E428 Aimx Models, tertium datur

A volte ritornano… anni fa l’ing. Di Fabio, ben noto da parecchio tempo negli ambienti fermodellistici per la sua produzione di dettagli e particolari aggiuntivi per rifinire al meglio i vari modelli, aveva lanciato sul mercato alcuni rotabili in scala H0 appoggiandosi, per la produzione, a fabbricanti cinesi: in un primo momento, con il marchio Big Models, erano state presentate le ALe 803 e le E626 (queste poi reincarnatesi brevemente sotto le insegne della defunta LE Models), successivamente, con il nuovo marchio Codice 270, erano state proposte le ancora inedite carrozze a cuccette “tipo 1959” ristrutturate. Purtroppo entrambe le esperienze, nonostante le intenzioni e le indubbie potenzialità, non avevano avuto seguito e tanto Big Models quanto Codice 270, dopo un breve momento di fulgore, erano poi sparite nel nulla mentre i loro modelli, assai apprezzati per la qualità riproduttiva e l’ottimo livello di dettaglio, ancora oggi sono piuttosto ricercati, tanto che sul mercato dell’usato raggiungono spesso quotazioni pazzesche.

Adesso sembrerebbe essere giunto il momento di fare un terzo tentativo: come un fulmine a ciel sereno a fine novembre è stata presentata, totalmente a sorpresa e in modo inaspettato, la locomotiva E428 di prima serie in scala H0, sempre progettata da Di Fabio, già pronta e disponibile per la vendita. La produzione è curata da una ditta cinese di recente costituzione, la ExBonzai, sinora attiva nel settore dei modelli auto RC ma totalmente sconosciuta negli ambienti fermodellistici, che commercializza la E428 con il marchio Aimx Models.

La locomotiva riprodotta è la E428 029 del deposito di Mestre, caratterizzata da alcuni elementi che la collocano negli ultimi anni di servizio (intorno alla metà degli anni ’80) come le porte delle cabine metalliche anziché in legno (applicate a non moltissime unità) e il vomere spartineve a fasce giallo-nere, quest’ultimo una vera rarità sulle E428 dove, ai tempi del servizio regolare, i vomeri solitamente venivano montati alla bisogna nella stagione invernale ed erano generalmente di colore nero o castano (quelli giallo-neri si sono iniziati a vedere verso la fine degli anni ’70-inizio ’80).

foto da exbonzai.com

La riproduzione, stando alle immagini che sono state diffuse, è iperdettagliata, seguendo il canone della già citata E626 Big Models. In pratica, ci si lasci passare la definizione, è un modello artigianale prodotto industrialmente. Non abbiamo alcuna notizia circa il comportamento dinamico o di eventuali problemi o difetti nell’assemblaggio o nel funzionamento, sicuramente si tratta di una locomotiva che, per la complessità del rodiggio, mal digerisce tracciati tortuosi e armamenti posati in modo precario. Tra le caratteristiche salienti che sono state dichiarate troviamo la presa di corrente su tutte le ruote e la circolabilità su curve di raggio non inferiore a 450 mm, inoltre sembrerebbe siano forniti due assi con ruote prive di anelli di aderenza, da sostituire a quelli montate di serie, provvisti di tali cerchiature, per chi non abbia necessità di particolari prestazioni trazionistiche o voglia destinare il modello ad esposizione statica. Non manca inoltre, per i seguaci del DCC, tutta una serie di effetti luminosi e sonori.

foto da exbonzai.com

La commercializzazione avviene in modo diretto, nel senso che il modello è acquistabile tramite il sito del produttore o sul relativo negozio ebay (venditore shengmingquwan): la versione analogica (art. AX2002) costa circa 280 euro mentre quella DCC Sound (art. AX2002S) supera i 400. Tali prezzi sono comprensivi di tariffe doganali, spese di spedizione e quant’altro. Sono cifre non certo indolori, come ormai d’uso oggi (solo il potere d’acquisto degli stipendi medi è in continuo calo da decenni…), allineate a quelle di riproduzioni analoghe di altre case, se non altro, in questo caso, si tratta di un progetto e di stampi completamente nuovi. Comunque, come dicono a Roma, so’ soldi.

Al momento in cui scriviamo entrambe le versioni risultano esaurite, riteniamo quindi che la prima tiratura sia stata alquanto esigua e abbia costituito una sorta di test per sondare il mercato. Sicuramente sono in programma ulteriori varianti, in diretta concorrenza con la E428 Piko, annunciata da qualche tempo e ormai in dirittura d’arrivo (la casa tedesca però, in prima battuta, riprodurrà le unità serie 123-203 con cabina semiaerodinamica), staremo comunque a vedere se Aimx Models sarà una meteora come le precedenti Big Models e Codice 270 oppure sarà una realtà destinata a crescere e consolidarsi nel tempo. A proposito, non sappiamo che fine abbiano fatto gli stampi delle ALe 803, delle E626 e delle cuccette tipo 1959, chissà che prima o poi non ricompaiano sotto le insegne Aimx…

Ultima considerazione, a titolo puramente personale e che può essere o meno condivisa: visto che anche Piko in prospettiva produrrà le E428 di prima serie e sicuramente Aimx sconfinerà nelle serie successive alla prima, alla fine avremo l’ennesimo caso di doppioni (o meglio triploni, dato che le E428 Rivarossi, seppure ormai un po’ datate, sono ancora sulla breccia e nuove edizioni sono attese a breve)…