Quelle strane Tartarughe

Nel corso degli anni un po’ tutte le case fermodellistiche hanno proposto modelli con coloriture di fantasia, le quali hanno imperversato soprattutto, ma non solo, su quelle riproduzioni destinate al mercato del giocattolo, in modo da ampliare le possibilità di vendita pur con un unico stampo di base. Se quindi da un lato tali scelte erano dettate da motivi di opportunità commerciale, dall’altro hanno ingenerato nei modellisti, specie in quelli alle prime armi come coloro a cui erano indirizzati questi modelli, una serie di equivoci e l’errata convinzione che si trattasse di riproduzioni di mezzi reali. Sui cataloghi poi ci si guardava bene dal chiarire le cose, anzi spesso e volentieri i modelli di fantasia erano presentati frammisti a quelli riproducenti rotabili esistenti. Chi scrive, ad esempio, dopo aver ricevuto nel 1988 una confezione Lima contenente una locomotiva Diesel marcata “FS DE146” e una carrozza X FS di prima classe con i colori “bandiera” tipici delle Gran Confort, solo dopo diversi anni “scoperse così, non senza umiliazione” (come scriveva Rodari) che al vero mai si sarebbe potuto imbattere in tali mezzi dato che la fantomatica DE146 altri non era che una V100 DB, tra l’altro reinterpretata in versione a 2 assi (ne abbiamo parlato in un precedente articolo), mentre le carrozze X non avevano mai rivestito la livrea “bandiera”, ad eccezione di alcuni bagagliai.

In questo ambito in effetti la nostra Lima non ha mai dovuto imparare niente da nessuno e tra la sua produzione si annoverano numerosissimi rotabili che potremmo definire “surreali”. Ciò avveniva principalmente negli anni ruggenti in cui la casa vicentina deteneva, a livello mondiale, un’importante fetta del mercato del treno giocattolo (tra gli anni ’60 e gli ’80), non sono però mancati esempi anche in tempi più recenti.

Le coloriture fantasiose possono essere divise in due macrocategorie: da un lato quelle totalmente inventate, dall’altro quelle esistenti, o esistite, al vero ma mai applicate su quello specifico gruppo di rotabili. Proprio in quest’ultima casistica rientrano le E444, sulle quali Lima ha applicato colorazioni proprie di altri mezzi ma mai viste, nella realtà, sulle “Tartarughe”.

Nella seconda metà degli anni ’70 viene proposta, nella grande scala 0 (1:43,5), accanto a quella in livrea tradizionale, una E444 054 nei colori rosso bordeaux-giallo sabbia tipici dei prestigiosi treni Trans Europ Express. Ad onor del vero in quegli anni le FS avevano ventilato l’ipotesi di adottare tale schema su alcune E444 da destinare alla trazione dei convogli TEE (come realizzato, ad esempio, in Svizzera su alcune Re4/4), anche se poi non se ne fece nulla; probabilmente però la cosa doveva essere giunta all’orecchio di Lima, che non aveva esitato a riproporre sul modello quanto si intendeva attuare al vero. Come detto prima questo modello è in scala 0 e rimarrà l’unico, tra quelli qui analizzati, ad adottare tale rapporto di riduzione, in seguito la scala sarà sempre la H0 (1:87), dato il progressivo abbandono della 0, troppo grande per adattarsi ai normali spazi casalinghi.

E444 054 in livrea TEE

Qualche tempo dopo, al principio degli anni ’80, le FS avevano inaugurato sulle carrozze MDVC una nuova livrea beige con fasce arancio e viola, che avrebbe caratterizzato anche altri mezzi destinati ai servizi locali (carrozze a piano ribassato e a 2 piani, locomotive E646 e D445, elettromotrici ALe 724) ma certamente non era destinata alle E444. Era però una colorazione moderna e attraente ed era l’epoca, in casa Lima, del mantra “moderno e colorato”: ecco quindi che, senza pensarci due volte, viene piazzata sul modello della E444 001, inserito all’interno di una confezione comprendente anche quattro carrozze a piano ribassato negli identici colori (ne abbiamo parlato a suo tempo). Nonostante questo modello abbia fatto, e faccia ancor oggi, gridare allo scandalo, venendo additato come uno dei simboli del “fantafermodellismo”, sembrerebbe comunque essere ricercato dai collezionisti.

E444 001 in livrea MDVC – foto da ebay

Arriviamo così agli anni ’90: Lima ha già compiuto la svolta verso il modellismo in senso stretto, ma continua sempre a tenere un piede nel settore del giocattolo, per il quale produce rotabili economici e “start set”. Proprio in uno di questi, destinato al mercato svizzero, troviamo una E444R camuffata da Re460 SBB: il modello di base è quello “professionale”, prodotto a partire dal 1991, qui in veste semplificata e privo di molti dettagli. Il senso di questa riproduzione è difficilmente comprensibile, i tempi sono cambiati, perché allora non utilizzare una locomotiva SBB “vera”, che certo non mancava dal catalogo Lima, anziché sfigurare la malcapitata E444R?

E444R con camuffamento SBB – foto da forum amiciscalan.com

Infine, giungiamo ai giorni nostri o quasi: il gruppo Lima-Rivarossi è ormai in mano a Hornby ma la nuova gestione, accanto ai modelli di fascia medio-alta, mantiene anche una linea economica per la quale sfrutta i vecchi stampi Lima, tra cui l’ormai storica E444 001 che una dozzina di anni fa è proposta nei colori TEE, quasi a chiudere il cerchio con la consorella in scala 0 di cui abbiamo parlato all’inizio. Anche in questo caso è inserita all’interno di uno “start set”, per di più con carrozze a 2 piani in livrea XMPR, che abbiamo già incontrato parlando di queste ultime.

E444 001 in livrea TEE – foto da ebay