Nel 1975 Lima mette in catalogo i modelli in scala H0 delle allora nuove carrozze a 2 piani delle ferrovie francesi (SNCF), sia in versione intermedia sia in versione pilota (con cabina di guida), rispettivamente art. 9231 e 9230 (dal 1978 309231 e 309230).
Sono modelli piuttosto spartani, chiaramente destinati al mercato del giocattolo, come del resto lo era la produzione Lima dell’epoca, e con tutte le caratteristiche tipiche come la lunghezza ridotta in scala 1:93 circa o i vetri non a filo cassa (con cornici incorporate nello stampo della cassa stessa). L’arredamento interno è riprodotto, pur se in modo semplificato, sia al piano inferiore che a quello superiore, con le relative scale d’accesso.
Le due carrozze, nell’originaria livrea SNCF arancio-grigio, sono vendute anche in confezioni “start set” con una locomotiva BB15000 e due carrozze (art. 103400S14) o con una locomotiva BB 17000 e tre carrozze (art. 102104).
Rimangono in produzione fino al principio degli anni ’80, quando Lima decide di realizzare la versione FS, che al vero entrava in servizio in quegli anni. Le due carrozze FS compaiono così in catalogo nel 1982: art. 309228 l’intermedia e 309229 la pilota. Se la carrozza intermedia ha potuto essere riutilizzata così com’era, la pilota ha invece subito alcune modifiche rispetto alla primitiva versione francese: sono stati aperti tutti i finestrini del piano inferiore (su quella SNCF alcuni erano accecati), è stata eliminata la porta di accesso sul lato sinistro della cabina, sostituita da un finestrino, ed è stata modificata la fanaleria frontale.
Invariate le altre caratteristiche, non pienamente corrispondenti ai prototipi FS: la curvatura del tetto che sulle carrozze FS al vero si presenta più accentuata rispetto alle “cugine” francesi (e al modello) per questioni di sagoma limite, i coperchi delle vasche dell’acqua sul tetto, il vetro delle porte di intercomunicazione di forma circolare.
La livrea è quella “navetta” beige-arancio-viola in uso in quegli anni, con logo FS “a televisore” e parte superiore del tetto grigia, come visibile al vero sulle carrozze di prima fornitura (su quelle successive sarebbe stato verniciato in beige come il resto della cassa).
I carrelli adottati inizialmente, riproducenti i Fiat F75, non sono del tutto conformi al prototipo, inoltre le loro fiancate, nelle curve particolarmente strette (360 mm di raggio) vanno a interferire con le fiancate della cassa: il rimedio è comunque semplice, infatti basta smussare leggermente i carrelli agli angoli. Successivamente, nella seconda metà degli anni ’80, vengono adottati carrelli con fiancate già smussate (e con gancio a occhiello di dimensioni ridotte) ma riproducenti una tipologia francese che non ha alcuna corrispondenza sulle carrozze FS: poco male, dato che i carrelli sono poco visibili perchè in buona parte nascosti dalla cassa. Le due carrozze rimangono in catalogo invariate (carrelli a parte) fino al 1998.
Tra il 1983 e il 1987 vengono vendute anche in confezione con una locomotiva E646 (art. 149804).
Per qualche strano motivo Lima non ha mai pensato di adottare la livrea con tetto beige e logo “a losanga”, nè di apportare miglioramenti come vetri a filo, timoni di allontanamento e quant’altro (come fatto sulle UIC-X): la cosa sarebbe stata sicuramente gradita dato che per quasi un quarto di secolo questi modelli hanno rappresentato l’unica riproduzione delle “due piani” FS.
Nel 1993 vengono realizzate le versioni delle Ferrovie Nord Milano (FNM): la pilota, marcata EA 850-02 (art. 309660), riceve la livrea d’origine, pressoché identica a quella francese, sull’intermedia (art. 309661), marcata EB 950-29, invece si adotta la nuova colorazione bianco-verde al vero introdotta nel 1992.
Queste due carrozze restano in catalogo almeno fino al 1998, rimanendo però sempre orfane di una locomotiva, infatti nessun produttore (a parte qualche artigiano) ha mai realizzato modelli di locomotive o elettromotrici FNM con cui poterle abbinare.
Nel 1999 le “due piani” FS ricevono la nuova livrea XMPR: sia l’intermedia che la pilota (rispettivamente art. 309500 e 309501) continuano però a mantenere il tetto grigio scuro, sebbene al vero le carrozze con questa particolare colorazione fossero pochissime.
Dopo l’acquisizione di Lima da parte di Hornby e il trasferimento della produzione in Cina (2003-2004) la nuova gestione ha riproposto le “due piani”, ma solo in livrea XMPR con tetto correttamente bianco e con loghi FS-Trenitalia, ambientabili quindi dal 2001 in poi. Le carrozze sono state messe in vendita a più riprese sia all’interno di vari “start set” (art. HL1018 con locomotiva E424 309 e HL1033 con locomotiva E444 001 in livrea giallo rosso di fantasia) sia singolarmente, con codici articolo diversi: inizialmente art. HL4006 la pilota e HL4007 l’intermedia, poi HL4102 la pilota e HL4103 l’intermedia, apparentemente identiche alle precedenti.
Sono esplicitamente vendute come giocattoli e la finitura è molto semplificata, ad esempio il frontale della pilota è interamente verde e privo di ritocchi di colore e del logo FS.
Le ultime produzioni, vendute non più nelle classiche confezioni in polistirolo e cartoncino, ma in (tristissimi) blister (art. 4300 la pilota, 4301 l’intermedia) sono state ulteriormente semplificate e prive anche delle scritte di servizio.
Come curiosità, le carrozze a 2 piani Lima sono state prodotte anche in un’inedita nonché improbabile versione nei colori delle ferrovie tedesche (DB): sono state realizzate la pilota e due intermedie, una di prima e una di seconda classe, facenti parte di qualche start-set (art. 131012) databile alla fine degli anni ’90 e probabilmente in vendita sul solo mercato tedesco. Sono chiaramente modelli del tutto di fantasia dato che al vero in Germania circolano carrozze a 2 piani di foggia differente.
Infine, in rete è stata reperita questa immagine di una carrozza SNCF con logo “FNM Trasporti”, sulla quale non siamo in grado di fornire notizie precise: premesso che in catalogo tale versione non è contemplata, e a meno che non si tratti di un’elaborazione di qualche modellista, non è da escludere che la stessa Lima possa averla prodotta, in un numero limitato di esemplari, su commissione delle FNM o di qualche negozio di modellismo (del resto la Casa non era nuova a queste cose, vedi la ristorante Italy Express), oppure che un negozio di modellismo l’abbia realizzata in piccola serie su base Lima. Il modello è databile grossomodo alla metà degli anni ’80.
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