E656/E655 Roco – parte III: ultime battute

Come anticipato nella puntata precedente, dopo la grande abbuffata di E656 ed E655 (ben 11 versioni consegnate nell’arco di un paio d’anni) dopo il 2009 Roco mette “in congelatore” il suo Caimano che da allora verrà riesumato solamente un paio di volte, peraltro con scarso entusiasmo dato il disinteresse per il mercato italiano dopo il termine del sodalizio con Gieffeci, storico importatore che negli anni aveva promosso la realizzazione di diversi modelli nostrani da parte della casa austriaca.

Il primo ritorno si ha nel 2016, quando viene prodotta la E655 047 in livrea XMPR con logo FS-Trenitalia verde-rosso (art. 72663), collocabile negli ultimi anni di servizio a partire dal 2011. Ad essere pignoli l’ambientazione non può andare oltre il 2013-2014, quando al vero è stata applicata la marcatura NEV a 12 cifre sulle fiancate.

E655 047, art. 72663 – foto da rail-modelling.com

Si tratta di un’unità particolare infatti, insieme alla 061 e alla 267, nel 2001 (quando non erano ancora state trasformate in E655), era stata attrezzata con le apparecchiature di sicurezza per la circolazione sulla rete slovena per poter effettuare servizi merci interoperabili tra Italia e, appunto, Slovenia; a quanto ne sappiamo, queste tre E656 (poi E655) non sono state sfruttate molto intensamente per questo impiego ma sono state molto più utilizzate in ambito nazionale, al pari delle rimanenti unità del Gruppo. Esternamente si distinguevano per la presenza di iscrizioni di servizio bilingui, in italiano e in sloveno, che sono state correttamente riprodotte sul modello.

Dopo ulteriori 7 anni di buio, una nuova versione vede la luce nel 2023: è la E656 072 del deposito di Torino Smistamento (art. 73162, disponibile anche con equipaggiamento DCC Sound, art. 73163). Si ambienta intorno alla metà degli anni ’80 ed è caratterizzata dall’assenza dei gocciolatoi frontali (che – ricordiamo – al vero venivano rimossi in quegli anni) e degli ammortizzatori antiserpeggio, dalle scritte di servizio gialle e dai pantografi con strisciante curvo. Sul tetto delle cabine continua ad esserci la piccola antenna GSM, assolutamente incoerente con l’epoca di ambientazione.

E656 072, art.73162 – foto da latelierdutrain.com

L’impianto elettrico è stato aggiornato con un’interfaccia per il decoder di tipo Plux ma con il poco diffuso connettore a 16 pin inoltre, per qualche strano motivo, i LED rossi per i fanali sono stati montati in posizione tale che ad accendersi di rosso sono i fanali principali e non i faretti supplementari al di sotto di essi: si tratta comunque di un problema aggirabile semplicemente disattivando i suddetti LED rossi dato che al vero i fanali rossi si utilizzano, e neppure sempre, solo quando la locomotiva viaggia isolata o in coda al treno, per quelle attrezzate per treni navetta (ma non è questo il caso).

Per il resto le caratteristiche del modello sono analoghe a quelle delle precedenti edizioni, sarebbe stato invece auspicabile qualche affinamento di dettaglio soprattutto nei frontali, specie per quei particolari come le cornici dei vetri e i tergicristalli che erano apparsi sin dall’inizio poco entusiasmanti.

Il prezzo, per quanto riguarda la versione analogica, si mantiene sempre su livelli elevati anche se risulta in proporzione inferiore rispetto a quello praticato nel 2007 ed è pari a 227 euro meno 10 centesimi. Fuori controllo invece quello della versione DCC Sound, che tocca i 352 euro meno 10 centesimi. Ciononostante pare si sia ottenuto un certo successo nelle vendite.

Per quanto detto all’inizio, riteniamo che, almeno a breve termine, difficilmente vedremo nuove versioni di E655 ed E656. Il tema si presterebbe ad ulteriori sviluppi, ad esempio Roco non ha mai preso in considerazione le unità assegnate alla Divisione Passeggeri nello stato di fine carriera, con i frontali modificati a seguito dell’installazione dell’impianto per il controllo delle porte delle carrozze con l’introduzione delle prese a 18 poli, dei corrimani e dei gradini ripiegabili sui respingenti. Ciò però richiederebbe qualche intervento sugli stampi che molto probabilmente la casa austriaca potrebbe non ritenere conveniente.

E656/E655 Roco – parte I: prime versioni
E656/E655 Roco – parte II: l’invasione dei Caimani