Rimorchi Le 640/Le 680 – Os.kar

Poco tempo fa abbiamo trattato i rimorchi Ln 664 3500, che Os.kar ha prodotto, in scala H0, insieme alle ALn 773 a partire dal 2010; subito prima è stato realizzato il modello del rimorchio Le 640 che, come al vero, è la versione per elettromotrici del suddetto Ln 664, con il quale ha in comune praticamente tutta la componentistica e con cui condivide le caratteristiche tecniche e costruttive, oltre al prezzo non proprio popolare (inizialmente intorno ai 90 euro, divenuti oltre 100 per le ultime produzioni, chiaramente ci riferiamo a quelli commercializzati singolarmente).

Prima di proseguire è necessaria una digressione sui rimorchi Le 640 e Le 680 al vero: questi mezzi erano stati realizzati sul finire degli anni ’50 per essere accoppiati alle elettromotrici della cosiddetta “prima generazione” (ALe 790, ALe 880, ALe 781), le quali non avevano rimorchiate proprie, diversamente dalle ALe delle successive forniture (a partire dalle ALe 883), accompagnate invece da unità rimorchiate. I Le 640, realizzati in 46 esemplari (Le 640 001-046, i primi 30 entrati in servizio nel 1959, i successivi nel 1962-64), ricalcavano esattamente la configurazione dei Ln 664 3500 ed erano dotati di cabina di guida a un’estremità mentre i Le 680, costruiti in 16 esemplari (Le 680 001-016, anch’essi del 1959) e destinati ad essere impiegati esclusivamente come unità intermedie, erano privi della cabina e avevano 4 ulteriori posti per i viaggiatori, che erano in totale 68.

A partire dal 1979 si era intrapresa la trasformazione dei rimorchi Le 680 in Le 640, con realizzazione della cabina e numerazione consecutiva ai precedenti (Le 640 047 – 062) tuttavia, dato il contemporaneo accantonamento di molte ALe 790, 880 e 781, che li rendeva esuberanti, l’operazione sarebbe stata sospesa nel 1984 e alcuni Le 680 (007, 008 e 015) sarebbero rimasti tali, concludendo la carriera verso la fine degli anni ’80. I Le 640 (sia quelli originali sia quelli ricavati dai Le 680) invece sono stati in parte riutilizzati con le ALe 540, 660 e 840, con le quali erano comunque compatibili, venendo poi man mano ritirati dal servizio, insieme alle motrici, nel corso degli anni ’90 (anche dei residui Le 680 è documentato l’impiego con le ALe 540 e 840).

Gli ultimi esemplari rimasti attivi sono stati lo 022, che ha circolato nella zona di Alessandria fino al 2002, e lo 032 di Bolzano, impiegato sporadicamente fino al 2005 e oggi preservato come rotabile storico. Diversamente dai Ln 664 3500, che hanno rivestito varie livree nel corso degli anni, i nostri Le 640 e Le 680 hanno sempre mantenuto l’originario schema castano-isabella, con carrelli inizialmente castani, poi neri dagli anni ’70, e non hanno mai subito grosse modifiche: le più evidente è stata l’eliminazione su alcuni, a partire dagli anni ’80, delle carenature sottocassa (la cui funzione era esclusivamente estetica), qualche altro esemplare invece, negli anni ’70, è stato equipaggiato con la ripetizione dei segnali in cabina, che ha comportato la soppressione del finestrino anteriore sinistro (guardando il mezzo frontalmente) e di due posti a sedere per fare spazio all’armadio contenente appunto tali apparecchiature.

In prima battuta Os.kar consegna il rimorchio Le 640 014 (art. 5010) che, per la presenza delle trombe di vecchio tipo, più lunghe, si ambienta negli anni ’60-primi ’70, i carrelli dovrebbero però essere di colore castano, come in uso in quel periodo, e non neri. Le carenature sono da montare a cura dell’acquirente anche se il fissaggio, a incastro, lascia in vista qualche fessura di troppo, inoltre non è possibile la circolazione su curve di raggio inferiore a 50 cm circa.

Le 640 014, art. 5010 – foto da ebay

Per il resto il modello è ben realizzato e ricco di dettagli, tuttavia notiamo che la fascia inferiore della cassa si presenta totalmente liscia mentre al vero era leggermente rientrante, con stondature alle estremità e presso il vestibolo. La stessa mancanza si ritrova anche sul modello del Ln 664, dove però è dissimulata dalla coloritura, almeno su alcune versioni in livrea azzurro-beige. Si tratta in effetti di un particolare non immediatamente percettibile alla normale distanza di osservazione, tuttavia riteniamo che la sua assenza, su un modello di questo livello (e prezzo…) non sia del tutto trascurabile, tanto più che lo si ritrova sulle vecchie produzioni GT degli anni ’80…

Dettaglio della parte bassa della fiancata del vero Le 640 032

Riprodotta invece la sottile modanatura sulle fiancate sotto i finestrini, che peraltro su alcuni esemplari era stata eliminata negli anni ’80 in sede di revisione, probabilmente a seguito di interventi di risanamento della cassa. I colori sono di tonalità fedele al reale mentre le marcature laterali, in caratteri gialli con ombreggiatura rossa, appaiono leggermente sovradimensionate.

Nel 2011 viene prodotto il rimorchio Le 640 032 (art. 5011), caratterizzato dai pittogrammi fumatori/non fumatori presso il vestibolo e dalle trombe di tipo moderno, più piccole, dettagli che lo ambientano in epoca “recente”, dagli anni ’80 in poi (ricordiamo che questo esemplare è stato attivo fino al 2005).

Le 640 032, art. 5011 – foto da ebay

Purtroppo però ci si è dimenticati di un dettaglio piccolo ma abbastanza evidente, cioè l’appiglio sul ricasco del tetto posto sul lato anteriore sinistro in prossimità della cabina, al vero introdotto intorno alla seconda metà degli anni ’70 (l’applicazione è stata disposta nel 1976), inoltre questa unità, ancora oggi esistente, è proprio una di quelle con cassa risanata, senza modanatura sotto i finestrini.

Dettaglio del rimorchio Le 640 032 al vero

Tre anni dopo viene annunciata la realizzazione del Le 680, che viene inizialmente proposto in confezione con le “imminenti” ALe 540 e, come queste, avrà una gestazione altrettanto lunga, se non di più: alla fine il rimorchio, con marcatura Le 680 002, viene consegnato solo nel 2021, dopo ben 7 anni e, a seguito di mutate politiche commerciali, è venduto singolarmente (art. 5016). La sua ambientazione va fino al 1979, anno in cui è stato trasformato in Le 640 048.

Le 680 002, art. 5016 – foto da ebay

Infine negli ultimi mesi del 2022 viene consegnato il rimorchio Le 640 030, in confezione con la ALe 540 018 (art. 2062), riproducente una delle unità dotate di ripetizione segnali e quindi caratterizzato dal vetro frontale sinistro accecato; mancano però i captatori sul carrello anteriore, inoltre l’assenza dei pittogrammi fumatori/non fumatori restringe l’epoca di ambientazione a un periodo non posteriore all’inizio degli anni ’80.

Le 640 030 contenuto nella confezione art. 2062 – foto da modelplanet.it

Anche qui manca l’appiglio sul ricasco del tetto, purtroppo non siamo stati in grado di verificare se tale elemento sia stato applicato prima, durante o dopo l’installazione della ripetizione segnali, quindi non possiamo affermare che l’aspetto del modello corrisponda o meno a quello del prototipo reale in una determinata epoca. Come curiosità segnaliamo che questo esemplare negli anni ’90 aveva la parte alta del tetto colorata in alluminio anziché in isabella, come visibile qui, tale particolarità è documentata anche su altre unità tra cui il Le 680 007 nel 1988.

Le 640 030, dettaglio del frontale – foto da littorina.it

In aggiunta viene prodotto il rimorchio Le 680 003 (art. 5017) con pittogrammi fumatori/non fumatori, che lo collocano nei primi anni ’80 ma non oltre il 1983, quando è stato trasformato in Le 640 049. Come detto in precedenza i suddetti pittogrammi sono stati introdotti nei primi anni ’80, non sappiamo però se lo 003 abbia fatto in tempo a riceverli prima della trasformazione in Le 640 pertanto, anche in questo caso, non abbiamo la certezza che il modello corrisponda esattamente al prototipo reale.

Le 680 003, art. 5017 – foto da ebay

Ad oggi non sono state annunciate ulteriori versioni; il tema in effetti non si presta a grandi sviluppi, riteniamo dunque che in futuro potremo vedere solo qualche nuova numerazione… purché non si prendano in considerazione i rimorchi Le 640 002 e 022 che insieme ad alcune ALe 840 (026, 044, 063, 069) e a un bagagliaio Z nell’inverno 1994/95 erano stati impiegati sui “Treni della Neve” tra Verona e l’Alto Adige e dotati di pannelli pubblicitari sulle fiancate, i cui supporti erano poi rimasti in opera fino a quando il mezzo è stato ritirato dal servizio nel 2002, come visibile in questa foto.