La lunga fine del grigio ardesia

La livrea grigio ardesia, come noto, è stata introdotta sulle carrozze FS intorno alla metà degli anni ’60, adottata sulle unità di nuova costruzione (tra cui gli ultimi lotti delle “tipo 1959” e le prime serie di UIC-X e piano ribassato) e successivamente estesa a quelle meno recenti, comprese alcune serie di carrozze e bagagliai a cassa in legno risalenti ai primi decenni del ‘900.
Le prime sperimentazioni di tale schema sembrerebbero essere avvenute già con qualche anno di anticipo e tra le prime applicazioni ricordiamo la carrozza tipo Y Az 23.780, ricolorata all’inizio del 1965.
Questa nuova colorazione si è diffusa abbastanza velocemente tra la fine degli anni ’60 e i primi ’70, soppiantando i precedenti schemi castano-isabella e tutto castano (questo più giovane del grigio ardesia solo di qualche anno), tanto che l’immagine della ferrovia degli “anni di piombo” è immediatamente associata alla plumbea coloritura delle carrozze.

A partire dai primi anni ’80, in parallelo allo svecchiamento del parco carrozze, vengono introdotte nuove e vivaci coloriture, tuttavia il grigio ardesia è ben lontano dall’estinguersi, da un lato perché diverse vetture di nuova costruzione (pensiamo alle X o a quelle a piano ribassato) continuano a venire consegnate in grigio più o meno fino alla metà del decennio e dall’altro perché le officine in cui vengono eseguite le revisioni e le riverniciature preferiscono smaltire le scorte di vecchi colori prima di adottare quelli nuovi. Non solo, ma il grigio ardesia continua a sopravvivere, abbinato ad altri colori, nelle livree di alcuni rotabili, in particolare sulle carrozze Gran Confort e Z dell’ordinazione 1985, dove riveste la fascia inferiore della cassa (quella superiore è in avorio) e, a partire dalla fine del decennio, sulle “Tartarughe” E444R, dove va a costituire i fascioni obliqui in corrispondenza delle cabine.

In questo articolo vogliamo parlare della sopravvivenza di carrozze in livrea grigio ardesia “integrale”, colorazione che è stata piuttosto dura a morire: è interessante ricostruire fin quando abbiano circolato carrozze con tale schema in servizio regolare (con l’esclusione quindi di quelle del parco storico), a beneficio di chi voglia ricreare ambientazioni modellistiche coerenti con la realtà.

Negli anni ’90, nonostante le massicce radiazioni, attuate sul finire del decennio precedente, delle vetture più anziane (“tipo 1921” e simili, Centoporte, Corbellini, “tipo 1946” non ristrutturate ecc.), per le quali non erano stati previsti nuovi schemi di colorazione, era ancora possibile incontrare numerose carrozze in livrea grigio ardesia. Stando a una nostra statistica fatta “a spanne” nel 1991-1992 e avente per oggetto le “tipo 1959” che all’epoca componevano diversi Locali sulla tratta Milano-Como-Chiasso, una buona metà di queste erano ancora grigie e qualche anno più tardi, nel 1996, agli albori dell’XMPR, le carrozze grigie erano ancora visibili in discreta quantità, principalmente dei tipi 1959, X e a piano ribassato, a cui si aggiungevano varie famiglie di bagagliai e postali.

Una carrozza “tipo 1959” in livrea grigio ardesia a Monza il 19/5/1996

Come accennato prima, l’ultimo grigio ardesia è andato a sovrapporsi al primo XMPR e tra la fine degli anni ’90 e i primissimi 2000 era possibile vedere convogli che avevano in composizione carrozze in entrambi gli schemi.
Gli ultimi baluardi del grigio ardesia sono stati le carrozze a piano ribassato “tipo 1973” e le carrozze UIC-X dei tipi “1970” e “1975”: le prime, a nostra memoria, non dovrebbero aver superato la fine degli anni ’90 mentre le X hanno oltrepassato la soglia del nuovo millennio.

Una coppia di carrozze UIC-X tipo 1975 a Milano Centrale il 19/5/1996

Ricordiamo ad esempio di aver viaggiato nel maggio 1998 su una carrozza a piano ribassato grigia in composizione a un Regionale Lecco-Milano Porta Garibaldi formato da un “fritto misto” di vetture a piano ribassato e a due piani (in livrea beige-arancio-viola) con pilota MDVC XMPR ed E646 in coda.
Sempre nello stesso periodo circolava sulla Milano–Bergamo via Carnate una composizione di 7 carrozze a piano ribassato (con trazione affidata a una E424 “navetta” in livrea MDVE) di cui la prima in grigio ardesia e la terza in XMPR.

Carrozza pilota a piano ribassato “tipo 1973” in composizione a un Regionale Milano-Lecco a Monza il 22/4/1996

Per quanto riguarda le UIC-X, intorno al 2000 gli abbinamenti tra grigio ardesia e XMPR non erano rarissimi, come visibile in questa immagine, anche se sono durati poco tempo perché in quegli anni era in corso la rapida applicazione della livrea XMPR realizzata tramite pellicole adesive antigraffito. Il periodo compreso tra il 2000 e il 2001 in effetti ha costituito una sorta di spartiacque, infatti nell’arco di pochi mesi la gran parte del parco carrozze (oltre al materiale leggero) ha ricevuto la nuova coloritura e diverse UIC-X sono passate direttamente dal grigio ardesia all’XMPR: le si riconosceva facilmente per il tetto in color alluminio, inoltre almeno un’unità (22-71 077) aveva conservato le caratteristiche cifre “2” (indicazioni di classe) in alluminio accanto alle porte. Questa particolarità era documentata da un’immagine presente sul sito TrainzItalia.it che purtroppo non sembrerebbe più reperibile in rete e che riteniamo opportuno riproporre (se l’autore la riconoscesse e volesse chiederne la rimozione o altro ci contatti).

Anche dopo il 2000 era comunque possibile imbattersi in qualche rara carrozza scampata alla “furia XMPR”: ricordiamo di aver visto nel luglio 2002 un’unità “tipo 1975” grigia in coda a un Espresso (o Eurocity) internazionale sulla Milano-Chiasso, la cui composizione prevedeva un’altra X in rosso fegato e carrozze svizzere.

Carrozza 22-70 909 a Ventimiglia l’1/5/2000 (foto A. Muratore, per gentile concessione)

Fino al 2004 invece, sui fasci di binari di ricovero di Milano Centrale, era visibile una X grigia “tipo 1970” con posto ristoro (85-70 002) abbinata a una seconda “tipo 1970”, sempre con posto ristoro, in rosso fegato-grigio beige, e a una terza “tipo 1970”, ancora con posto ristoro, ma in XMPR e con la vistosa iscrizione “Servizio ristoro” sulla fiancata (85-70 018): non sappiamo se fossero ancora in servizio, forse erano tenute di scorta, fatto sta che quando ci siamo attrezzati per fotografarle, nella primavera del 2004, abbiamo scoperto con rammarico che erano appena state portate via, probabilmente per essere inviate in demolizione. Infatti erano state accantonate temporaneamente a Porta Romana e un’immagine della X grigia era reperibile sul sito TrainzItalia.it: purtroppo non siamo riusciti più a ritrovarla in rete ma, avendola a suo tempo salvata e visto il suo grande interesse, ci permettiamo di pubblicarla qui (come sempre, se l’autore la riconoscesse e volesse chiederne la rimozione o fornire ulteriori precisazioni ci contatti pure).
Dovrebbe essere stata questa l’estrema manifestazione di carrozze in livrea grigio ardesia in servizio regolare (o quasi).

Si ringrazia il sig. Antonio Muratore per le informazioni fornite sulla numerazione delle vetture

Tutto ciò per quanto riguarda le carrozze, mentre per bagagliai e postali la situazione è un po’ più articolata perché diversi esemplari hanno mantenuto la livrea grigia ben oltre il 2000, pur se impegnati in servizi particolari.

Tra questi ricordiamo i bagagliai “tipo 1964” adibiti ai servizi “Omnia Express”, che dovrebbero aver circolato almeno fino ai primi anni 2000.

Un bagagliaio “tipo 1964” attrezzato per i servizi Omnia Express (Milano Smistamento, 29/5/2004)

Ancor più longevi i bagagliai impiegati come carri scudo per le manovre di imbarco a Villa San Giovanni e a Messina, che sono rimasti attivi almeno fino al 2007.

Bagagliaio tipo 1964 impiegato come carro scudo per le manovre di imbarco dell’Exp 1991 “Mongibello” Milano-Siracusa (Villa S. G. 23/12/2001)

A margine di ciò, è interessante osservare che tra gli anni ‘90 e i primi 2000 alcune carrozze e bagagliai in grigio ardesia avevano particolari fuori ordinanza: ricordiamo ad esempio una UIC-X “tipo 1970″ di prima classe (51 83 10-70 210-6 A) con logo a losanga anziché a televisore, visibile in questa foto, mentre ci hanno segnalato l’esistenza di almeno un’unità con logo XMPR (dovrebbe essere sempre la 22-71 077): l’immagine era reperibile anche in questo caso su TrainzItalia.it-Foto (se l’autore avesse qualche richiesta o integrazione al riguardo ci contatti).

Carrozza 22-71 077 con logo XMPR (ricoperto dai graffiti, si intravvede sotto il finestrino del terzo scompartimento da destra)

I loghi a losanga prima e XMPR poi erano stati applicati anche su diversi bagagliai e postali ma, diversamente dalle carrozze, gli esemplari che li avevano ricevuti erano relativamente numerosi.

Bagagliaio “tipo 1946” impiegato come carro scudo per l’imbarco (Messina, 4/2003)

Infine una UIC-X di seconda classe aveva ricevuto le indicazioni di classe di tipo adesivo con pittogrammi fumatori/non fumatori in sostituzione delle cifre in alluminio: la si vede in questo video al minuto 1.40