D141 1023 – Piko

Nuova versione per il modello della locomotiva Diesel FS da manovra D141 in scala H0 (1:87): Piko questa volta ha consegnato la riproduzione della D141 1023 del deposito di Savona (art. 52447, disponibile anche con decoder, art. 52448, con decoder e sonorizzazione, art. 55912, quest’ultima anche per sistema Märklin, art. 55913), ambientabile tra la seconda metà degli anni ’80 (la data di revisione riportata è il 1987) e il 1992 quando, in sede di revisione, vennero modificati i parapetti dei praticabili laterali e frontali con l’aggiunta del battipiede inferiore.

foto da emmemodels.it

La D141 1023 al vero, insieme alla 1029, era una macchina particolare: le due unità infatti nel 1980-81 vennero rimotorizzate con un nuovo e più potente propulsore Breda Isotta Fraschini ID 36 S12V da 700 CV (515 kW) in luogo dell’originario Fiat Daimler-Benz MB 820 B da 600 CV (440 kW). La cosa comportò anche alcune variazioni a livello estetico, tra cui la modifica della configurazione delle griglie poste sulla parte anteriore del cofano più lungo (le due laterali erano state soppresse e sostituite da sportelli di ispezione e piccole griglie in posizione più arretrata, quella superiore aveva assunto forma circolare) e della copertura dello scarico del motore sulla parete frontale della cabina, ora obliqua anziché dritta. Nonostante il miglioramento di prestazioni l’intervento non fu esteso ad altri esemplari sia per gli elevati costi sia perchè a breve sarebbero entrate in servizio le nuove D145. Le due D141 trasformate rimasero così senza seguito e, anonimamente confuse tra le consorelle normali, fecero servizio ancora a lungo: nel 2010 erano entrambe attive e sarebbero state accantonate intorno al 2015.

La vera D141 1023 negli ultimi anni di servizio (Cittadella, 25/9/2010)

Il modello Piko ha ricevuto tutte le modifiche ove necessario, notiamo però che le due piccole griglie sui fianchi del cofano lungo, ora stampate anziché in fotoincisione, appaiono un po’ piatte: per migliorarne il realismo sarà bene ritoccarle con un po’ di nero diluito in modo da evidenziarle e renderle più “profonde”.

Le fasce gialle antinfortunistiche si estendono sui fianchi dei cofani, conformemente a come appariva la macchina vera nell’epoca di ambientazione scelta, come confermato da documentazione fotografica, mentre in epoca successiva sarebbero state ridimensionate in maniera analoga al resto del Gruppo (si veda l’immagine qui sopra).
Per il resto la locomotiva si presenta del tutto analoga alle precedenti versioni, sia a livello di dettagli sia nella parte meccanica.

Anche i prezzi sono allineati a quelli, tutt’altro che popolari, delle precedenti edizioni: la versione “base” costa 235 euro meno 2 centesimi, che salgono a 276 euro meno 1 centesimo per quella con decoder (+17%) e balzano, ormai fuori controllo, a 370 euro meno un centesimo per quella sonorizzata (+57%) e a 380, sempre meno 1 centesimo, per quella sonorizzata e adatta al sistema Märklin (+62%).

D141 – Piko
D141 1003 – Piko
D141 1005 – Piko