Nel 2005 Roco consegna, oltre alle versioni “Bandiera” a scompartimenti di cui abbiamo parlato nelle puntate precedenti, anche alcune Gran Confort nell’allora nuova livrea XMPR che queste carrozze avevano adottato da pochi anni. Vengono proposte nella variante con logo FS-Trenitalia verde-blu che le ambienta dal 2002 circa fino all’inizio del decennio successivo. In particolare abbiamo una prima classe a scompartimenti (50 83 18-98 084-6 A, art. 45633), due a salone (50 83 18-98 509-2 A, art. 45431 e 50 83 18-98 516-7 A, art. 45431.1) e una ristorante (61 83 88-90 902-9 WR, art. 45627), quest’ultima appartenente alla serie “TEE 1969” (e quindi atta al servizio internazionale), diversamente alle altre unità, tutte di tipo “Gran Confort 1970”.
Subito dopo vengono prodotte tre ulteriori carrozze: la 50 83 18-98 088-7 A a scompartimenti (art. 45634), la 50 83 18-98 521-7 A a salone (art. 45629) e la ristorante 61 83 88-98 013-0 WR (art. 45628), questa volta appartenente alla serie “Gran Confort 1970”. Diversamente dalle precedenti sono prive della scritta Trenitalia perché probabilmente le si intende ambientare negli anni a cavallo del 2000, tuttavia viene adottato il logo FS di 2° tipo, con l’angolo superiore sinistro arrotondato, introdotto parallelamente alla denominazione Trenitalia, pertanto si dovrebbero collocare anch’esse dal 2002 in poi. La mancanza dell’iscrizione Trenitalia, che dovrebbe essere abbinata a quel tipo di logo, potrebbe essere considerata un errore tuttavia, data l’ “anarchia cromatica” di quegli anni, in cui l’intero parco Gran Confort ricevette in breve tempo la nuova coloritura, realizzata tramite pellicole adesive applicate a cura di varie imprese appaltatrici, che spesso introducevano variazioni e personalizzazioni rispetto agli schemi ufficiali, non ci sentiamo di escludere che varie unità si presentassero effettivamente come i modelli (sebbene sui cataloghi Roco questi fossero inizialmente rappresentati tramite immagini di carrozze vere con il logo XMPR di 1° tipo).
Più tardi vengono approntate, in tempi successivi, due ulteriori unità a salone con logo FS-Trenitalia, la 50 83 18-98 514-2 A e la 50 83 18-98 528-2 A che, per “non” creare confusione, riprendono entrambe il medesimo codice articolo della prima versione (45431).
Nel 2012 vengono proposte la 50 83 18-98 095-2 A a scompartimenti (art. 45639) e la 50 83 18-98 510-0 A a salone (art. 45638) in versione Intercity Plus.
Come già scritto riguardo alle Eurofima Piko, ricordiamo che la categoria Intercity Plus era stata istituita nel 2005 e a tale scopo un certo numero di carrozze Z e Gran Confort avevano subito una ristrutturazione leggera degli interni, con nuovi rivestimenti di sedili e pareti fermo restando l’allestimento d’origine (scompartimenti o salone per alcune serie di Gran Confort), e una rivisitazione della livrea, caratterizzata dal grande logo “Intercity Plus” al centro delle fiancate, da una fascia obliqua verde nella parte sinistra e dallo spostamento in alto delle cifre indicanti la classe, accompagnate dai pittogrammi fumatori/non fumatori. Gli Intercity Plus sono poi stati soppressi alla fine del 2009, rientrando nel calderone degli IC normali, e le carrozze hanno man mano perso i loghi sulle fiancate (con ripristino della continuità della fascetta blu), anche se qualche rara unità li ha mantenuti fino al 2015.
Sempre nel 2012 vengono prodotte due confezioni, la prima (art. 64082) contenente la 50 83 18-98 523-3 A a salone più una Z “Eurofima” di prima classe, la seconda (art. 64083) contenente le 50 83 18-98 080-4 A e 50 83 18-98 116-6 A a scompartimenti, la 50 83 18-98 526-6 A a salone e una Z “Eurofima”, sempre di prima classe. La loro livrea è quella Intercity Plus ma senza la grande iscrizione sulle fiancate, riproducono dunque unità ex Intercity Plus ambientate dopo il 2009, quando tale categoria, come detto prima, era stata soppressa e le carrozze perdevano appunto la scritta mantenendo però le altre peculiarità dello schema (fascia verde obliqua e indicazioni di classe in posizione alta).
La storia delle Gran Confort Roco termina qui: come detto all’inizio di questa serie di articoli, la casa si appoggiava per la produzione a un terzista cinese che lavorava anche per altri marchi fermodellistici e che intorno al 2015 fallisce, trascinando a fondo con sé, come una novella Atlantide, stampi e attrezzature che in molti casi sarà difficile o impossibile recuperare. Così avviene per le Gran Confort Roco, i cui stampi sono andati dispersi, stando a quanto ci hanno raccontato: fatto sta che la casa austriaca da allora non ha più proposto alcuna nuova versione.
Carrozze Gran Confort FS Roco – parte I: “Bandiera” a salone e a scompartimenti
Carrozze Gran Confort FS Roco – parte II: “Bandiera” ristorante
Carrozze Gran Confort FS Roco – parte III: TEE
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