E428 Rivarossi – parte VII: il ritorno

Dopo aver parlato delle E428 Aimx e Piko, passiamo adesso al terzo sfidante della “battaglia delle E428”, ossia Hornby, che a fine 2023 ha consegnato nuove versioni della E428, con marchio Rivarossi. Si tratta, come noto, delle riedizioni degli storici ma ancor validi modelli sviluppati a partire dall’ormai lontano 1992.

Ad abundantiam sono stati realizzate tre E428, una per ciascuna tipologia: a tal proposito ricordiamo ancora una volta che la classificazione ufficiale FS distingueva queste locomotive in quattro serie, di cui le prime due (001-096 e 097-122) caratterizzate dagli avancorpi frontali, la terza (123-203) con cabine semiaerodinamiche e la quarta (204-242) con cabine con profilo aerodinamico. Molte pubblicazioni però riportano la suddivisione del gruppo in tre serie, includendo nella prima le macchine con avancorpi e di conseguenza arretrando alla seconda serie quelle semiaerodinamiche e alla terza quelle aerodinamiche, per quello che ci riguarda però, come nelle altre occasioni in cui abbiamo trattato di E428, noi faremo riferimento alla primitiva classificazione FS in quattro serie.

Abbiamo innanzitutto la E428 101 con avancorpi del deposito di Milano Centrale (art. HR2901 o HR2901S in versione DCC Sound) che, per quanto detto prima, appartiene alla seconda serie ed è proposta in un’ancora inedita configurazione che abbina elementi “moderni” come le ruote motrici con trasmissione Fanelli a tamponi in gomma ad altri antiquati quali il compressore meccanico con il caratteristico biellino e i fanali di vecchio tipo con ghiere in ottone: tutto ciò ambienta la locomotiva negli anni ’60, subito prima dell’eliminazione del compressore meccanico, disposta a partire dal 1966 ed attuata nel giro di qualche anno.

E428 101, art. HR2901 – foto da latelierdutrain.com

Segue poi la E428 194 di terza serie con cabine semiaerodinamiche del deposito di Milano Smistamento (art. HR2902 o HR2902S in versione DCC Sound), anch’essa presentata in un’ancora inedita versione con ruote dotate di sistema di trasmissione Bianchi “a foglie bloccate”, carrelli portanti d’origine, fanali di vecchio tipo con ghiere in ottone ma già priva del compressore meccanico: si ambienta negli anni intorno al 1970, prima dell’introduzione (disposta nel 1971) dei nuovi fanali di tipo automobilistico con ghiere in alluminio. C’è da evidenziare che questo modello colma una lacuna in quanto tutte le E428 con cabine semiaerodinamiche finora prodotte (ad eccezione dei vecchi modelli “d’annata” Rivarossi in scala 1:80 e Fleischmann) sono ambientate in epoca più recente, negli anni fine ’70-’80.

E428 194, art. HR2902 – foto da latelierdutrain.com

Infine troviamo la E428 204 del deposito di Mestre, al vero prima unità della quarta serie con cabine aerodinamiche (art. HR2903 o HR2903S in versione DCC Sound), con ruote motrici dotate di sistema di trasmissione a tamponi di gomma, carrelli portanti Ap1110 e fanali di tipo moderno, ambientata a fine carriera nel periodo che va dalla metà degli anni ’70 a poco oltre la metà degli ’80 (al vero questa unità è stata radiata all’inizio del 1988).

E428 204, art. HR2903 – foto da latelierdutrain.com

Le caratteristiche costruttive sono del tutto analoghe a quelle delle precedenti edizioni, con qualche piccola miglioria nel dettaglio e nella finitura, in particolare sono da segnalare i nuovi, e più fini, pantografi tipo 32 FS.

Come abbiamo detto nelle precedenti puntate, per qualche oscura ragione lo stampo dei trasparenti dei vetri frontali della versione di terza serie nel passaggio Italia-Cina ha perso l’incisione, molto fine, degli sbrinatori (che invece si sono mantenuti su quella di quarta serie), i quali sono stati tampografati in color alluminio direttamente sul vetro: purtroppo però il rimedio è peggiore del male sia perché detti sbrinatori risultano un po’ troppo vistosi sia perché la tampografia è irrealisticamente obliqua rispetto alla base del vetro, andando a guastare un po’l’aspetto della locomotiva (nelle precedenti edizioni del 2018 la tampografia era invece corretta). A questo punto sarebbe stato meglio lasciare il vetro “nudo” anche perché al vero gli sbrinatori erano costituiti da telaietti amovibili che potevano o meno essere montati a seconda della necessità, a discrezione dei macchinisti.

I prezzi vanno dai 234,90 euro delle unità analogiche ai 354,90 di quelle DCC Sound (+51%): qualcosa in meno rispetto alle concorrenti Piko e Aimx, che però sono state realizzate con stampi interamente nuovi, qua invece gli stampi, pur con tutte le piccole migliorie apportate nel tempo, hanno un’età compresa tra i 21 anni della versione aerodinamica e i 31 di quella con avancorpi e anche la base meccanica affonda le sue radici nel primo modello del 1992 che, a titolo di paragone, costava circa 260.000 lire (all’epoca già uno sproposito), corrispondenti a poco meno di 270 euro attuali.

E428 Rivarossi – parte I: con avancorpi
E428 Rivarossi – parte II: semiaerodinamiche
E428 Rivarossi – parte III: aerodinamiche fuoriserie
E428 Rivarossi/Hornby – parte IV: con avancorpi
E428 Rivarossi/Hornby – parte V: semiaerodinamiche
E428 Rivarossi/Hornby – parte VI: aerodinamiche