Nuove E424 e vecchie carrozze

Continuiamo la nostra serie di articoli sulle ambientazioni borderline a beneficio di chi, su un plastico, voglia far circolare qualcosa di diverso dal solito pur non cadendo nell’irrealismo o nel grottesco (come i “fritti misti” che spesso si vedono nelle esposizioni…).

Questa volta parliamo delle E424 “navetta” e della possibilità di farle coabitare sul plastico con carrozze di vecchio tipo, intendendo per tali le varie “Centoporte”, “Corbellini”, “tipo 1921” e derivate (1931, 1933, 1937) e “tipo 1946” (ovviamente in versione non ristrutturata) che fino agli anni ’80 erano le protagoniste di molti servizi Locali (ma non solo), venendo poi accantonate massicciamente nella seconda metà del decennio per essere sostituite da veicoli di nuova costruzione. In particolare le “Centoporte” sono state eliminate tra il 1986 e il 1987 mentre le “Corbellini”, le “tipo 1921” e derivate e le “tipo 1946” sono arrivate alla fine del decennio e le ultime hanno circolato sino ai primissimi anni ’90.

Le E424 per treni navetta, dal canto loro, hanno debuttato nel 1986: a giugno di quell’anno infatti era stata riconsegnata dalle Officine FS di Verona, che ne avevano curato gli interventi di modifica, la E424 292 (ex E424 092). La trasformazione, come noto, ha interessato un totale di 105 macchine e si è conclusa nel 1993.

Dunque le E424 “navetta” si sono senz’altro incrociate con le varie famiglie di vecchie carrozze: con le “Centoporte” per circa 1 anno dato che, come detto prima, queste sono state alienate proprio nel periodo in cui partivano le trasformazioni, per circa un quinquennio con tutte le altre.
A riprova di ciò, in questa immagine, risalente al 1987, è ritratta la E424 292 alla spinta di un convoglio di vetture MDVC e sulla sinistra si intravvedono due “tipo 1937” serie 32.000 e una “Corbellini” serie 38.400 (ex mista serie 69.100 “tipo 1951R”).

Spingendosi più oltre, sarebbe anche possibile far trainare a una “navetta” un convoglio di vetture di vecchio tipo: sicuramente non era un abbinamento usuale, dato che queste locomotive erano di preferenza impiegate con treni reversibili, tuttavia in questa interessante immagine è proprio documentato un accostamento di questo tipo, con la E424 320 in testa a una variegata composizione con bagagliaio a due assi DI 92.000 e varie Bz 32.000 e “Corbellini”. L’immagine è datata 1989, tuttavia la E424 appare fresca di revisione e la sua trasformazione è avvenuta nel 1987, pertanto riteniamo che la datazione corretta sia il 1987 o l’inizio del 1988.

Con le “Centoporte”, come già detto, l’abbinamento è molto al limite, non è però escluso che sia avvenuto, anche se non abbiamo trovato alcuna fotografia che lo possa testimoniare.

Sottolineiamo che, a livello modellistico, per questo tipo di accostamenti vanno scelte preferibilmente E424 con numerazione di unità al vero trasformate negli anni ’80 (e chiaramente in livrea grigio polvere con fasce rosso fuoco e arancio e logo FS d’origine, l’XMPR è bandito…): sono quelle che presentano al centro delle fiancate i due finestrini più piccoli, in origine adiacenti alla saracinesca del vano bagagli.
Sulle unità trasformate dal 1990 in poi invece i suddetti finestrini erano stati soppressi e sostituiti da uno unico di dimensioni uguali agli altri, inoltre erano stati tutti dotati di guarnizione in gomma.

Spingendosi oltre la soglia degli anni ’80 e fino ai primi anni ’90, a quell’epoca la maggior parte delle carrozze di vecchio tipo era ormai fuori servizio, resisteva però qualche residua “tipo 1946”: anni fa avevamo reperito un’immagine in cui era visibile una E424 “navetta” agganciata a una Bz 33.000, purtroppo non l’abbiamo salvata e non siamo più riusciti a ritrovarla.

Inoltre erano ancora in circolazione diverse “tipo 1955R” serie Az 20.500, ricavate negli anni ’50 dalla ricostruzione di unità “tipo 1921” con fattezze analoghe alle “tipo 1946” e successive: queste carrozze sono sopravvissute fino alla metà degli anni ’90 circa e in questa foto ne è visibile una proprio al traino della E424 343 “navetta”.

Anche i bagagliai e postali di vecchia tipologia erano in parte ancora attivi negli anni ’90, pertanto non è fuori luogo far trainare su un plastico alla E424 “navetta”, ad esempio, un Dz 80.000 “tipo 1926”, un DUz 95.000 “tipo 1934” o ancora un postale UIz 1300, sempre appartenente al “tipo 1934”. Quest’ultimo accostamento era documentato in un video risalente ai primi anni ’90 che avevamo trovato su Youtube anni fa ma che purtroppo sembrerebbe non più reperibile, avevamo però salvato un paio di fotogrammi che ci permettiamo di proporre: purtroppo non sappiamo chi sia l’autore, come sempre se li riconoscesse e volesse chiederne la rimozione o fornire ulteriori dettagli ci contatti pure.

Le E424 “navetta” a quell’epoca, anche se non di frequente, potevano essere impiegate al traino dei “celeroni” composti da bagagliai e carri chiusi per trasporto di collettame e merci in piccole partite (capitava anche di vederle in testa a treni merci): in questa immagine è visibile la 341 alla trazione di un “celerone” il cui veicolo di coda è un anziano bagagliaio “tipo 1926” serie Dz 80.000.

Come già detto, il ruolo principale delle E424 “navetta” era la trazione di treni reversibili composti da carrozze di tipo moderno appositamente attrezzate: quelle a piano ribassato, le MDVC-MDVE e (più di rado) quelle a due piani.
Per quanto riguarda le carrozze a piano ribassato, negli anni ’80-’90 erano ancora diffuse quelle in livrea grigio ardesia: le unità di prima serie (tipo 1965) in tale coloritura si sono estinte nei primi anni ’90 (ricordiamo le ultime nel 1992) e tra queste vi erano le 20 pilota (50 83 82-38 000–019 npBD, ex npBDz 68.500–68.519) che sarebbero state ricostruite da Gallinari con nuova cabina tra il 1988 e il 1993. L’abbinamento tra pilota non trasformata ed E424 è possibile, ricordiamo infatti di aver visto nel 1991 un Locale Milano-Bergamo composto da 4 carrozze a piano ribassato, con in testa una pilota appunto non trasformata in livrea grigia, e una E424 in spinta. Un convoglio simile è documentato in questo video (dal minuto 2.42), che riporta la data del 1993 ma che, per quanto detto prima, riteniamo più probabile sia stato realizzato almeno un paio d’anni prima.

Su un vecchio numero di “Mondo Ferroviario” inoltre era stata pubblicata un’immagine, risalente al 1988, di una E424 “navetta” alla testa di un convoglio di 4 carrozze a piano ribassato, le prime tre (due “tipo 1973 e una “tipo 1965”) in grigio ardesia più la pilota “tipo 1965” non trasformata in beige-arancio-viola con logo FS “a televisore”.

Anche un convoglio di carrozze a piano ribassato tutte in grigio ardesia è plausibile, seppure al limite, come documentato in questo video:

Qui le carrozze sono tutte di seconda serie (“tipo 1973”), sulle quali il grigio ardesia è sopravvissuto, su qualche esemplare, fino al 1998 incrociandosi con le prime applicazioni della livrea XMPR, tanto che sarebbe possibile, anche se non documentato, accostarle alle prime E424 nella nuova livrea (279, 296 e 346), apparse nel 1997. Ricordiamo invece sulla tratta Milano-Bergamo un convoglio trainato da una E424 in livrea rosso-arancio-grigio composto da 7 carrozze a piano ribassato con la prima in grigio ardesia, la terza XMPR e le altre nello schema beige-arancio-viola.