Simulatore E444 v.2

simE444v2

Quella di cui parliamo questa volta è la seconda versione del simulatore della E444 che, analogamente alle locomotive vere, nel 2000 è stato sottoposto a una profonda ristrutturazione e ora simula la guida della E444R. La principale innovazione introdotta è la visuale dalla cabina di guida, sebbene la grafica sia ancora molto semplificata, ma con i principali elementi della linea riprodotti: i binari (ovviamente), la linea aerea e i segnali, oltre a montagne e gallerie. Il banco di manovra è rappresentato anch’esso in maniera semplificata, con i principali strumenti (tachimetro, manometro, amperometro), spie e comandi (leva di trazione, comandi dell’indebolimento di campo dei motori e di impostazione della corrente, manipolatore del freno continuo). Sono riprodotti per quanto possibile anche gli effetti sonori: il fruscio del treno in corsa (che aumenta in galleria), gli scatti dei contattori e dei combinatori di indebolimento campo, il sibilo dell’aria compressa del freno, la tromba e il fischio. Sono poi state aggiunte nuove funzionalità, come l’impostazione del numero di carrozze oppure la possibilità di visualizzare i documenti di marcia (scheda treno e modulo dei rallentamenti in linea). Vengono inoltre visualizzati i punteggi relativi allo “stress viaggiatori” e allo “stress locomotiva”, che forniscono una valutazione sulle modalità di guida del macchinista virtuale: più è alto il punteggio, peggiore è stata la conduzione del treno. Come nella precedente edizione, si può attivare la ripetizione dei segnali in cabina, inoltre vengono simulati guasti e malfunzionamenti della macchina se questa viene “maltrattata”.

La simulazione non è più legata alla sola linea Firenze-Bologna, ma sono preinstallate le tratte Prato-Vaiano, Firenze-Pisa e un paio di linee di fantasia, pensate per fare un po’ di “scuola guida”.

Naturalmente tanta ricchezza richiedeva un sistema con requisiti adatti: processore Pentium II a 250 MHz, 32 MB di RAM, schermo con risoluzione 800×600 pixel  a 65.536 colori e 12 MB di spazio su disco, sistema operativo Windows 95 o superiore. Oggi tutto ciò potrebbe far sorridere, ma nel 2000 un computer con tali caratteristiche era considerato un buon computer (chi scrive all’epoca possedeva ancora un vecchio 486 a 100 MHz, su cui il simulatore in qualche modo funzionava, seppure con la grafica che andava a scatti…).

Quasi in contemporanea inoltre l’autore aveva reso disponibile un apposito editor per la creazione di tracciati personalizzati, cosa che aveva aperto un nuovo universo in quanto vari appassionati avevano realizzato e reso disponibili in rete molte linee ferroviarie, riproducenti tratte reali oppure di fantasia.

Rispetto alla precedente versione, questa non era più gratuita, infatti era scaricabile liberamente solo in modalità “demo”, che permetteva il funzionamento per soli 3 minuti. Per ottenere la funzionalità completa  era invece necessario richiedere all’autore, a pagamento (30.000 lire), un codice di attivazione. L’editor era invece gratuito. Nonostante l’arrivo quasi contemporaneo di altri simulatori (Train Simulator, BVE), il programma ha avuto un certo successo, tanto che negli anni successivi sono stati realizzati aggiornamenti e nuove versioni.