Un carro tutto verde

Come abbiamo detto più di una volta, le case fermodellistiche hanno una certa predilezione per prototipi ed esemplari unici o particolari, specie quando questi possono essere derivati dalla normale produzione di serie con piccole modifiche o, meglio ancora, con semplici ricoloriture. È il caso del carro di cui parliamo in questo articolo, del quale Roco ha recentemente consegnato la riproduzione in scala H0 (art. 76457).

Foto da trenietreni.it

Si tratta al vero di un normalissimo carro a pareti scorrevoli a due assi serie Hbbillns, il 21 83 245 9 256-5, costruito per le FS negli anni ’90 e oggi operativo nel parco Mercitalia Rail, società del gruppo FS che, come noto, cura i servizi merci, istituita nel 2017. Il carro in sé non avrebbe nulla di strano, se non fosse che sul finire del 2019, in sede di revisione, è stato riverniciato integralmente in verde. Ricordiamo che nella seconda metà degli anni ’90 i carri di questa serie di nuova costruzione ricevevano la coloritura verde (il Pantone 329c della livrea XMPR) del telaio e delle pareti di testa, in luogo del rosso vagone, conservando però le pareti in alluminio al naturale (successivamente dipinte in grigio chiaro); all’epoca infatti, in pieno furore XMPR, sembrava che anche sui carri la nuova coloritura avrebbe rimpiazzato il tradizionale rosso vagone tuttavia, dopo un entusiasmo iniziale, la cosa è andata scemando, limitandosi appunto a carri di nuova costruzione o che subivano modifiche e ristrutturazioni più o meno importanti, mentre gli altri hanno continuato a mantenere il rosso vagone e così sono rimasti.

Carro Hbbillns 21 83 245 7 554-5 (30/06/2015)

Il carro Hbbillns 21 83 245 9 256-5 Mercitalia introduce come novità la colorazione verde estesa alle pareti scorrevoli e ha fatto pensare che la società, probabilmente nell’ottica di un rinnovamento di immagine, intendesse ridipingere in tal modo tutti i suoi carri, o almeno quelli più moderni, per uniformità con gli esemplari di nuova immissione in servizio. Così però non è stato, almeno fino ad oggi, e i carri Mercitalia continuano a mantenere non solo i vecchi schemi ereditati da FS-Trenitalia, rosso vagone compreso, ma addirittura, in molti casi, i precedenti loghi FS “a losanga” e “a televisore”, quest’ultimo ancora visibile su qualche raro Shimmns e Gabs (questi ultimi almeno finché erano in servizio).

Il carro 21 83 245 9 256-5 al vero, appena revisionato (11/11/2019)

Il nostro Hbbillns è così rimasto un esemplare unico e, anonimamente confuso tra i confratelli in livrea normale, continua ancora oggi a circolare, purtroppo in pessime condizioni estetiche in quanto deturpato dai soliti graffiti, fastidiosissimo fenomeno che imperversa da oltre un trentennio ma che, a quanto è sotto gli occhi di tutti, non si ha alcuna intenzione di eradicare seriamente in quanto evidentemente va ad alimentare, ovviamente a spese pubbliche, interessi di parte (produttori di vernici in bomboletta, ditte che effettuano pulizie, riverniciature e pellicolature e così via).

Ecco come è ridotto attualmente il carro 21 83 245 9 256-5 (22/3/2021)

Il carro Roco, ovviamente, a livello tecnico non ha niente di particolare, ed è, come al vero, null’altro che la ricoloritura del modello in produzione da una trentina d’anni. Gli stampi sono conformi alla versione tedesca, con alcune piccole differenze di dettaglio rispetto a quella italiana che comunque passano pressoché inosservate alla normale distanza di osservazione, soprattutto quando il modello circola su un plastico. Quella più macroscopica è la presenza dei volantini del freno di stazionamento, assenti sul prototipo reale, che possono essere facilmente smontati, stuccandone i relativi fori di innesto. La decorazione è ben eseguita, il verde presenta una tonalità fedele al vero e le varie iscrizioni appaiono realistiche nella forma e nelle dimensioni, compreso il piccolissimo logo FS-Mercitalia Rail. Apprezzabile il fatto che alcuni dettagli sul telaio e sulle testate (ganci di ormeggio sulle navi traghetto e maniglie varie) siano ritoccati in giallo o in rosso, le molle a balestra della sospensione primaria sarebbero però dovute essere nere, ad ogni modo è facilissimo ridipingerle. Chi volesse potrà poi divertirsi a sporcare il modello, dato che al vero l’aspetto “nuovo” e brillante resiste solo per poco tempo.

Foto da trenietreni.it

Si tratta in definitiva di un ottimo modello da plastico, robusto e con un buon livello di dettaglio, e anche il prezzo, di poco superiore ai 30 euro, è, per gli standard odierni, abbastanza contenuto tuttavia, considerando che gli stampi risalgono a una trentina di anni fa e quindi sono stati – si suppone – ampiamente ammortizzati dato l’elevato numero di versioni (non solo italiane) prodotte nel tempo, qualcosa in meno lo si sarebbe potuto anche fare (ah già, la “crisi”… è dal 1992 che sentiamo parlare di “crisi”, siamo sempre in crisi…)

Per quanto riguarda l’ambientazione è presto detto, le prime apparizioni di questo carro sono documentate a partire da novembre 2019, quindi va accostato solo a rotabili di epoca attuale e per la trazione vanno utilizzate locomotive moderne, dalla E652 in poi (ovviamente in livrea XMPR con loghi Mercitalia oppure nella nuova coloritura). L’abbinamento ad E655 ed E656 è invece molto al limite, dato che a fine 2019 queste macchine erano state ormai distolte dai servizi merci e le poche unità residue erano utilizzate per lo più come riserva o “tappabuchi”.

Come detto prima, al vero è un esemplare unico, pertanto in un convoglio ne deve essere presente uno ed uno solo. Al vero, a quanto abbiamo avuto modo di vedere, è di norma utilizzato all’interno di composizioni omogenee di carri a pareti scorrevoli, anche di differente modello (tipico impiego è quello dei “treni dell’acqua” per il trasporto dell’acqua minerale Levissima da Tirano verso la Puglia e la Sicilia), tuttavia nulla vieta di abbinarlo anche a carri di diverso tipo (pianali, a sponde alte ecc.), sebbene negli ultimi anni i treni merci misti siano diventati una rarità o quasi.

Ecco un filmato in cui è visibile il carro all’opera, in quartultima posizione (minuto 1:35), purtroppo devastato dai graffiti.