É cosa risaputa che la scala N (1:160) in stile italiano ha sempre vissuto di stenti: da un lato la scarsissima offerta di rotabili, a livello di produzioni industriali, ne ha frenato la diffusione, dall’altro la ristrettezza del mercato non ha mai incoraggiato le grandi case a investirvi. É il classico cane che si morde la coda, anche se ogni tanto qualche produttore tenta di rivitalizzare questa scala che, per le sue dimensioni, risulta particolarmente adatta agli scarsi spazi domestici, dovendo però fare i conti con l’età sempre più avanzata degli acquirenti e conseguenti problemi di vista…
Ultimamente Hornby, con il marchio Arnold sotto cui è stata raggruppata la produzione in 1:160, ha deciso di sondare il terreno proponendo il modello della E656 che, per le ragioni illustrate nell’articolo dedicato, ha riscosso – a quanto pare – un successo superiore alle aspettative, segno che l’interesse per la scala N non manca, purché si facciano scelte oculate su cosa riprodurre.
Evidentemente incoraggiata dai positivi risultati del “Caimano”, nei giorni scorsi Hornby ha reso disponibile il catalogo Arnold 2022, visionabile qui, nel quale troviamo un’importantissima novità FS: si tratta dell’automotrice ALn 668 che, ad abundantiam, verrà declinata in diverse varianti, in particolare avremo una coppia serie 1900 in livrea beige pergamena-azzurro con vetri frontali curvi (art. HN2551 e HN2551S DCC Sound con decoder e sonorizzazione) che, strizzando l’occhio al mercato spagnolo, sarà proposta anche nella versione RENFE (ALn 668 1939 e 1940, in prova in terra iberica nel 1976-77, art. HN2554 e HN2554S DCC Sound).
A queste si aggiungeranno una coppia di 3100, sempre in beige-azzurro ma con vetri frontali piani (art. HN2552 e HN2552S DCC Sound), e una coppia di 1200 in livrea XMPR (art. HN2553 e HN2553S DCC Sound).
Inutile dire che l’ALn 668 è un modello di grandissimo interesse per le ampie possibilità di ambientazione a livello temporale e geografico, queste macchine sono state per lungo tempo, e in parte lo sono tuttora, le regine delle linee secondarie non elettrificate, dove anche con una sola unità si è già fatto un treno, ma non disdegnano le linee principali e le stazioni più importanti. Insomma, un’automotrice per tutti i gusti, l’unica nota dolente sarà il prezzo, addirittura superiore a quello dei corrispondenti modelli in scala H0: 244,90 euro la coppia, che schizzano fuori controllo a 364,90 (+49%) per le versioni DCC Sound.
Non sappiamo a che grado di avanzamento sia arrivato il progetto, la consegna è prevista in autunno, a occhio quindi le vedremo, se tutto andrà bene, a fine anno, altrimenti se ne parlerà nel 2023.
In aggiunta saranno prodotte nuove versioni della E656, in particolare una seconda serie in livrea blu orientale-grigio perla (art. HN2531, HN2531S DCC Sound), una quinta serie ancora in blu-grigio (art. HN2533, HN2533S DCC Sound) e un’ulteriore quinta serie ma nei colori XMPR (art. HN2532, HN2532S DCC Sound). I prezzi, rispetto alle prime edizioni, sono ovviamente più alti, partendo dai 213,90 euro della versione analogica (+8%) per arrivare ai 333,90 di quella DCC Sound. La consegna, anche qui, è programmata per l’autunno.
Saranno poi riproposte, dopo molti anni di assenza, le carrozze FS tipo Z nelle classiche livree “bandiera” avorio-grigio ardesia con filetti azzurri e “bigrigio” a due toni di grigio con filetti gialli, adatte ad ambientazioni degli anni ’90, in particolare sono previste una confezione con due unità di seconda classe nei colori “bandiera” (art. HN4394), a 97,90 euro, e un’altra confezione contenente una prima classe e due seconde in livrea “bigrigio” (art. HN4393), a 147,90 euro. Curiosamente, in proporzione, il prezzo della singola carrozza è leggermente più basso nella confezione da due rispetto a quella da tre (48,95 contro 49,30 euro)… ma una volta non era il contrario?!
La consegna è prevista nell’inverno 2022-2023.
A queste si aggiungerà una terza confezione con tre carrozze Z di prima serie “Eurofima” (sempre una di prima e due di seconda classe) in livrea “C1” arancio con fascia bianca e logo FS “a losanga” (art. HN4395), anch’esse a 147,90 euro e in consegna in autunno. Queste ultime in realtà, a nostro parere, non appaiono indispensabili, dato che esistono già gli analoghi modelli Roco, recentemente riproposti con marchio Fleischmann. Piuttosto si sarebbero potute realizzare le UIC-X in livrea XMPR, sicuramente più appetibili essendo inedite o quasi, dato che le uniche esistenti in scala N sono quelle prodotte una ventina di anni fa, sempre da Arnold, sulla base degli obsoleti modelli Rivarossi/Atlas degli anni ’60 e per di più riproducenti solo le versioni della Divisione Passeggeri, con fascione blu all’altezza dei finestrini, mentre mancano completamente quelle destinate ai servizi regionali, prive del suddetto fascione.
Si tratta in definitiva di un programma decisamente interessante, specie per quel che riguarda le ALn 668, e che, se sarà rispettato, cosa non certo scontata (chi sta ancora aspettando le E646 Rivarossi dal 1994 ne sa qualcosa…), potrebbe aprire nuove prospettive alla scala N italiana: fusse che fusse la volta bona?
Post scriptum
A proposito di prezzi, non vorremmo fare le cassandre ma temiamo che queste cifre, che tengono conto di tutto (crisi, Brexit, virus, cavallette ecc.) tranne del fatto che il potere di acquisto degli stipendi medi non aumenta di pari passo (semmai il contrario), possano frenare il successo che questi modelli meriterebbero. E tutto ciò al netto di eventuali aumenti in corsa, come ci hanno abituato nell’ultimo anno… A proposito, mentre scrivevamo l’articolo il prezzo delle ALn 668 indicato sul sito Arnold era di 212,99 euro (317,50 quelle DCC Sound), le E656 erano previste a 185,99 (290,50 le DCC Sound), mentre le carrozze venivano 85,49 euro la confezione da due e 128,99 quelle da tre. Poco prima della pubblicazione abbiamo riguardato il tutto e… magia! I prezzi sono lievitati ai livelli che abbiamo riportato, e non è garantito che siano quelli definitivi. Forse abbiamo sbagliato qualcosa noi nel consultare il sito la prima volta, forse ha sbagliato inizialmente Hornby a riportare le cifre o forse erano al netto dell’IVA, ma qui sembra quasi di trovarsi davanti all’immagine diabolica del racconto di Montague Rhodes James, che continuava a mutare quando non osservata…
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