Nel 1989 Roco, su spinta dell’importatore Gieffeci, mette in produzione alcune automotrici e rimorchiate in scala H0 (1:87) appartenenti a ferrovie private italiane, le Ferrovie Reggiane (poi ACT Reggio Emilia) e le Ferrovie del Sud Est: una prima confezione (art. 43028) contenente la ALn 1205 e il rimorchio RP 2002 ACT e una seconda confezione (art. 43029) con l’AD 21 e il rimorchio R 222 FSE. Si trattava al vero di mezzi costruiti da Macchi su licenza riprendendo i classici “Schienenbus” tedeschi (VT-VS98), sebbene con varie differenze più o meno evidenti come la conformazione delle porte e dei finestrini o le chiodature sulla cassa (per maggiori informazioni si veda l’articolo su scalaenne)
I modelli invece sono una mera ricoloritura delle versioni tedesche che Roco aveva già in catalogo da qualche tempo, la cosa è comunque comprensibile dato che per ottenere una maggiore fedeltà al vero sarebbe stato necessario apportare varie modifiche di stampo, con relativi costi. A parte questo limite (non da poco…), le riproduzioni sono comunque ben fatte e la verniciatura è realizzata in modo accurato, con tonalità dei colori sostanzialmente corrette, da lamentare però l’assenza dei fregi del costruttore sulle testate. Apprezzabile la riproduzione degli interni, visibili attraverso i finestrini, con vetri a filo cassa, sia sul rimorchio sia sulla motrice, dove il motore è collocato in posizione ribassata in modo da risultare invisibile e aziona, tramite vite senza fine e ingranaggi, i due assi.
Realizzati per il solo mercato italiano in serie limitata e numerata, questi modelli hanno avuto comunque un certo successo, nonostante le imprecisioni e il prezzo non certo indolore già allora: 180.000 lire, corrispondenti, secondo le rivalutazioni ISTAT, a circa190 euro.
Degno di nota è comunque il fatto che si siano voluti realizzare mezzi di ferrovie private italiane (la cui produzione non è mai stata particolarmente fiorente e spesso di carattere artigianale) in un’epoca in cui mancavano ancora adeguate riproduzioni di rotabili FS appartenenti anche gruppi importanti, noti e diffusi.
Attualmente queste automotrici sono reperibili, anche se con una certa difficoltà, sul mercato dell’usato, dove con il pretesto del raro-rarissimo-introvabile sono a volte oggetto di assurde speculazioni.
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