Nella prima parte dell’articolo si è detto che lo stampo delle UIC-X Lima riproduce le carrozze delle ferrovie tedesche (DB): parallelamente alle versioni FS infatti sono presenti in catalogo anche quelle DB, delle quali però non si sentiva la mancanza dato che carrozze di questo tipo venivano già realizzate in tutte le “salse” da diverse grandi case fermodellistiche tedesche e non solo.
Lima consegna nel 1990 quattro versioni: una di prima classe in livrea d’origine blu (art. 309172K), una di seconda classe in livrea d’origine verde (art. 309178K),
una di prima e una di seconda classe in livrea blu oceano-beige (rispettivamente art. 309173K e 309179K). Su queste ultime i gradini riproducono quelli di tipo più moderno, con l’ultimo ribaltabile, inoltre nella colorazione, per qualche strano motivo, la fascia blu oceano è troppo bassa (al vero arrivava al bordo inferiore dei finestrini), cosa che crea una predominanza della tinta beige falsando un po’ l’aspetto della carrozza.
Sfruttando sempre gli stessi stampi Lima pensa di ricavare qualcosa di più “esotico”, producendo nel 1992-93 varie vetture UIC-X delle ferrovie spagnole (RENFE), con il patrocinio del proprio importatore spagnolo Electrotren: una prima e una seconda classe serie 8000 in livrea marrone-beige (art. 309598K e 309599K),
una prima e una seconda classe serie 12000 in livrea blu-bianco (art. 309627K e 309628K),
infine una seconda classe serie 16200 in livrea “regionale” bianca con fasce rosse, realizzata con due diversi numeri di servizio (art. 309612K e 309612KS).
Si tratta di modelli di fantasia o quasi in quanto al vero le UIC-X spagnole erano differenti dalle corrispondenti tedesche per parecchi particolari, e sono rimasti in produzione per pochi anni.
Ma non finisce qui perché nello stesso periodo, e sempre utilizzando la stessa base, vengono realizzate alcune carrozze delle ferrovie danesi (DSB): innanzitutto una carrozza a cuccette (art. 309316K), in livrea blu-rosso. Anche questo modello non è pienamente corrispondente al prototipo reale in quanto le carrozze vere, pur di tipo X, appartenevano a una serie precedente, che si differenziava per vali elementi tra cui le porte, a battente unico, e i finestrini di larghezza ridotta.
Piccolo mistero: per il modello viene utilizzato lo stampo della carrozza di seconda classe (12 scompartimenti), e in questa configurazione è illustrato sul catalogo, ma si trovano anche modelli che utilizzano lo stampo della carrozza di prima classe (10 scompartimenti). Queste carrozze comunque durano poco, perché già nel 1994/95 vengono sostituite da nuovi modelli con lunghezza in scala esatta (1:87), ben fatti e con tutti i particolari a posto.
Infine vengono realizzate due carrozze DSB di seconda classe, di cui una tipo BK con “scompartimento di servizio” (ristoro?), in livrea rossa, per le quali viene modificato lo stampo del tetto, che ora si presenta con una serie di nervature longitudinali e con le estremità più squadrate. Anche questi sono modelli quasi di fantasia, infatti le carrozze reali che intendono riprodurre non sono di tipo X ma di tipo Y, che si differenziano per vari elementi come la spaziatura dei finestrini. Inoltre la loro minore lunghezza al vero (24,5 m contro i 26,4 delle X) fa sì che i modelli abbiano una lunghezza in scala 1:93 circa.
Le carrozze fino al 1994/95 sono presenti in catalogo come art. 309312K (seconda classe) e 309313K (seconda classe BK), nel 1995/96 invece vengono presentate come “novità” e con diversi codici articolo (rispettivamente 309440K e 309441K), sebbene apparentemente identiche alle precedenti.
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