E656/E655 Roco – parte II: l’invasione dei Caimani

Spinta dal successo riscosso e incalzata dalla concorrenza di ACME, tra il 2008 e il 2009 Roco produce ben 8 nuove versioni tra E656 ed E655, con varianti di livrea e di dettaglio: innanzitutto la E656 018 del deposito di Roma S. Lorenzo in livrea XMPR (art. 62563), ambientabile negli anni a cavallo del 2005.

E656 018, art. 62563 – foto da trenietreni.it

Abbiamo poi la E655 081, sempre in livrea XMPR, del deposito di La Spezia (art.62564), caratterizzata dal disegno Caimano sui fianchi delle cabine, disegno che su questa macchina intorno al 2007 era stato riproposto in una versione rivisitata, con il Caimano che tiene sottobraccio una fascia gialla con la scritta Cargo: secondo quanto riportato in “letteratura” pare che questa effigie dovesse essere applicata su tutte le E655, in realtà poi non se ne è fatto più nulla e la 081 è rimasta, sotto questo aspetto, un esemplare unico e come tale, oltre che da Roco, è stata riprodotta in parallelo anche da ACME, tanto per non smentire quel gusto per prototipi e unità particolari che caratterizza molti produttori.

E655 081, art. 62564 – foto da trenietreni.it

Troviamo quindi la E656 007 del deposito di Ancona (art. 62565) che, per alcune particolarità come le sabbiere su tutti gli assi e le iscrizioni di servizio di colore giallo sulle fiancate, si ambienta intorno alla metà degli anni ’80, è però erroneamente dotata di pantografi con strisciante piano anziché arcuato come d’uso all’epoca (é pur vero che le prime applicazioni degli striscianti piani sui pantografi 52 risalgono alla metà degli anni ’80, l’adozione massiccia però si è attuata nel 1992-93) e delle piccole antenne GSM sul tetto delle cabine, al vero introdotte a partire dalla metà degli anni ’90.

E656 007, art. 62565 – foto da ebay

In aggiunta viene consegnata la E656 001 (art. 62566) allo stato d’origine, che ha richiesto alcune piccole modifiche di stampo sulle testate per riprodurre il gocciolatoio che in origine girava tutt’attorno ai frontali e che negli anni ’80 sarebbe stato ridimensionando rimanendo solamente in corrispondenza della porta della cabina e del finestrino apribile lato macchinista (alcune unità tuttavia hanno conservato i gocciolatoi d’origine più a lungo, tra cui la 056 almeno fino al 1993 e la 304 almeno fino al 1999). Purtroppo ci si dimentica di eliminare l’antenna GSM dal tetto delle cabine, totalmente incoerente con l’epoca di ambientazione: si tratta di una costante che ritroveremo su tutti i modelli realizzati da qui in avanti.
I pantografi hanno correttamente lo strisciante curvo. Anche la coloritura è conforme ai primi tempi di servizio, infatti manca il figurino del Caimano sui fianchi delle cabine e la sottostante griglia è per metà blu e per metà grigia, seguendo lo schema della fiancata (in anni successivi su molte macchine sarebbe stata dipinta interamente in grigio).

E656 001, art. 62566 – foto da ebay

Circa in contemporanea viene proposta anche una seconda unità ambientata nei primi anni di servizio (fine ’70-inizio ’80), la E656 051 del deposito di Mestre (art. 62567), che presenta le stesse particolarità della 001.

E656 051, art. 62567 – foto da ebay

Naturalmente non può mancare la E656 023 (art. 62573) che, come noto, è stata la prima E656 ad entrare in servizio, nel 1975 (la 001 sarebbe arrivata solo l’anno seguente): troppo facile però proporla in configurazione ordinaria, infatti viene rivestita con la livrea rosso bordeaux-giallo sabbia dei Trans Europ Express che la macchina vera ha ricevuto a titolo sperimentale in sede di costruzione, mantenendola solo per pochissimo tempo, così come il fregio FS frontale con le alette. Sta di fatto che la 023 con tale coloritura non ha mai lasciato la fabbrica, infatti poco prima della consegna era stata ridipinta nell’usuale schema blu orientale-grigio perla, pertanto il modello, a rigore, può essere ambientato solamente in un plastico o diorama riproducente l’interno dello stabilimento del costruttore.

E656 023, art. 6257 3- foto da lokomodele.pl

Abbiamo poi la E656 010 del deposito di Milano Centrale (art. 62575) ambientabile nei primi anni ’90, con striscianti curvi sui pantografi ma già dotata di ammortizzatori antiserpeggio e climatizzatori e priva delle sabbiere sugli assi intermedi.

E656 010, art. 62575 – foto da trenietreni.it

Infine la E655 094 del deposito di Livorno (art. 65274) in livrea XMPR e con respingenti rettangolari, collocabile negli anni successivi al 2004 (la data di revisione riportata è il 22/10/2004).

E655 094, art. 62574 – foto da ebay

Come ci si poteva aspettare, l’ondata di E656 ed E655 prodotte in parallelo da Roco e da ACME satura il mercato tanto che, perso lo slancio iniziale, gli stampi vengono messi da parte e rispolverati solo diversi anni più tardi: di questo parleremo la prossima volta.

E656/E655 Roco – parte I: prime versioni
E656/E655 Roco – parte III: ultime battute