2014: l’invasione delle E636

E636-ALR

Nel corso del 2014 la locomotiva elettrica FS E636 è stata una delle riproduzioni in scala H0 (1:87) più gettonate, per non dire inflazionate, essendo stata presa in considerazione da ben tre case: ACME e Hornby (con marchio Lima Expert) con modelli interamente nuovi, Roco con una rivisitazione del suo ormai storico modello del 1989.

I tre produttori hanno proposto un buon numero di modelli che coprono praticamente quasi tutta la carriera della macchina vera, dagli anni ’50 al 2006, anno del ritiro dai servizi regolari degli ultimi esemplari, con diverse versioni finora inedite, sia di Epoca III che di Epoca V. La parte del leone è andata alla E636 di prima serie (001-108), prodotta da tutte e tre le case, la sola ACME poi ha realizzato anche la versione di terza serie (277-469).

Non sono mancate le unità particolari, sempre di prima serie: la E636 082, prototipo con frenatura elettrica reostatica, è stata realizzata da ACME e da Lima, mentre la E636 080, esemplare riverniciato sperimentalmente nel 1987 in livrea blu-grigio, è stata prodotta da tutti e tre i marchi. Entrambi i modelli inoltre sono stati presentati in più varianti per riprodurre le piccole modifiche subite dalle macchine vere nel corso degli anni. Ricordiamo che la E636 080 era stata proposta da Roco, in serie “limitata ed irripetibile”, già nel 1989.

In tutto questo bailamme non è facile districarsi: come spesso succede in questi casi non è possibile individuare un modello “perfetto”, ciascuno infatti ha punti di forza e punti di debolezza. Caratteristica comune a tutte le riproduzioni è l’impostazione generale, con casse in plastica montate su telai metallici con motore a 5 poli e trasmissione sui carrelli estremi tramite alberi cardanici e, ormai irrinunciabile, impianto elettrico predisposto per l’installazione di un decoder per il funzionamento in digitale.

I modelli ACME soffrono di alcune inesattezze (ad esempio l’errata posizione dei finestrini della cabina lato macchinista sulle unità di terza serie, difetto già visto sulle E645/646 di prima serie) mentre quelli Roco riprendono il modello realizzato nel 1989 seppur riveduto e corretto, e a livello di finezza riproduttiva restano forse leggermente indietro rispetto agli altri, sebbene la loro robustezza li renda più adatti ad un uso intenso sul plastico. Quelli Lima sono un buon compromesso tra finezza nella riproduzione e funzionalità per l’uso sul plastico, sebbene qualcuno lamenti una certa fragilità di alcuni particolari.

Tutti i modelli, come è ormai consuetudine nel mercato fermodellistico che sta contraendosi sempre di più ed è ormai rivolto essenzialmente ai collezionisti, sono prodotti in tirature limitate (alcune centinaia di pezzi) e in buona parte già esaurite. Data la ricchezza del filone però sono previste, ed in parte già consegnate, nuove versioni.

Ultimo, ma non meno importante, il prezzo: premesso che tutte e tre le case producono in paesi dove la manodopera è a bassissimo costo (Cina per Acme e Hornby, Est Europa per Roco), quella più a buon mercato è la E636 Lima Expert, in vendita per soli (si fa per dire) 168 euro e che quindi risulta la “vincitrice” per il rapporto qualità/prezzo, in linea con la politica commerciale del marchio che mira a realizzare modelli complessivamente ben fatti a prezzi (relativamente) accessibili.

Decisamente più care le E636 ACME e Roco, che superano abbondantemente i 200 euro e in qualche caso anche i 300, a seconda della versione. La cosa è invero non molto comprensibile per Roco che, differentemente dagli altri, ha realizzato il modello non ex novo ma partendo da una base esistente da 25 anni, i cui costi dovrebbero essere ormai ammortizzati.

Ultima nota, in generale le unità “strane” (080 e 082) tendono a costare di più rispetto a quelle normali.