Microsoft Train Simulator

TrainSimulator

Pur non potendosi (ancora) annoverare nell’universo del retrogaming, Train Simulator è passato alla storia come uno dei primi simulatori ferroviari commerciali, se non il primo: prima di allora infatti programmi di questo tipo erano di concezione “artigianale”, realizzati da appassionati. Train Simulator è stato lanciato nel 2001, riscuotendo un grande successo.

Il suo maggiore punto di forza era la grafica 3D, che permetteva una visione realistica dell’ambiente, possibile sia dalla cabina di guida, sia dall’interno delle carrozze, sia dall’esterno. A fare da contraltare invece era la scarsa fedeltà nella riproduzione delle operazioni di guida, cosa che era stata criticata da quegli appassionati che, preferendo un maggiore realismo nella guida e nel comportamento della locomotiva (come ad esempio nel simulatore della E444), ritenevano Train Simulator un gioco più che un vero e proprio simulatore.

Insieme al programma venivano preinstallate 6 linee ferroviarie (due USA, due giapponesi e due europee) e un discreto quantitativo di rotabili di varie epoche che spaziava dalle locomotive (a vapore, Diesel ed elettriche) e automotrici ai carri e alle carrozze. Il sistema di linee e rotabili era comunque configurato in modo aperto: grazie a vari programmi di editing (sempre facenti parte del pacchetto Train Simulator) era possibile creare nuove linee o nuove composizioni, mentre i rotabili potevano essere modificati o creati ex novo ma con l’ausilio di programmi esterni. La cosa fu molto apprezzata, tanto che nel giro di pochi mesi nacquero miriadi di siti da dove potevano essere scaricati mezzi e scenari creati da numerosi appassionati. Si videro anche rotabili e linee di fantasia e si potevano far rivivere linee e mezzi ormai scomparsi. Anche in Italia il fenomeno ebbe un certo sviluppo, favorito dal fatto che in Train Simulator non erano presenti rotabili e scenari italiani. Vennero inoltre rese disponibili, sempre ad opera di appassionati, alcune “patch” che implementavano nuove funzionalità (elementi di binario inizialmente non previsti, come gli scambi inglesi, possibilità di apertura delle porte delle carrozze ecc.).

Come tutti i fenomeni di questo tipo, a un rapido sviluppo è seguita una fase di declino, anche perché sul mercato si sono affacciati negli anni nuovi simulatori sempre più perfezionati.