Un giro a Novegro

Quest’anno, dopo ben 12 anni di assenza e a 25 anni dalla nostra “prima volta” (era il lontano 1993), siamo tornati visitare l’Hobby Model Expo di Novegro, una delle fiere modellistiche più importanti in Italia, o almeno ritenuta tale fino a un recente passato. Abbiamo scelto di andarci il venerdì (28/9), giornata solitamente più tranquilla, per poter girare con calma tra gli stand evitando la calca del sabato e della domenica, e in effetti, giunti sul posto poco dopo le 14, non abbiamo trovato nessuno in coda alla biglietteria e all’interno dei padiglioni l’affollamento era abbastanza contenuto. Il costo del biglietto a nostro parere è esagerato, andando oltre la soglia psicologica dei 10 euro: per un adulto di sesso maschile, senza nessuna “attenuante” (leggi “riduzione”) ben 12 euro, che scendevano a 10 euro per le donne, bella pensata davvero, dato che il pubblico di questa manifestazione è prevalentemente maschile…

Entrando nel padiglione principale, dopo tanti anni di assenza, la prima sensazione è che il tutto sia un po’ sottotono rispetto al passato, sensazione che sarà confermata a fine giornata. Se il modellismo ferroviario a Novegro ha fatto sempre la parte del leone, ci sembra che lo squilibrio sia ulteriormente aumentato rispetto a 15-20 anni fa: auto, navi, aerei e modellismo militare, pur essendo presenti, ci sono parsi relegati al ruolo di Cenerentola.

E anche nel settore ferroviario, rispetto a un passato fin troppo ricco di novità, tra i grandi produttori industriali c’è calma piatta: uniche eccezioni di rilievo, almeno per chi segue lo stile italiano in scala H0 (1:87), l’annuncio della D145 da parte di Piko, già in avanzata fase di progettazione e prevista in consegna nei primi mesi del prossimo anno, e i convogli di elettromotrici ALe642 Os.kar, già in vendita da qualche settimana (contiamo di riparlarne a tempo debito), sempre in attesa delle ALe540, delle quali era comunque esposto il solito campione che vediamo da oltre 4 anni…

Per il resto nulla di particolarmente eclatante, per lo più ricoloriture e nuove numerazioni (a volte con qualche minima modifica di stampo) di mezzi già in commercio da anni o modelli annunciati già da tempo che finalmente vedono la luce.
Presenti, oltre ai grandi produttori, anche diversi negozi, che vendevano materiale nuovo e usato a “prezzo speciale fiera”, peccato però che in qualche caso i prezzi speciali fossero sensibilmente più elevati di quelli normali…

Buona l’idea, già collaudata da qualche anno, di riservare il padiglione principale C (con le due “ali” A e B) essenzialmente ai produttori e ai negozi e di concentrare i plastici nell’adiacente padiglione B dove sono senz’altro più godibili, soprattutto quelli di maggiori dimensioni, ciononostante anche nel padiglione C era possibile trovare qua e là qualche plastichetto o diorama.
Oltre alle canoniche scale H0 (1:87) e N (1:160) c’erano anche tracciati in scala TT (1:120) e nelle più grandi I (1:32) e IIm (1:22,5).
Purtroppo dobbiamo sempre lamentare (e deprecare) il fenomeno dei convogli incoerenti di cui abbiamo già avuto modo di dire

All’esterno, come di consueto, era attivo il circuito con modelli in grande scala di locomotive non solo a vapore ma anche Diesel ed elettriche, ed erano esposti diversi mezzi reali (camion, autobus e un automotore da manovra 209 restaurato dal gruppo di Milano Smistamento).

Diversamente dal solito, non mettiamo immagini a complemento dell’articolo, dato che foto, video e reportage più completi possono essere facilmente reperiti in rete sui vari blog, forum, su Youtube e, a fiera conclusa, sulle riviste specializzate.
Ecco alcuni link:
Ferrovie.info
Ferrovie.info – video
Forum Duegi (liberamente consultabile)