La E424 è probabilmente una delle macchine FS che ha avuto il maggior numero di riproduzioni sin dagli anni ’40, cioè da quando le vere locomotive stavano entrando in servizio. Oltre alle case più famose (Märklin, Rivarossi, Lima e, in tempi più recenti, le nuove realizzazioni di Hornby-Rivarossi e ACME), i cui modelli sono conosciuti da tutti e hanno avuto ampia diffusione, nel tempo anche altri produttori industriali o artigianali meno noti (almeno in Italia) hanno realizzato riproduzioni dell’E424, più o meno fedeli e realistiche. Proprio di queste ci occuperemo in quest’articolo, cercando di fare una panoramica, non necessariamente esaustiva, sulle varie riproduzioni “minori” dell’E424.
Conti
Questo modello, in produzione già dal 1947, è forse il più famoso dei meno famosi: la scala di riproduzione abbondante rispetto all’H0 (1:87) e la realizzazione interamente metallica, grossolana ma robusta, sono del tutto in linea con i canoni dell’epoca e con la filosofia della casa, che produceva treni per il mercato del giocattolo. La E424 Conti è oggi molto apprezzata e ricercata in ambito collezionistico.
Ulteriori informazioni e foto su:
http://www.rivarossi-memory.it/Altre_Marche/Conti/Conti.htm
http://www.cuccioloazzurro.com/mondo-conti/
Biaggi (GEM)
Questo produttore realizzava artigianalmente negli anni ’50, con marchio GEM, un modello di E424 approssimativamente in scala 0 (1:45), di fattura semplificata come tipico dell’epoca, oggi molto raro e di grande valore collezionistico.
FAGE
Poco o nulla si sa di questa azienda milanese che negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale aveva avviato una produzione di modelli ferroviari in scala 0, tra cui figuravano l’E636 e, appunto, l’E424. Realizzati in lamierino e alimentati in corrente alternata (20 V) tramite terza rotaia centrale, sono oggi pressochè introvabili.
Ulteriori informazioni e foto su:
http://www.ferramatori.it/forum/viewtopic.php?f=53&t=4523
FEM
Questa ditta, ormai quasi del tutto sconosciuta, produceva verso la fine degli anni ’40 un circuito ferroviario in scala “000” (1:172) su cui circolava una locomotiva ispirata all’E424.
Ulteriori informazioni e foto su:
http://www.clamfer.it/03_Modellismo/FEM_000/FEM_000.htm
http://www.rivarossi-memory.it/Altre_Marche/FEM/FEM.htm
Bral
Altro modello anni ’50, in metallo e molto semplificato, tanto da avere un rodiggio a soli 2 assi anziché a carrelli, e chiaramente destinato al mercato del giocattolo, è approssimativamente in scala 0 (1:45). La cassa più che alle E424 FS sembrerebbe ispirata alle E610 FNM, simili ma differenti per vari dettagli (primo tra tutti la mancanza del comparto bagagli con saracinesche esterne). Come la E424 Conti, anche questa è molto ricercata dai collezionisti.
Ulteriori informazioni e foto su:
http://www.rivarossi-memory.it/Altre_Marche/Bral/Bral.htm
Favero
Questa casa, ormai scomparsa da decenni, negli anni ’60 realizzava modelli in scala H0 in plastica di mediocre qualità destinati al mercato del giocattolo e che ricalcavano modelli prodotti dalle ditte più famose (Rivarossi, Pocher, Lima), tanto che all’epoca pare vi fosse stato un contenzioso con Rivarossi che accusava Favero di aver “copiato” la propria E428. Anche la E424 Favero ricorda abbastanza la E424 Rivarossi serie rr, rispetto alla quale si presenta ulteriormente semplificata e soprattutto accorciata, con un aspetto alquanto tozzo. Sul mercato collezionistico questo modello non sembra avere un grande valore.
Ulteriori informazioni e foto su:
http://www.cuccioloazzurro.com/favero/
http://www.rivarossi-memory.it/Altre_Marche/Favero/Favero.htm
Kleinbahn
La E424 in scala H0 prodotta negli anni ’60 dalla casa austriaca Kleinbahn, poco nota in Italia, è realizzata in plastica e, come quella Favero, sembra anch’essa ispirata alla E424 Rivarossi serie rr, della quale ricalca lo schema di coloritura fuori ordinanza con tetto grigio e sfogatoi rossi. Di minore pregio a livello di qualità riproduttiva, può però vantare un buon funzionamento grazie alla presenza di due motori (collegati elettricamente con polarità invertite rispetto alla norma); non ha avuto grande diffusione, tuttavia negli anni ha acquisito un certo valore collezionistico.
Jouef
Verso il 1980 la casa francese Jouef, all’epoca non molto nota in Italia ma molto diffusa in Francia, dove si rivolgeva al mercato del giocattolo e del fermodellismo di fascia medio-bassa, ha prodotto una E424 in scala H0 sfruttando il telaio di una locomotiva francese, con un risultato che non può certo dirsi ben riuscito. Trattandosi, come già detto, di un modello di fascia bassa, anche oggi ha un valore modesto.
Bettiart
Nei primi anni ’80 la casa artigianale Bettiart ha prodotto un modello di E424 in scala H0 con cassa in resina realizzata clonando una E424 Lima opportunamente riadattata. Di discreta fattura, a parte il “piccolo” difetto che la resina nel tempo tende a sgretolarsi, riproduce un’inedita E424 prototipo (001-003) allo stato d’origine, cosa che potrebbe conferirle un certo valore se non fosse per il già citato problema della resina.
Kinder
Chi non ricorda le famose sorprese dell’altrettanto famoso ovetto di cioccolato? Ebbene, negli anni ’80, tra le altre innumerevoli cose, era possibile trovare anche un piccolo convoglio (approssimativamente in scala Z-1:220), in plastica verde, comprendente una locomotiva a 4 assi chiaramente ispirata all’E424 accompagnata da due carrozze a due assi che ricordano le “tipo 1921” FS.
Tecnotren
Questa casa artigianale verso il 1990 ha riprodotto in scala H0 la E424: si tratta di un modello di fascia alta per il mercato collezionistico, in serie limitata e tutto in metallo, sebbene con qualche caduta di stile (eccessiva altezza della cassa sui carrelli, forma del telaio sotto le cabine non corretta, pantografi 42 Sommerfeldt non raffinatissimi).
Brass Graviert Bronce
In rete è stata reperita una foto di una E424 003 in scala H0 realizzata in epoca recente dalla ditta “Brass Graviert Bronce”, sulla quale non abbiamo ulteriori dettagli: si tratta chiaramente di un modello artigianale in ottone (la cui fattura a dire il vero non sembrerebbe molto entusiasmante) con alcune parti di produzione industriale (pantografi di derivazione Lima), in tiratura limitatissima e naturalmente destinato al mercato collezionistico.
Lucchini
Propone un dettagliato modello di E424 in scala 0, di fattura artigianale e destinato al mercato collezionistico. Presentato non molti anni fa, dovrebbe essere ancora disponibile: ulteriori informazioni sul sito del produttore.
Del Prado
Nel 2004 circa l’editore Del Prado proponeva un’enciclopedia a tema ferroviario venduta in fascicoli a cui erano allegati modelli di locomotive; non poteva mancare la nostra E424, riprodotta in scala N (1:160) in versione “navetta” (E424 253) e non motorizzata.
Altri modelli in scala N
Negli anni diversi produttori, in massima parte artigianali, hanno realizzato vari modelli di E424 in scala N (1:160): per questi rimandiamo a https://scalaenne.wordpress.com/2012/08/04/e-424/
Modelli di provenienza varia/non identificati
Il sig. Renzo Bianchi ci segnala questo modello di E424, appartenente alla sua collezione, con dimensioni assimilabili alla scala I (1:32 – scartamento 45 mm). Si tratta quasi certamente di un’autocostruzione, databile agli anni ’50, con cassa in metallo e che sfrutta alcune parti di modelli in produzione all’epoca, opportunamente riadattate: i pantografi e le fiancate dei carrelli sono di probabile derivazione Elettren mentre ganci e respingenti sembrerebbero gli stessi della già citata FAGE. Il modello è azionato da un motore a 20 V in corrente alternata, anch’esso FAGE. L’alimentazione avviene tramite terza rotaia centrale.
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