Carrozze Gran Confort FS Roco – parte III: TEE

Nel 2006 Roco consegna l’attesa versione nella livrea Trans Europ Express (rosso bordeaux – giallo sabbia) delle sue carrozze Gran Confort: al vero si trattava di una serie, denominata “tipo 1969 TEE”, comprendente 18 unità di prima classe (5 a salone, marcate in origine 61 83 18-90 950–954 Az e 13 a scompartimenti, marcate 61 89 18-90 900–912 Az), 5 ristoranti (marcate in origine 61 83 88-90 900–904 Rz, poi WRz) e 5 bagagliai (designati anche come “furgoni”, marcati inizialmente 61 83 95-90 900–902 Dz e 61 83 95-90 950–951 Dz, questi ultimi poi rinumerati 61 83 95-90 903–904 Dz) con gruppo motoalternatore per l’alimentazione dei servizi di bordo delle carrozze (climatizzazione, illuminazione ecc.) tramite condotta dedicata a 660 V, espediente macchinoso ma necessario in un’epoca in cui l’elettronica di potenza per questo tipo di applicazioni era ancora in fase embrionale. Una sesta carrozza ristorante, marcata 61 83 88-90 905-2 WRz, ricavata dalla trasformazione di una ristorante tipo “Gran Confort 1970” (la 50 83 88-98-011-4 WRz), si sarebbe aggiunta al gruppo nel 1975 per compensare la perdita, causa incendio, dell’unità 61 83 88-90 904-5.

I modelli Roco delle carrozze di prima classe e ristorante sono analoghi alle versioni in livrea “Bandiera” già trattate nelle puntate precedenti tuttavia, conformemente ai prototipi reali, sono state apportate alcune modifiche al sottocassa e alle testate (vano dell’accoppiatore a 660 V e relativa presa), oltre all’aggiunta, su ciascuna fiancata, del secondo alloggiamento per i cartelli di percorrenza.
Interamente nuovo invece è il bagagliaio che, come al vero, presenta la medesima architettura delle carrozze e ne sfrutta parte della componentistica.

Inizialmente, come già fatto a suo tempo da Rivarossi, viene consegnata una confezione (art. 45906) comprendente una prima classe a scompartimenti (61 83 18-90 904-0 Az), una a salone (61 83 18-90 950-3 Az), la ristorante (61 83 88-90 901-1 WRz) e il bagagliaio (61 83 95-90 951-7 Dz).

Carrozza a scompartimenti della confezione art. 45906 – foto da lapulce-it
Carrozza a salone della confezione art. 45906 – foto da lapulce-it
Carrozza ristorante della confezione art. 45906 – foto da lapulce-it
Bagagliaio della confezione art. 45906 – foto da lapulce-it

A queste si aggiungono altre due carrozze di prima classe vendute singolarmente, la 61 83 18-90 908-1 Az a scompartimenti (art. 45637) e la 61 83 18-90 954-5 Az a salone (art. 45636).

Carrozza a scompartimenti art. 45637 – foto da ebay
Carrozza a salone art. 45636 – foto da ebay

Circa contemporaneamente viene prodotta, in esclusiva per Gieffeci per celebrare il centenario delle FS, caduto nel 2005 (e che passerà alla storia per il nulla assoluto realizzato a livello di iniziative ed eventi celebrativi, a parte un francobollo di dubbio gusto), una seconda confezione (art. 45914) contenente due carrozze di prima classe (61 83 18-90 900-8 Az a scompartimenti e 61 83 18-90 951-1 Az a salone).

Confezione art. 45914 – foto da ebay

I prezzi sono spaventosamente elevati, la confezione da quattro carrozze infatti costa circa 270 euro (pari a circa 370 euro attuali), la confezione da due viene 114 euro (circa 155 euro attuali), le unità singole circa 60 euro ciascuna (circa 80 euro attuali).

Tutte queste carrozze si ambientano intorno alla metà degli anni ’70: la ristorante infatti è marcata “WRz”, fatto che ne preclude la collocazione nei primissimi tempi di servizio, quando la classificazione era “Rz”, mentre con il bagagliaio non si può andare oltre il 1977-78, essendo stata riprodotta un’unità della sottoserie 95-90 950–951, con due motoalternatori sin dall’origine, che in quegli anni venne rinumerata 95-90 903–904 di seguito ai primi tre esemplari i quali, nati con un solo motoalternatore, venivano anch’essi equipaggiati con un secondo motoalternatore. Le carrozze di prima classe invece non hanno queste limitazioni cronologiche e si possono ambientare nel decennio compreso tra il 1972, quando entrarono in servizio, e il 1982, quando venne abolita la “z” dalla marcatura laterale.
Sui carrelli sono presenti gli ammortizzatori antiserpeggio, del tutto incoerenti con l’epoca di ambientazione e che quindi, per maggiore realismo, andrebbero tolti d’opera.

Nel 2007 arriva una seconda ondata di Gran Confort TEE, questa volta proposte nella versione con logo FS a losanga che le ambienta nella seconda metà degli anni ’80, subito prima della riconversione in Gran Confort “normali” (con passaggio alla livrea “Bandiera”). A questo proposito sottolineiamo che le carrozze con logo a losanga sono incompatibili con i servizi TEE internazionali, infatti l’ultimo di questi treni che ha avuto in composizione le Gran Confort è stato il “Mediolanum”, fino a giugno 1984, mentre il disegno FS che ufficializza l’applicazione del logo a losanga su tali vetture è datato 1985, inoltre non tutte le unità lo hanno ricevuto. A quel tempo queste carrozze, ormai distolte dai TEE internazionali, erano impiegate in servizi Rapidi e TEE interni, in particolare entravano in composizione all’ ”Adriatico” tra Milano e Bari, spesso in promiscuità con carrozze Gran Confort “Bandiera” (e a volte X), e al “Tirreno” tra Roma e Torino: quest’ultimo convoglio, poi trasformato in Intercity nel 1987, prevedeva una sezione di seconda classe con carrozze X e in un secondo tempo – almeno in parte – Z, ed è stato l’ultimo a servirsi delle TEE, fino al 1989.

Anche in questo caso Roco propone una confezione da quattro pezzi (art. 45922) con una prima classe a scompartimenti (61 83 18-90 907-3 A), una a salone (61 83 18-90 952-9 Az), la ristorante (61 83 88-90 905-2 WR) e il bagagliaio (61 83 95-90 903-8 Dz) più due unità singole, la 61 83 18-90 910-7 A a scompartimenti (art. 45641) e la 61 83 18-90 953-7 A a salone (art. 45640). La presenza degli ammortizzatori antiserpeggio questa volta è corretta.

Confezione art. 45922 – foto da ebay
Carrozza a scompartimenti art. 45641 – foto da ebay
Carrozza a salone art. 45640 – foto da trenietreni.it

Nel 2011 vengono realizzate due confezioni che intendono riprodurre la composizione dell’Intercity “Lemano” Milano-Ginevra (ex TEE) tra il 1982 e l’inizio del 1984: la prima (art. 64072) contiene tre carrozze, la prima classe 61 83 18-90 953-7 A a salone, la ristorante 61 83 88-90 900-3 WR e il bagagliaio 61 83 95-90 901-2 D, mentre la seconda (art. 64073) contiene la 61 83 18-90 906-5 A a scompartimenti più due Z “Eurofima” di seconda classe. Hanno tutte il logo FS “a televisore” ma la marcatura, priva della lettera “z”, le ambienta a partire dall’autunno del 1982. C’è sempre il problema degli ammortizzatori antiserpeggio di troppo ma, non volendo riprodurre a tutti i costi il “Lemano”, possono essere collocate a partire dalla metà degli anni ’80, dopo l’introduzione dei suddetti ammortizzatori. Sulla confezione è riportata la dicitura “TEE Lemano”, in realtà, come detto prima, l’abbinamento tra Gran Confort TEE e Z “Eurofima” si è avuto solamente quando il treno è stato trasformato in Intercity, con sezione di seconda classe.

Carrozza a salone della confezione art. 64072 – foto da reisezugwagen.eu
Carrozza ristorante della confezione art. 64072 – foto da reisezugwagen.eu
Bagagliaio della confezione art. 64072 – foto da reisezugwagen.eu
Carrozze della confezione art. 64073 – foto da reynaluds.com

Nel 2012 infine vengono prodotte due ulteriori unità di prima classe, la 61 83 18-90 906-5 A a scompartimenti (art. 64437) e la 61 83 18-90 953-7 A a salone (art. 64442), la ristorante 61 83 88-90 900-3 WR (art. 64439), e il bagagliaio 61 83 95-90 901-2 D (art. 64441), ancora con logo FS “a televisore” e ambientabili, data la presenza degli ammortizzatori antiserpeggio, nella seconda metà degli anni ‘80.

Dall’alto in basso, carrozze art. 64442, 64441. 64439, 64437 – foto da ricardo.ch

Ricordiamo che in tutte le composizioni di carrozze Gran Confort TEE la presenza del bagagliaio era assolutamente indispensabile per l’alimentazione dei servizi di bordo (sono documentate addirittura composizioni con due bagagliai, uno in testa e uno in coda) quindi, su un plastico, un convoglio senza bagagliaio non è realistico, a meno di voler simulare un trasferimento di carrozze fuori servizio.
Riguardo alle locomotive utilizzabili per la trazione rimandiamo all’esaustivo articolo su scalaenne.

Per concludere la trattazione relativa alle Gran Confort Roco non ci resta che parlare delle versioni più moderne, ossia quelle nei colori XMPR, che analizzeremo nella prossima parte.

Carrozze Gran Confort FS Roco – parte I: “Bandiera” a salone e a scompartimenti
Carrozze Gran Confort FS Roco – parte II: “Bandiera” ristorante