E646 Rivarossi – Treno Azzurro e navetta

Poco prima della metà di dicembre (2022) Hornby ha consegnato, sempre con marchio Rivarossi, le due versioni ancora mancanti delle E646 annunciate qualche tempo fa: innanzitutto la E646 035 nei colori del Treno Azzurro (art. HR2868, HR2868S con decoder e sonorizzazione), ambientabile negli anni ’60 quando, insieme alla consorella 037, rivestì per qualche tempo la livrea blu e celeste che le FS, come noto, avevano applicato a un certo numero di carrozze (tipi 1946, 1957, 1959 e bagagliai-posta tipo 1949) destinate ai prestigiosi Rapidi 30-33 Milano-Napoli e in subordine ad altri servizi di punta (per maggiori dettagli si veda l’esauriente articolo su scalaenne).
Il modello, chiaramente, sfrutta gli stampi e la componentistica delle precedenti versioni, in particolare è del tutto analogo, livrea a parte, alla E646 084 art. HR2867, ambientata nello stesso periodo.

E646 035, art. HR2868 – foto da minimondo2002.com

Proprio per quanto riguarda la coloritura, Hornby ha scelto di applicare le medesime tonalità viste sulle ultime edizioni delle carrozze tipo 1959 Treno Azzurro di un paio di anni fa e che avevano suscitato qualche perplessità per la discrepanza rispetto alle precedenti produzioni di carrozze del Treno Azzurro, sia della stessa Rivarossi sia di altre case (in particolare ACME).
Come già detto altre volte, la questione dell’esattezza dei colori del Treno Azzurro è alquanto controversa e oggetto, da molti anni, di lunghi dibattiti, sembrerebbe però che per questi modelli Hornby abbia preso a campione la coloritura applicata anni fa sulla compianta E645 040 e successivamente sulla E646 085 e su alcune carrozze, coloritura che, a quanto ne sappiamo, non aveva basi per così dire “scientifiche” ma solamente scopi rievocativi per ricreare un convoglio ispirato al Treno Azzurro.

E645 040 a Milano S. Rocco il 19/10/2002

Dato che a livello modellistico, per una serie di ragioni (distanza di osservazione, condizioni di luce ecc.), la percezione dei colori è in una certa misura alterata rispetto al reale, riteniamo che in casi come questo la scelta migliore possa essere quella di utilizzare tonalità che da un lato siano avvertite come corrette o comunque appaghino l’occhio e dall’altro siano compatibili con quelle adottate su altre produzioni (purché corrette, o comunque entro i limiti di accettabilità), un po’ come avevano fatto a suo tempo ACME e Os.kar per le loro carrozze “tipo 1946” del Treno Azzurro la cui coloritura era, per una precisa scelta, molto prossima a quella delle prime edizioni – e allora uniche disponibili – delle carrozze “tipo 1959” Rivarossi.
Nel caso specifico del Treno Azzurro, la colorazione ritenuta tra le più azzeccate negli ambienti fermodellistici è quella applicata alla E646 037 e alle carrozze prodotte sempre da Hornby-Rivarossi nel 2007-2008, pertanto a nostro parere non sarebbe stata una cattiva idea replicarla tanto sulle carrozze di due anni fa quanto, soprattutto, su questa nuova E646.

L’altra E646 consegnata è la 167 del deposito di Genova Brignole in livrea “navetta” beige-arancio-viola (art. HR2871, HR2871S con decoder e sonorizzazione), nell’ancora inedita configurazione con tetto grigio grafite: ricordiamo che in un primo tempo tale coloritura, nota anche come “livrea MDVC” (carrozze su cui debuttò nel 1980), che venne applicata per la prima volta alle E646 nella primavera del 1981 sull’unità 129, prevedeva sia il tetto scuro sia un rettangolo frontale arancio.

E646 167, art. HR2871 – foto da minimondo2002.com

Successivamente, dopo un esperimento condotto nello stesso 1981 sempre sulla 129, il suddetto rettangolo venne sostituito da un meglio riuscito “baffo” mentre poco più tardi, a partire dal 1984, il tetto fu dipinto in alluminio perché ci si era accorti che la colorazione scura, per via dell’irraggiamento solare, portava al surriscaldamento dell’interno della locomotiva.
Il modello dunque è ambientabile negli anni che vanno dal 1982 al 1987-88 circa, quando scomparvero le ultime E646 con tetto grigio.

Le caratteristiche costruttive e di funzionamento di queste nuove versioni sono del tutto analoghe a quelle delle precedenti, sebbene sulla 167 siano da lamentare alcune linee di giunzione degli stampi un po’ troppo visibili specie in corrispondenza dei frontali. Invariati i prezzi, che vanno dai 239 euro delle unità analogiche ai 359 euro di quelle DCC Sound.

Nuove E646 Hornby/Rivarossi
E646 Rivarossi “modanate”