Bagagliaio “tipo 1946” Dz 83.000 – Rivarossi

Prosegue da parte di Hornby, con marchio Rivarossi, lo sviluppo del tema delle carrozze “tipo 1946” FS in scala H0 inaugurato a fine 2020 con il bagagliaio-posta DUz 93.100 (e con il precedente del postale “tipo 1949” UIz 1400 del 1991): in attesa delle carrozze passeggeri serie 13.000, 23.000 e 33.000 che, come da copione, si stanno facendo attendere più del previsto (e nel frattempo ACME, forte della sua politica commerciale aggressiva che l’ha da sempre contraddistinta, sta saturando il mercato con le sue riproduizioni di carrozze “tipo 1946”), a metà luglio è stato consegnato il bagagliaio serie Dz 83.000.

Dz 83.087, art. HR4316 – foto trenietreni.it

Due sono le versioni proposte: la prima riproduce l’unità Dz 83.087 (art. HR4316) nell’originaria livrea castano-isabella. La presenza dei carrelli tipo 27 lo colloca nel periodo compreso tra la fine degli anni ’50 e il decennio successivo, infatti le unità della sottoserie Dz 83.080–104 erano inizialmente equipaggiate con carrelli di recupero (AB/m, AM/m, ABB/m, ABM/m), rimpiazzati dai tipo 27 verso la fine degli anni ’50. Analoga operazione sarebbe stata condotta negli anni ’70 sui primi 80 esemplari del gruppo (Dz 83.000–079) mentre gli ultimi 5 (Dz 83.105–109) adottavano i carrelli 27 sin dalla costruzione.

Dz 83.087 lato corridoio, art. HR4316 – foto trenietreni.it

Insieme a quello castano-isabella, è stato consegnato anche il bagagliaio 50 83-92-48 081-2 Dz in livrea grigio ardesia (art. HR4317), ambientabile negli anni a cavallo del 1980 e non oltre il 1982 per la presenza della “z” nella marcatura.
L’esemplare prescelto, chiaramente, è particolare, infatti fa parte di un gruppo di unità (92-48 065–088, secondo altre fonti con l’esclusione delle unità 92-48 077 e 083) che negli anni ’70 erano stati predisposti per l’installazione di un impianto a gas liquido per l’alimentazione di una cucina da campo, infatti erano impiegati in composizione ai treni di pellegrini diretti a Lourdes, all’epoca composti da carrozze “tipo 1946” serie 33.000, da una coppia di bagagliai Dz 83.000 e da una o più carrozze “Centoporte” serie 36.000 attrezzate con barelle per trasporto di ammalati (sostituite nel 1981 dalle UIC-X “barellate” ancor oggi in uso).

50 83-92-48 081-2 Dz, art. HR4317 – foto trenietreni.it

L’attrezzaggio con la cucina si traduceva esternamente in una piccola presa d’aria collocata nella parte bassa dei portelloni più vicini alla vedetta del capotreno (non riprodotta sul modello), mentre nel sottocassa era presente un cassone per l’alloggiamento delle bombole, ubicato tra la cassa delle batterie e quella del REC; quest’ultimo, stando alle immagini che abbiamo visionato, era presente solo sugli esemplari effettivamente attrezzati con la cucina e non su quelli predisposti: sicuramente oltre 20 esemplari erano esuberanti per i servizi con i treni di pellegrini, ma era stato creato un bacino di unità a cui attingere e da attrezzare al bisogno. In particolare, il 92-48 081 riprodotto da Rivarossi nel 1982 appariva privo di tale cassone, come rilevabile da un’immagine pubblicata sul libro “Carrozze FS 1983”.

50 83-92-48 081-2 Dz lato corridoio, art. HR4317 – foto trenietreni.it

La realizzazione di questi modelli non ha sicuramente richiesto un grande impegno di risorse, dato che sfruttano quasi tutta la componentistica dei già citati DUz 93.100, rispetto ai quali appaiono, come al vero, estremamente simili: l’unica variazione di rilievo, che ha comportato una piccola modifica di stampo, è nella finestratura lato vano bagagli, dove due finestrini grandi, corrispondenti sul DUz 93.100 al comparto postale, sono stati sostituiti da altrettanti di dimensioni ridotte. Purtroppo non si è approfittato dell’occasione per correggere l’errore della cornice dei finestrini più grandi, che non dovrebbe esserci nella parte inferiore del vetro.

Il prezzo invece è stato rivisto al rialzo di una dozzina di euro: se il DUz 93.100 a fine 2020 era in vendita a 59,90 euro il Dz 83.100 sfora con disinvoltura i 70, arrivando a 71,90 euro.