Carro motogeneratore nVrec tipo 1980R – Romana Modelli

Qualche tempo fa lamentavamo la cronica assenza, sul mercato fermodellistico, di carri motogeneratori, ideali compagni delle locomotive Diesel nei mesi freddi, ultimamente però qualcosa si è mosso in tal senso: nel 2020 infatti ATM ha annunciato la riproduzione, in scala H0, del carro nVrec di prima serie (tipo 1980R), realizzato con caratteristiche industriali, anche se ad oggi non si è ancora visto, almeno sui canali ufficiali, alcun prototipo né si hanno notizie sui tempi di consegna.

Nel frattempo Romana Modelli, forte dell’esperienza maturata con il bagagliaio-posta tipo 1978R, ha presentato a sorpresa all’Hobby Model Expo 2022 di Novegro proprio il modello, sempre in scala H0, dello stesso carro motogeneratore, realizzato, come tipico di questo produttore, in resina in stampa 3D.

Foto da romanamodelli.it

Il rotabile a prima vista si presenta abbastanza bene e restituisce a colpo d’occhio l’aspetto del prototipo reale caratterizzato dalle linee antiquate: come noto infatti questi mezzi, allestiti a partire dal 1980, sono stati ricavati da preesistenti carri riscaldatori degli anni ’30 (i “tipo 1933” serie Vrz 808.800), dei quali hanno mantenuto la struttura della cassa.

Foto da romanamodelli.it

A un’osservazione più ravvicinata si notano però alcuni elementi che a nostro avviso andrebbero migliorati: innanzitutto l’accoppiamento tra cassa e tetto non è sempre precisissimo e lascia in vista alcune fessure. In secondo luogo i finestrini hanno i vetri non a filo cassa, cosa che guasta un po’ l’aspetto del rotabile: al vero in effetti i vetri non sono esattamente a filo ma leggermente rientrati, tuttavia sul modello questo aspetto appare troppo enfatizzato, andrebbe valutata l’opportunità di realizzarli in resina trasparente come fatto sul già citato bagagliaio 1978R. La cosa pesa parecchio per gli oblò della sala macchine, che dovrebbero invece essere a filo e con guarnizione in leggero rilievo e non dei semplici “buchi” sulla cassa.

Foto da romanamodelli.it

L’incisione delle griglie appare poco pronunciata, anche se questo potrebbe essere un limite della tecnologia di stampa 3D utilizzata, e quelle poste sul ricasco del tetto, essendo applicate a parte, non si adattano perfettamente alla loro sede. Mancano inoltre i corrimani all’interno degli intercomunicanti e gli appigli sul tetto posti all’altezza dei carrelli.
La verniciatura, in grigio ardesia con tetto alluminio, è ben eseguita, i vari loghi, iscrizioni e marcature sono realizzati tramite decals.

Il carro nVrec 60 83 99-39 811-4, preservato nel parco storico di Fondazione FS, lato sala macchine
Lo stesso rotabile visto dal lato opposto

Il carro, marcato 60 83 99-39 812-2 nVrec, si ambienta tra gli anni ’80 e la fine dei ’90 e si abbina alle locomotive Diesel prive di impianto per l’alimentazione del riscaldamento delle carrozze, quindi tutte tranne le D445. Essendo dotati, al vero, di condotta a 78 poli passante, questi motogeneratori potevano entrare in composizione a convogli reversibili, tipicamente formati da carrozze per medie distanze (come visibile in questa foto) o a piano ribassato, con locomotiva non telecomandabile che, quando in spinta al treno, era presenziata da un macchinista in collegamento citofonico con un secondo macchinista sulla vettura pilota: a questo scopo negli anni ’80, in attesa del completamento della fornitura delle D445 di seconda e terza serie, un certo numero di locomotive Diesel, principalmente D345 ma anche D443, D343 e addirittura qualche rara D341 e D342, erano state appunto dotate di accoppiatori a 78 poli che consentivano il collegamento citofonico con la carrozza pilota e il comando delle porte delle carrozze.

Il modello, art. 2012, viene realizzato su prenotazione a un prezzo di 115 euro: per maggiori informazioni si può contattare il produttore tramite il sito www.romanamodelli.it.