Treno Azzurro, variazioni sul tema

Il Treno Azzurro, il famoso rapido Milano-Napoli che tra gli anni ’50 e ’60 sfoggiava una composizione di carrozze in livrea blu-celeste emergendo così dall’universo castano-isabella allora imperante nel parco FS, ha da sempre suscitato una grande attrattiva presso gli appassionati e presso le case costruttrici che fin dagli anni ’50 hanno proposto diversi modelli, come vedremo in parte di fantasia, in livrea blu-celeste. In questo articolo faremo una carrellata sulle diverse riproduzioni di mezzi nei colori del Treno Azzurro, dalle origini ai giorni nostri. Si tratta, ove non diversamente indicato, di modelli in scala H0 (1:87). Non staremo invece a disquisire sull’esattezza delle tonalità dei colori, argomento controverso e a lungo dibattuto (si veda ad esempio l’articolo su scalaenne).

La prima carrozza nei colori del Treno Azzurro è una “tipo 1946” e viene realizzata da Pocher già nel 1956 (art. 217), cioè negli stessi anni in cui tale livrea iniziava a vedersi al vero sulle carrozze di questo tipo destinate appunto al Treno Azzurro. Rimane in produzione fino al 1961.

Carrozza “tipo 1946” Pocher, art. 217 – foto da ebay

Poco dopo arriva Rivarossi che, in mancanza di modelli adatti, applica la livrea blu-celeste prima alla carrozza “tipo 1940” (art. V ABZ) e relativo bagagliaio (art. V DUz), in produzione dal 1959 al 1961,

Carrozza “tipo 1940” Rivarossi art. V ABZ – foto da ebay

e poi, nel 1966, alle carrozze degli anni ’30, vendute in una confezione (art. 2526) comprendente una prima classe “tipo 1937” serie Az 52.000, una seconda classe “tipo 1931” serie Bz 31.000 e un bagagliaio-postale “tipo 1934” serie DUz 95.000, oltre a una carrozza letti tipo P (questa nella sua normale livrea color acciaio inox).
Questi modelli sono dotati di illuminazione interna alimentata da batterie poste nel bagagliaio e di speciali ganci con contatti elettrici per permettere il passaggio della corrente da una carrozza all’altra.
Chiaramente si tratta di modelli di fantasia, dato che la colorazione blu-celeste non è mai stata applicata su queste tipologie di carrozze.

Confezione Rivarossi art. 2526 – foto da ebay

Nello stesso periodo entra in scena anche Lima, che nel 1963 applica i colori del Treno Azzurro sulle carrozze “tipo 1946” di propria produzione (art. 9102).

Carrozza “tipo 1946” Lima, art. 9102 – foto da ebay

Inspiegabilmente più tardive invece le locomotive (come è noto nei primi anni ’60 anche due E646, la 035 e la 037, erano state verniciate in blu-celeste mantenendo per qualche anno tale colorazione), infatti la prima E646 in livrea “Treno Azzurro” arriva solo nel 1986 ad opera di Rivarossi: si tratta della E646 035 (art. 1474), riverniciatura del vecchio modello in scala 1:80 risalente a 20 anni prima.

E646 035 Rivarossi (1:80), art. 1474 – foto da ebay

Con questa E646 possiamo considerare chiusa la trattazione dei modelli di vecchio tipo, dagli anni ’90 in poi infatti verranno proposti rotabili con nuovi standard costruttivi e con misure in scala 1:87 esatta.

L’anello di congiunzione, se vogliamo, è rappresentato dalla E646 037 Lima (art. 208005LP) prodotta nel 1991, che abbina la cassa del vecchio modello degli anni ’60, seppur rielaborata, a una nuova meccanica.

E646 037 Lima, art. 208005LP (foto da pagina Facebook “Lima trenini elettrici”)

Nel 1993 si apre ufficialmente il nuovo corso con la E646 035 Rivarossi (art. 1416), seguita l’anno successivo dalla 037 (art. 1420), quest’ultima riproposta nel 2007 dalla nuova gestione Hornby (art. HR2035).

E646 035 Rivarossi, art. 1416 – foto da ebay
E646 037 Rivarossi, art. 1420 – foto da ebay
E646 037 Rivarossi, art. HR2035 – foto da ebay

Oltre alle locomotive vengono prodotte anche le carrozze “tipo 1959” in blu-celeste, realizzate in varie versioni e anch’esse riprese dalla gestione Hornby: ce ne siamo già occupati, tuttavia ne riproponiamo anche qui alcune immagini.

Carrozza di 1ª classe “tipo 1959” Rivarossi, art. 3549 – foto da ebay
Carrozza mista di 1ª e 2ª classe “tipo 1959” Rivarossi, art. 3550 – foto da ebay
Carrozza di 2ª classe “tipo 1959” Rivarossi, art. 3552 – foto da ebay
Carrozza di 1ª classe “tipo 1959” Rivarossi, art. HR4023 – foto da ebay
Carrozza di 2ª classe “tipo 1959” Rivarossi, art. HR4022 – foto da minimondo2002.it
Carrozza di 2ª classe con posto ristoro “tipo 1959” Rivarossi, art. HR4098 – foto da minimondo2002.it
Carrozza di 2ª classe “tipo 1959” Rivarossi con logo “a televisore”, art. HR4222 – foto da ebay

Manca però il bagagliaio (al vero si trattava di un bagagliaio-postale “tipo 1946” serie DUz 93.100): negli anni ‘90 Rivarossi realizza un modello di fantasia, oltretutto fuori catalogo, semplicemente riverniciando il postale “tipo 1949”.

Postale “tipo 1949” Rivarossi – foto da trenomania.org

Il modello corretto del DUz 93.100 arriva qualche anno dopo, intorno al 2000, ad opera della casa artigianale Laser (successivamente confluita nell’orbita ACME): realizzato in resina non è malvagio in sé, se non fosse per la tendenza a incurvarsi verso il basso manifestata da alcuni esemplari, difetto peraltro comune anche ad altri rotabili di produzione Laser e non solo.

Bagagliaio DUz 93.100 “tipo 1946” Laser – foto da ebay

Nei primi anni 2000 però i tempi sono maturi per la realizzazione con tecnologie industriali (termoplastica stampata) delle carrozze “tipo 1946” ad opera di due produttori, ACME (prodotte negli stabilimenti Laser) e Os.kar, e naturalmente ne vengono previste anche le versioni “Treno Azzurro”.

Di Os.kar è nota solo una confezione (art. KOF05) comprendente le quattro carrozze Az 13.022, Az 13.029, Bz 33.627 e Bz 33.790.

Le carrozze “tipo 1946” della confezione Os.kar art. KOF05 – foto da modelracing.it

Più ricca invece la produzione ACME/Laser, che propone la Az 13.000 con due diverse numerazioni (Az 13.030, art. 50223, e Az 13.026, art. 50224), la Bz 33.000 sia in versione normale (Bz 33.546, art. 50212) sia in versione con comparto ristoro (Bz 33.702, art. 50216), una confezione comprendente la Az 13.035 e le Bz 33.680 e 33.685 (prodotta in due tornate diverse rispettivamente come art. 50219 e 16219) e il bagagliaio DUz 93.101 (art. 50242).

Carrozza ACME Bz 33.702 “tipo 1946” con comparto ristoro, art. 50216 – foto da ebay
Confezione ACME art. 16219 – foto da ebay
Bagagliaio DUz 93.101 “tipo 1946” ACME, art. 50242 – foto da ebay

Oltre alle “tipo 1946” ACME realizza nel 2006 la Bz 45.002 (art. 50116), una delle poche “tipo 1957” ad aver ricevuto al vero la colorazione blu-celeste.

Bz 45.002 “tipo 1957” ACME, art. 50116 – foto da ebay

Infine Roco nel 2013 produce la E645 040 (art. 72660), unità che al vero aveva ricevuto nel 2002 la livrea blu-celeste ad opera della famosa associazione di Milano Smistamento per rievocare i fasti del Treno Azzurro, sebbene storicamente tale colorazione sia stata adottata sulle sole E646 prima citate.

E645 040 Roco, art. 72660 – foto da ebay

Per completezza citiamo anche le carrozze Az 13.000, Bz 33.000 e il bagagliaio DUz 93.100 in ottone realizzate da ATRF,

Bz 33.000 “tipo 1946” ATRF – foto da atrf.it
DUz 93.100 “tipo 1946” ATRF – foto da atrf.it

le carrozze Tibidabo in scala N (1:160), prodotte verso la fine degli anni ’60, che sono la miniaturizzazione delle analoghe Rivarossi degli anni ’30 e su cui dunque la livrea “Treno Azzurro” è incoerente,

Carrozza Az 52.000 di 1ª classe Tibidabo – foto da ebay
Bagagliaio DUz 95.000 Tibidabo – foto da ebay

e diversi modelli artigianali in scala N di cui si parla su scalaenne. Non è da escludere, anzi è molto probabile, che esistano altre riproduzioni artigianali di rotabili in livrea Treno Azzurro in varie scale, che al momento ci sono sfuggiti.