodotte le ALn 56 2024 e 2033 (una sola è motorizzata), ambientate negli anni ’30 (art. 1798).
Sempre nel 1993 vengono consegnati i modelli delle ALb 56, versione con motore a benzina delle “Littorine” Breda, si tratta delle unità 205 e 208, vendute in confezione unica (art. 1795, una sola unità motorizzata) a cui si aggiunge la ALb 56 203 venduta singolarmente (art. 2546, senza motore), tutte ambientate negli anni ‘30: ne abbiamo parlato in un precedente articolo, al quale rimandiamo per ulteriori dettagli.
“Littorine” Breda Rivarossi – parte I: ALn 556 FS
“Littorine” Breda Rivarossi – parte III: private e curiosità
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